Imparare ad arrabbiarsi è una sfida

La sensazione di fastidio o di rabbia è molto ricorrente in tutte le persone. Tuttavia, non molti hanno la capacità di identificarne le cause.
Imparare ad arrabbiarsi è una sfida
Adriana Díez

Scritto e verificato la psicologa Adriana Díez.

Ultimo aggiornamento: 11 aprile, 2024

È facile capire quando siamo infastiditi o quando ci comportiamo in modo rancoroso e vendicativo. Ma sappiamo come identificare bene la situazione che ci fa arrabbiare? Come si può imparare ad arrabbiarsi e mostrarlo sul momento e con la persona giusta? È necessario un lavoro personale.

Imparare ad arrabbiarsi è una sfida che molti non riescono a superare. Imparare ad arrabbiarsi vuol dire imparare a tollerare la frustrazione e sapere come canalizzarla correttamente in modo da non deviarla o permettere di influenzare più ambiti o più tempo di quello consentito. Arrabbiarsi richiede un lavoro intrapersonale, ovvero con noi stessi, e interpersonale, ovvero con gli altri.

Facciamo un esempio per capirne l’importanza. Una coppia ha una discussione a casa, urlano quello che penso e l’argomento viene lasciato in sospeso. Uno dei due arriva al lavoro e di fronte a un piccolo fallimento di uno dei suoi subordinati perde la pazienza e sbotta senza consentire una replica.

Questa persona, incapace di dimostrare perché ha commesso quell’errore, torna a casa e si arrabbia con suo figlio per non aver obbedito subito e lo mette in castigo. Il figlio, a sua volta, quando torna a scuola, discute con un compagno di classe perché gli parla male. Potremmo andare avanti con una catena infinita che avrebbe potuto concludersi con la coppia che risolve il problema parlando e difendendo il proprio punto di vista individuale.

Imparare ad arrabbiarsi significa imparare a gestire e canalizzare la frustrazione.

Persone arrabbiate che si danno le spalle

Imparare ad arrabbiarsi

Riconoscere la situazione che ci fa arrabbiare

Forse l’errore consiste nel credere che siano gli altri a farci arrabbiare. E non tutti si arrabbiano per le stesse cose, tanto meno la stessa persona si arrabbia per la stessa cosa in momenti diversi. La prima sfida, dunque, è riconoscere quale azione o quali parole hanno attivato l’allarme.

Quando riusciamo a individuare questo primo elemento, possiamo lavorarci e fermarlo. Conoscere noi stessi ci dà gli strumenti per capirci e sapere che ci sono cose che non possiamo tollerare perché riguardano una parte di noi che non ci piace, non conosciamo e su cui dobbiamo continuare a lavorare.

Arrabbiarsi è normale e sano, ma è nostra responsabilità anche sapere come arrabbiarsi con la persona giusta e al momento giusto, non lasciare che la rabbia si accumuli e imparare a comunicare quello che non ci piace e che ci fa sentire infelici. Tenerci per noi quello che ci fa arrabbiare non è una soluzione permanente al problema.

Saper comunicare la rabbia

Possiamo delineare in diversi passaggi la migliore tecnica per comunicare quello  che non ci piace. Il prologo sarà calmarci per parlare tranquillamente e cercare soluzioni, bisogna pensare che le urla raramente portano a una buona comprensione. I passaggi seguenti possono essere:

  • Mostrare come ci sentiamo: è importante mostrare come ci sentiamo noi e non concentrarci sull’azione o le parole dell’altra persona. È diverso dire “Mi sento messa da parte quando ti organizzi senza di me” anziché dire “mi fa arrabbiare che tu esca con i tuoi amici”.
  • Contestualizzare il problema: evitare di usare espressioni come sempre, mai, tutti… Sapere come limitare e rendere concreto un problema aiuta anche a comunicarlo e risolverlo meglio. Ad esempio, “stai sempre con loro” anziché “ti sei dedicato più volte ai tuoi amici”.
  • Mostrare il nostro desiderio: ecco il momento di mostrare cosa ci piacerebbe, ad esempio “vorrei che continuassi a fare progetti con i tuoi amici, ma che non smettessi di pensare al tempo da dedicare a noi”.
  • Mostrare empatia: cercare di capire perché l’altra persona ha agito in un determinato modo ci aiuta a non intendere le azioni o le parole come un’offesa, cosa che ci consente di risolvere la situazione in modo più efficace “Capisco che ti diverta a passare tempo con i tuoi amici di tanto in tanto”.
  • Proporre soluzioni: ecco la sfida più importante, ovvero non solo mostrare come ci sentiamo, ma ciò che vogliamo raggiungere. Ad esempio, “potremmo cercare un po’ di tempo per fare qualcosa insieme”.
Coppia seduta che parla

Imparare ad arrabbiarsi richiede lavoro e pratica, ma i risultati ci permettono di sentirci meglio e migliorare le nostre relazioni, sia con noi stessi che con gli altri. Non rimandate oltre e iniziate con la vostra sfida, sapete come arrabbiarvi?


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.