Il narcisismo e Heinz Kohut: personaggi immaginari
Il narcisismo è sempre più comune, soprattutto nelle nuove generazioni. Parte della responsabilità di questo fenomeno deriva dai mezzi di comunicazione, che fomentano questa tendenza nel carattere. E, senza dubbio, i social network sono diventati “le regine del mambo” in questo senso. Vi è una continua esposizione della nostra vita privata, dove mostriamo punti forti e debolezze.
Sigmund Freud definì il narcisismo come la “libido dell’io”, in altre parole, come l’attrazione per se stessi. La libido è presente in tutti, ma vi sono persone in cui il narcisismo è più pronunciato che in altre. La gente con questo carattere non è innamorata di se stessa, ma dimostra molta sicurezza e nutre una profonda stima verso la sua persona. Ha una visione della realtà soggettiva e si prende come riferimento per osservare il mondo. È per questo che fa molta fatica a tollerare la frustrazione.
Come ben dimostra l’esperienza, rare volte l’eccesso o l’assenza di qualcosa sono positivi; dobbiamo e tendiamo a cercare un equilibrio. L’opzione più sana è volersi bene senza creare una visione deformata o irreale della nostra persona.