Imparate a dire grazie!

Imparate a dire grazie!

Ultimo aggiornamento: 06 novembre, 2015

È un piacere andare d’accordo con qualche semplice parola, senza dubbio è un piccolo segno delle persone che siamo, così come lo è ogni cosa che abbiamo vissuto.

Sì, è così, anche ai momenti più brutti e bui bisogna sapere dire “grazie”.

E no, non si tratta di un obbligo imposto dall’esterno, ma un dovere che noi abbiamo verso noi stessi: il nostro benessere emotivo passa per il filtro del ringraziamento costante per ciò che abbiamo avuto nella vita e ciò che eravamo, per ciò che abbiamo ora e quello che siamo diventati.

Cervantes diceva, anche se con altre parole, che le buone maniere fanno l’uomo. Ma forse c’è di più: quando la nostra vita giungerà al termine, una delle sensazioni che avremmo voluto avere sarà quella di aver detto “grazie”.

Libertà

Ringraziare ci aiuterà nel nostro cammino

Il fatto è che la gratitudine, se la si intende come la capacità di riconoscere un beneficio avuto, è uno stato interiore che si propaga verso l’esterno.

Dal momento in cui veniamo al mondo fino a quando ce ne andiamo, siamo il risultato di un costante flusso di esperienze che suscitano in noi emozioni di natura molto diversa. Ed è per questo che il dovere più grande che abbiamo è quello di dire “grazie”.

Quello che ci ha resi felici ci conforta e rende più forti le nostre ambizioni e i nostri sogni. Quello che ci ha resi tristi e ci ha causato dolore, ci ha dato un insegnamento.

Dico “grazie” per i ricordi che hanno riempito la mia vita,

ma dico “grazie” anche a quelli che cercavano di scappare

perché è grazie ad essi che sono chi sono e ne sono consapevole.

Le nostre relazioni con gli altri si basano, tra le tante cose, sui sentimenti: quando una persona fa qualcosa per noi, compreso offrirci una spalla su cui piangere nei momenti bui, allora ci avviciniamo di più a lei.

È risaputo che dalla tristezza sorge una maggior complicità e che le rotture lasciano cicatrici, storie, storie vere come le nostre.

Ringraziare aumenta il nostro benessere emotivo

Ringraziare equivale ad avere un atteggiamento positivo, è sinonimo di un bicchiere mezzo pieno, di svegliarsi con il piede giusto o di aprire i polmoni per respirare aria fresca.

Alcuni studi, di fatto, hanno dimostrato che la riconoscenza migliora la nostra salute ed aiuta anche a stabilizzare il nostro benessere emotivo.

Chi ha il compito di mantenere le nostre emozioni in equilibrio è la serotonina, una sostanza chimica secreta dal nostro organismo.

Per non cadere nel tunnel della depressione, ad esempio, la serotonina si mantiene su livelli stabili. Una risorsa per facilitarle il compito è sicuramente la gratitudine.

Fate la dieta dell’allegria: un sorriso ogni mattina,

Un “grazie” a fine giornata.

Tempo

Ci auguriamo davvero che questo post vi aiuti a terminare questa giornata e cominciare quella nuova con questa nuova dieta dell’allegria. È di grande beneficio per voi e il vostro corpo.

Non richiede sforzi né sacrifici particolari, ma apporta i nutrienti necessari per sentirsi meglio in ogni momento.

I vostri rapporti affettivi e personali con le persone che vi circondano diventeranno più forti grazie all’energia sprigionata dalla riconoscenza reciproca, un grande aiuto per chi è con voi e per voi stessi nelle diverse fasi della vostra vita.

Le piccole cose, quelle più semplici, sono le più importanti e quelle per cui si deve dire “grazie”.

I momenti brutti e negativi sono un’opportunità per cambiare, gli errori danno la possibilità di imparare, le relazioni tossiche rivelano la necessità di relazioni nuove e sane. Ma i giorni, i giorni offrono opportunità. Una dopo l’altra, senza esitazioni.

E, anche se per Walt Whitman la vita era un deserto e un’oasi, bisogna godersela fino in fondo ed esserne sempre grati.


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