Incesto: tabù e comportamento ricorrente

Incesto: tabù e comportamento ricorrente
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2023

Siamo nel XXI e l’incesto è ancora un fenomeno più o meno frequente. In realtà, ci sono alcuni paesi in cui è persino legale. Tuttavia, non sono stati realizzati molti studi al riguardo. La maggior parte delle volte, infatti, veniamo a conoscenza di queste pratiche tramite i telegiornali e non grazie alle ricerche degli esperti.

Nei paesi occidentali tutt’oggi è considerato un tabù, tuttavia, continua ad essere praticato. I casi più ricorrenti vedono protagonisti padri e le loro figlie. Freud ebbe come pazienti innumerevoli persone che segnalarono atti di incesto, reali o immaginari, con i loro genitori. Questa pratica, però, si manifesta anche tra fratelli e altri familiari, incluse madri e figli.

“L’uomo è  per 1% umano e per il resto, diciamo, animale; questo causa un elevato margine di territorio impenetrabile. Nella sessualità, l’essere umano ha il divieto di incesto, questo è stato detto ed è verità. Ma il resto?”
-Alexandre Kojève-

In ogni caso, è un argomento di cui si parla poco. In generale viene respinto anche se continua ad essere presente e, sorprendentemente per qualcuno, non sempre corrisponde a casi di abuso nel senso stretto della parola. Sono note diverse testimonianze di incesto consensuale e ci sono anche gruppi che ne promuovono la legalizzazione in paesi come la Svizzera.

Il divieto dell’incesto

La scienza ha dimostrato che i bambini frutto di rapporti incestuosi sono maggiormente propensi a sviluppare problematiche genetiche. Simili modelli genetici impediscono la diversificazione delle caratteristiche ereditarie. Questo, infine, mette in pericolo la specie nel suo complesso in quanto riduce il livello di sopravvivenza dell’individuo. Dal punto di vista genetico, dunque, l’incesto si può definire svantaggioso per la razza umana.

Sigmund Freud definì l’incesto come un impulso sostanziale presente nell’essere umano. In altre parole, nasciamo con l’inclinazione alle relazioni incestuose. Infatti, nelle orde primitive presso le quali l’incesto non era stato vietato, i rapporti sessuali tra tutti i membri causarono violenze indiscriminate. Gli uomini, in particolare, ricorrevano all’omicidio all’interno del proprio gruppo in modo da mantenere i rapporti sessuali con le donne.

Con l’evoluzione della famiglia, sono stati imposti sia l’esogamia che i rapporti sessuali solo ed esclusivamente con persone al di fuori del nucleo familiare. Grazie a questo ordine basilare, si sono create organizzazioni sociali i cui membri non si uccidono sistematicamente. Inoltre, venne promossa l’evoluzione della specie così come l’esistenza della cultura: società nelle quali esistono limiti su cosa è permesso o non permesso fare. Le relazioni umane, infatti, sono regolate anche da fattori simbolici e non solo istintivi.

L’incesto nel mondo attuale

Nel mondo attuale possiamo distinguere due tipi di realtà legate all’incesto. Da un lato, ci sono gli abusi nei confronti dei bambini e hanno luogo in diversi paesi del pianeta. Sono adulti che non sono riusciti ad elaborare in modo corretto le proprie relazioni familiari e che ingannano o intimidiscono bambini dello stesso nucleo familiare per soddisfare i loro desideri sessuali. Spesso, a loro volta, sono state vittime di abusi.

Dall’altro, ci sono i cosiddetti “incesti consenzienti”. È famosa la storia di una ragazza che conobbe il suo padre biologico a 17 anni e con il quale ebbe una relazione con l’apparente consenso di entrambi. Sono note anche relazioni condiscendenti tra fratelli, nipoti con zii e persino mamme con i propri figli.

Il giornale spagnolo “El nuevo día” qualche anno fa raccontava la storia di una donna di 30 anni che aveva iniziato una relazione sentimentale con il padre. Uno psicologo afferma che: “Ha avuto una relazione di circa 10 anni con il padre. Mi disse che era stata una bella esperienza, trascendentale, che lui non le aveva mai fatto del male e di non averlo mai detto a nessuno, perché le persone non avrebbero compreso. Era un loro segreto. Il risultato della valutazione ci permette di affermare che la ragazza sta bene, normale.”

Basandoci su Freud, diremmo che la cultura sta venendo meno alla sua imposizione simbolica di permessi e restrizioni. In alcuni esseri umani trionfa l’animale dell’orda e fallisce il concetto della società. C’è ancora molto lavoro da fare al riguardo, ma una cosa deve essere chiara: il rapporto sessuale tra un adulto ed un bambino è perversione, in qualsiasi circostanza. E se il bambino è un parente, le conseguenze sulla sua vita psicologia sono persino più nefaste. Ci sono limiti in questo mondo che non dovrebbero mai essere superati.


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