Il sorriso e il buon umore per migliorare il rapporto di coppia

Il sorriso e il buon umore per migliorare il rapporto di coppia

Ultimo aggiornamento: 26 aprile, 2015

Il sorriso aiuta ad alleviare la tensione e lo stress, migliora lo stato d’animo, migliora la creatività ed aumenta l’energia. Il sorriso, inoltre, gioca un ruolo essenziale per costruire relazioni forti e sane, creare intimità e risolvere conflitti e disaccordi. Per questo motivo, utilizzare il sorriso ed il  buon umore può aiutare a risolvere i problemi di coppia e a rafforzare il vincolo con il partner.

L’umore svolge un ruolo importante nelle relazioni di coppia. Nei nuovi rapporti, il buon umore può essere uno strumento molto efficace non solo per attirare l’altra persona, ma anche per superare la vergogna o l’imbarazzo dei primi incontri man mano che la coppia si conosce. Nei rapporti di lunga durata l’umore aiuta a mantenere viva l’emozione ed il rapporto fresco ed interessante. Può aiutare anche a superare i conflitti e i disaccordi che si accumulano con il tempo.

Condividere il piacere dell’umore crea una sensazione di intimità e connessione tra due persone, qualità che definiscono rapporti di successo e solidi. Quando ridete con gli altri, si crea un vincolo positivo con le altre persone. Quest’unione agisce come un forte ammortizzatore contro lo stress, i disaccordi, le delusioni e le crisi in un rapporto di coppia.

Il ruolo del buon umore nei problemi di coppia

Il buon umore non è una cura miracolosa per i problemi di coppia, ma può essere uno strumento importante e molto utile che può aiutare a superare i momenti difficili che ogni tanto minano tutti i rapporti. A prescindere dal problema, la cosa migliore sarebbe cercare di affrontarlo sempre con un atteggiamento positivo in modo da rafforzare anche il legame affettivo.

Il buon umore può aiutare a formare un vincolo più forte tra la coppia, affinare le divergenze d’opinione (persino sui temi più sensibili), dissipare la tensione, superare i problemi ed i contrattempi, vedere le cose con una prospettiva diversa o persino essere più creativi quando si cerca una soluzione ai problemi.

Come applicare il buon umore ed il sorriso per ottenere tutto questo?

#1 –  Usare il buon umore per risolvere un conflitto

Il conflitto è una parte inevitabile di tutti i rapporti, che si può manifestare in modi diversi. In qualsiasi caso, il modo in cui vengono risolti questi conflitti può determinare il successo della coppia.

Quando il conflitto ed il disaccordo sono un problema abituale in un rapporto, il buon umore può aiutare ad alleggerire la situazione e a ristabilire la sensazione di sicurezza e connessione con l’altro. Se si utilizza con abilità e rispetto, senza far sembrare la situazione una burla e senza ridicolizzare l’altro, un po’ di buon umore può far sì che il conflitto e la tensione si trasformino in un’opportunità per il divertimento e l’intimità condivisa.

Il buon umore senza sarcasmo neutralizza i conflitti ed aiuta ad interrompere la lotta di potere che scaturisce da una discussione, per vedere chi ha ragione. Aiuta ad essere più spontanei e flessibili, a vedere il problema da un’altra prospettiva, a trovare una soluzione creativa e a mettere da parte le inibizioni personali per poter esprimere quello che si sente davvero e permettere così di dare sfogo alle sensazioni ed emozioni profonde ed autentiche.

#2 – Assicurarsi che l’altro segua lo scherzo

Il buon umore aiuta a superare i problemi in un rapporto solo quando entrambe le parti sono in grado di seguire lo scherzo come tale, senza confonderlo con il sarcasmo o lo scherno. È importante, quindi, fare attenzione all’altro. Quando lo scherzo ed il sorriso sono unilaterali e non mutui, quello che si ottiene è debilitare la fiducia dell’altro, così come la buona volontà, fattore che danneggia il rapporto ed accentua ancora di più il problema.

Il buon umore nelle relazioni deve essere divertente e gradevole per entrambi i partner. Se l’altro non crede che lo scherzo sia divertente, bisogna smettere subito e prendersi un momento per considerare i motivi per cui l’altro non vuole scherzare; mai sottovalutare lo stato d’animo del proprio partner.

#3 – Non ricorrere al buon umore per nascondere altre emozioni

Il buon umore aiuta ad essere più flessibili rispetto alle sfide della vita. Tuttavia, ci sono momenti in cui il buon umore non è “sano” perché si utilizza per celare la realtà e non affrontare le emozioni dolorose. Il sorriso può essere una maschera per i sentimenti di dolore, paura, rabbia e delusione quando non si sa bene come esprimerli. In questo caso, il sorriso e il buon umore creano confusione e sfiducia nelle relazioni.

#4 – Metterlo in pratica

Non è mai tardi per sviluppare questo lato giocherellone ed umoristico che tanto ci piace vedere negli altri. Molte persone non si vedono in questo modo e si preoccupano troppo di come suonerebbero gli scherzi nella loro bocca oppure di come apparirebbero agli occhi altrui. Questa paura di apparire ridicoli nel tentativo di essere divertenti è molto limitante.

Per riuscirci, bisogna agire con naturalezza cercando di recuperare l’innata allegria dell’infanzia, cercando momenti di qualità in cui godere del divertimento e del buon umore.

È importante fare attenzione ai segnali non verbali del partner, per vedere se è capace di apprezzare i tentativi di creare una situazione allegra e distesa. Fare scherzi intelligenti su temi interni della coppia, che sono comprensibili solo per i due partner e che abbiano senso solo all’interno del rapporto, accentua l’intimità e la complicità.

Per strappare un sorriso all’altro, possono essere sufficienti anche cose semplici, come fare qualcosa di stravagante o semplicemente perché si ha voglia di divertirsi e fare ridere l’altro.

Se il buon umore ed il gioco si trasformano in una parte importante della vita, è possibile trovare sempre opportunità per costruire e mantenere rapporti migliori con gli altri.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.