Il nostro rendimento cambia in presenza di altre persone?

Il nostro rendimento cambia in presenza di altre persone?
Adriana Díez

Scritto e verificato la psicologa Adriana Díez.

Ultimo aggiornamento: 30 dicembre, 2022

Il nostro rendimento cambia in presenza di altre persone? Essere guardati da qualcuno che giudica e valuta le nostre azioni è come essere al cospetto di semplici osservatori? La presenza di altre persone influisce in maniera positiva o negativa sul nostro rendimento e sullo svolgimento delle nostre attività? Se almeno una volta vi siete posti queste domande, non vi resta che leggere quest’articolo per trovare le risposte.

Uno dei primi autori a interessarsene fu Norman Triplett, che grazie ai suoi esperimenti poté constatare che la presenza di altre persone influisce positivamente sul nostro rendimento. Condusse diversi esperimenti su un campione di ciclisti, confrontando i risultati che ottenevano negli allenamenti individuali con quegli degli allenamenti collettivi.

Un altro esperimento condotto dallo stesso autore aveva per protagonisti dei bambini e anche qui Triplett poté osservare come cambiava il loro rendimento in funzione della presenza (o assenza) di altri bambini. Quando i piccoli erano in compagnia, portavano a termine le loro attività più velocemente e ottenevano risultati migliori rispetto a quando le svolgevano per conto proprio o quando gli altri stavano semplicemente a guardare.

Tali studi dimostrano che quando si lavora con altre persone che svolgono la nostra stessa attività il nostro rendimento tende a migliorare. Ma cosa accade invece, quando gli altri fungono da semplici spettatori?

 Colleghi che lavorano il nostro rendimento

Il nostro rendimento cambia: facilitazione sociale e inibizione sociale

Con “facilitazione sociale” ci si riferisce alla situazione in cui la presenza di altre persone ci permette di migliorare e di svolgere meglio le nostre attività. Quando si verifica la facilitazione sociale? Questo effetto si produce quando l’attività in questione è facile per chi la svolge o questi ha una particolare dimestichezza al punto da poterla svolgere facilmente anche senza prestarci molta attenzione.

L’effetto contrario, vale a dire l’ “inibizione sociale” si verifica quando il soggetto non ha una buona dimestichezza con l’attività in questione o quando essa richiede particolare concentrazione e impegno da parte del soggetto; di conseguenza la presenza di altre persone, generando pressione, influisce in maniera negativa sul rendimento.

Questi due effetti possono essere osservati a seconda del tipo di attività che si svolge. Anche il fatto che le altre persone giudichino il nostro operato o siano semplici spettatori influirà senz’altro sul nostro modo di agire, ma un ruolo importante spetta anche la familiarità che si ha con l’attività svolta. A seconda del tipo di attività, può essere preferibile avere degli spettatori per dare il meglio di sé o stare da soli per concentrarsi e prestare maggiore attenzione al lavoro.

Il numero di persone che ci osservano è determinante?

Altri studi condotti sempre in ambito sportivo al fine di determinare l’effetto prodotto dalla presenza di spettatori hanno permesso di giungere alla conclusione che quando ci sono pochi spettatori (10 o meno) si verifica un effetto di facilitazione sociale. Quando invece il numero di spettatori sale (più di 11) la loro presenza diviene ininfluente in quanto non si verificano né la facilitazione né l’inibizione sociale.

Partita di calcio

Tuttavia, anche il comportamento degli spettatori influisce sull’effetto generato. Quando questi ultimi hanno un atteggiamento positivo e in un certo senso sentiamo di avere il controllo su di loro, nel senso che riusciamo a sentire i loro commenti o a notare i loro gesti, il nostro rendimento è influenzato dal loro giudizio. Quando si tratta di un pubblico molto numeroso, invece, perdiamo ogni forma di controllo su di esso e smettiamo di subirne l’influenza.

Conclusioni

Il nostro rendimento cambia in presenza degli altri perlopiù in base al tipo di attività che stiamo svolgendo. Quando si tratta di un’attività semplice, essere osservati da qualcuno migliora il nostro rendimento; quando l’attività è particolarmente complicata e richiede la massima attenzione, la presenza di altre persone porta a risultati peggiori rispetto a quelli ottenuti lavorando per conto proprio.

Probabilmente l’iperattivazione generata dalla presenza di spettatori è positiva quando l’attività non richiede particolare attenzione e l’impiego di tutte le facoltà cognitive. Al contrario, quando l’attività richiede una totale concentrazione, la presenza di altre persone può portare a un’iperattivazione tutt’altro che positiva (perché l’attività celebrale è già molto elevata a causa della difficoltà del compito che svolgiamo) che non fa altro che distrarci.


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