Ingegneria sociale per hackerare il comportamento umano

La scienza della manipolazione mentale delle grandi masse è oggi una realtà evidente. L'ingegneria sociale trova nell'era digitale mezzi e scenari di grande rilevanza per influenzare molte delle nostre decisioni quotidiane.
Ingegneria sociale per hackerare il comportamento umano
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

L’idea di esercitare il controllo sugli esseri umani per modificarne il comportamento è un obiettivo antico quanto l’origine del tempo. L’ingegneria sociale, intesa come lo sforzo di manipolare la realtà per influenzare atteggiamenti, idee e comportamenti delle persone, è oggi più che mai un “evento” di grande portata che desta molta preoccupazione.

La verità è che le persone prendono decine di decisioni ogni giorno e lo fanno senza sapere che molte delle loro scelte sono influenzate da qualcosa che non riescono a comprendere.

Il semplice fatto di andare al supermercato e scegliere un prodotto piuttosto che un altro è spesso il risultato del condizionamento della pubblicità che vediamo ogni giorno e che influisce sui nostri comportamenti di acquisto.

A volte, anche l’orientamento al voto è influenzato e indirizzato da un’ingegneria manipolativa di cui non siamo a conoscenza. Nell’era digitale in cui viviamo, la manipolazione umana è più facile rispetto ai secoli precedenti.

Crediamo di essere liberi e padroni dei nostri comportamenti quando, in realtà, siamo legati a dei fili pronti a controllare ogni nostra azione.

I media, gli attori sociali, la pubblicità e persino l’industria dell’intrattenimento… Sono molti gli agenti di ingegneria sociale che influenzano il nostro comportamento quotidiano.

Uomo che guarda il telefono.

Che cos’è l’ingegneria sociale?

Si dice spesso che il primo esempio di ingegneria sociale si sia verificato intorno al 1240 a.C. in Egitto. Ramses II aveva perso la battaglia di Qadesh contro l’alleanza dei regni siriano e ittita. Tuttavia, il faraone ordinò la costruzione di enormi monumenti per esaltare la sua imbattibile fama e celebrare una vittoria mai avvenuta.

L’obiettivo era né più né meno quello di influenzare il suo popolo e convincerlo di avere un dignitario potente. Studi come quelli realizzati da Pereira, Lewis & Chirinos, Orlando (2004) definiscono l’ingegneria sociale come un tentativo di controllare e direzionare il pensiero, le credenze e i comportamenti della popolazione.

Sebbene questo termine evochi in noi significati negativi, integra in esso anche una prospettiva strumentale positiva. In ogni società è necessario influenzare gli atteggiamenti della popolazione per promuovere comportamenti desiderabili. Questo approccio include tutto, dal rispetto della legge alle politiche auspicabili (come il rispetto per l’ambiente).

Va notato che questa idea è nata in ambito economico alla fine del XIX secolo per mano dell’uomo d’affari J. C. van Marken. Tuttavia, non passò molto tempo prima di essere utilizzata dalle scienze politiche e sociali.

“L’ingegnere sociale non si pone alcuna domanda sull’andamento storico dell’uomo o sul suo destino, perché lo considera padrone dello stesso, cioè capace di influenzare o modificare la storia allo stesso modo in cui è capace di modificare la storia della Terra”.

-Karl Popper-

Modi in cui si mette in atto questa ingegneria psicologica

Inizialmente, l’ingegneria sociale mirava a influenzare grandi gruppi per migliorare le loro vite. Ne è un esempio ciò che il potere politico cerca nell’essenza (e nell’apparenza). Il filologo, politologo e attivista Noam Chomsky è una di quelle persone che ha analizzato più a fondo questo fenomeno.

Ciò che dobbiamo sapere è che l’ingegneria sociale parte sempre dalla manipolazione psicologica. Pertanto, sono molte le aree e gli scenari che utilizzeranno questo tipo di ingegneria per ottenere benefici, fino ad arrivare al punto in cui nulla è casuale.

Niente di ciò che vediamo nei media, sui nostri telefoni o che leggiamo sui social network è casuale. Vediamo in che modo si articola questa ingegneria dello “hacking” umano.

La tecnica della distrazione

Questa risorsa è utilizzata nei media mainstream e anche nei contesti politici. Consiste nel dirigere l’attenzione delle masse verso fatti specifici col fine di spostare completamente l’interesse da determinati conflitti politici o economici. Si tratta della classica cortina di fumo.

La manipolazione emotiva

Se ti emoziona, ti può controllare. Se riescono a raggiungere le tue emozioni per spaventarti o provocare tristezza o empatia verso qualcosa o qualcuno, hanno già dirottato la tua attenzione e persino il tuo comportamento.

Questa tecnica è molto usata nella pubblicità e nel marketing per veicolare gli acquisti. Tuttavia, si può applicare anche in politica e nei media per ottenere il fenomeno del clickbait.

Figure di autorità o rilevanza culturale

Scienziati, esperti in una materia e persino attori, cantanti o influencer, etc. Anche le figure socialmente riconosciute fanno parte dell’ingegneria sociale.

Basta che lancino un messaggio alle grandi masse e queste lo assumeranno come vero o imiteranno i comportamenti dei loro beniamini.

Creare problemi e trovare soluzioni per prendersi i meriti

Un altro classico dell’ingegneria sociale. Molte volte alcuni gruppi o anche le élite politiche introducono un problema nella popolazione per mobilitare le masse.

In seguito, troveranno la soluzione e grazie ad essa avranno un impatto positivo sulle persone e si prenderanno tutto il merito.

Misure dolorose ma necessarie, l’ingegneria sociale più comune

Esiste una tecnica di ingegneria sociale che è in uso da quasi un secolo. Consiste nel convincere la popolazione che è necessario attuare misure dolorose (come l’aumento delle tasse), ma indispensabili per garantire, ad esempio, il welfare (salute, istruzione, pensioni…). Anche se a volte questa regola del tre non è del tutto vera.

Uomo e donna manipolati come dei burattini.

I 6 principi che governano l’ingegneria sociale

Robert B. Cialdini, psicologo e professore dell’Arizona State University, ha scritto un libro intitolato Influence: Science and Practice che parla dei 6 principi che governano l’ingegneria sociale. Sono una serie di processi psicologici molto specifici che influenzano il nostro comportamento:

  • Reciprocità. Quando fanno qualcosa per noi, ci sentiamo in dovere di ricambiare.
  • Urgenza. Molto comune in tempi di saldi. Si fa appello alla sensazione che non si possa perdere un’occasione.
  • Consistenza. Le persone hanno abitudini e costumi e i media mainstream fanno uso di queste realtà.
  • Fiducia. Quando qualcuno guadagna la nostra fiducia è più facile che ci manipoli.
  • Autorità. Qualsiasi figura con più autorità di noi ha un impatto maggiore sul nostro comportamento.
  • Validazione sociale. L’essere umano ha bisogno di una validazione sociale e questo è qualcosa che le industrie sanno.

L’ingegneria sociale nel mondo digitale

Gran parte dell’ingegneria sociale utilizza i nostri pregiudizi cognitivi. Ci fidiamo di chi non dobbiamo, prendiamo come validi stimoli e situazioni che, perché ci sono familiari, fanno sì che non vediamo in esse alcun rischio.

Questo è comune nei media digitali, in quegli universi informatici dove è così facile manipolare per ottenere un profitto. I seguenti sono gli esempi di ingegneria sociale su Internet che ci mettono in una posizione di rischio ogni giorno:

  • La posta indesiderata (Spam). Molte volte in quelle email si nascondono gravi truffe.
  • Il phishing. È un tipo di attacco di ingegneria sociale in cui riceviamo messaggi che sembrano provenire da una fonte affidabile. Tuttavia, lo scopo è quello di indurci a fornire i nostri dati personali o finanziari per utilizzarli illecitamente.
  • Adescamento (Baiting). Utilizza dispositivi infetti da malware.
  • Smishing. È un altro tipo di attacco che fa uso di messaggi di testo o SMS.
  • Pretexting (Creazione di un pretesto). I malviventi si spacciano per persone conosciute per ottenere i nostri dati.

Per concludere, non sbagliamo se diciamo che l’ingegneria sociale è e sarà sempre più sofisticata. Nei prossimi anni, con l’arrivo dell’intelligenza artificiale e dei progressi tecnologici, dovremo essere più abili nel rilevare questo tipo di meccanismi. La libertà di pensiero, decisione e azione deve essere sempre tutelata e difesa in ogni circostanza.


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  • Montañez, R., Golob, E., & Xu, S. (2020). Human Cognition Through the Lens of Social Engineering Cyberattacks. Frontiers in psychology11, 1755. https://doi.org/10.3389/fpsyg.2020.01755
  • Pereira, Lewis & Chirinos, Orlando. (2004). La nueva ingeniería social (Notas para una epistemología avanzada de las Ciencias Sociales aplicadas). Revista del CLAD Reforma y Democracia. 207-232
  • Sandoval, E. Ingeniería social: Corrompiendo la mente humana (en línea) 2011. Fecha de consulta: 1 de febrero de 2016.

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