Ipertensione da camice bianco
L’ipertensione da camice bianco è anche chiamata ipertensione clinica isolata. Chi ne soffre presenta i valori della pressione arteriosa superiori ai parametri normali se la misurazione viene praticata in un contesto medico (ambulatorio, ospedale, farmacia, etc.).
Tuttavia, se la pressione viene rilevata al di fuori di questo contesto, i valori rientrano nella norma.
L’ipertensione da camice bianco è stata riconosciuta come malattia ormai da molti anni, ma alcuni suoi aspetti restano poco chiari.
Vediamo, innanzitutto, i concetti chiave che ci aiutano a capire meglio la dinamica di questa sindrome.
Che cos’è la pressione arteriosa?
La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie. Questa forza è indispensabile affinché il sangue possa circolare all’interno dei vasi sanguigni e, quindi, trasportare ossigeno e sostanze nutritive agli organi del corpo.
La pressione arteriosa ha due componenti:
- Pressione arteriosa sistolica: corrisponde al valore massimo della pressione arteriosa raggiunto in sistole (quando il cuore si contrae). Fa riferimento all’effetto pressorio del sangue pompato dal cuore sulle pareti dei vasi sanguigni.
- Pressione arteriosa diastolica: corrisponde al valore minimo della pressione arteriosa quando il cuore è in diastole o in fase di rilassamento. Dipende principalmente dalla resistenza vascolare periferica.
Anomalie della pressione arteriosa
Si possono verificare due anomalie o disfunzioni della pressione arteriosa:
- Ipertensione arteriosa: aumento della pressione arteriosa, sistolica o diastolica. L’ipertensione, insieme al colesterolo alto e al tabagismo è uno dei fattori di rischio cardiovascolare più importanti, ma anche reversibili.
- Ipotensione arteriosa: comporta l’abbassamento della pressione al di sotto dei limiti normali: è accompagnata da uno stato di affaticamento e vertigini.
Ipertensione da camice bianco
Come abbiamo anticipato, l’ipertensione da camice bianco si manifesta quando il paziente si sottopone a misurazione della pressione in ambulatorio o in ospedale.
Potremmo considerarla una reazione di allarme provocata dalla presenza del medico. Si tratta di una risposta complessa e standard legata a uno stimolo emotivo e dettata da una minaccia potenziale. È caratterizzata da aumento della pressione e della frequenza cardiaca che si verifica quando il medico si predispone a eseguire la misurazione.
Se chi misura la pressione è, invece, un amico o un parente, questo stato di allerta non si produce. Anche le infermiere possono scatenare lo stesso effetto, ma in misura minore. L’ambiente in cui viene misurata la pressione, dunque, è un elemento fondamentale.
Quali sono i criteri per poter diagnosticare l’ipertensione da camice bianco?
La Società Europea di Cardiologia (ESC) indica le seguenti linee guida per la diagnosi dell’ipertensione arteriosa da camice bianco:
- Valori della pressione sanguigna superiori a 140/90 mmHg misurati in ambulatorio nel corso di tre visite diverse.
- Almeno due misurazioni al di fuori del contesto medico con pressione sanguigna inferiore a 140/90 mmHg.
- Assenza di danni agli organi bersaglio.
- Media del MAPA delle 24 ore (Monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa) inferiore a 135/85 mmHg.
Chi è il paziente tipo?
Le persone predisposte a soffrire di ipertensione da camice bianco presentano le seguenti caratteristiche:
- Pressione sanguigna rilevata in ambulatorio compresa tra 140/90 mmHg a 159/99 mmHg.
- Sesso femminile.
- Non fumatrici.
- Diagnosi recente di ipertensione arteriosa.
- Assenza di ipertrofia ventricolare sinistra. L’ipertrofia ventricolare si riferisce a un ispessimento delle pareti del cuore. Di solito è una “conseguenza” della pressione alta.
Il cuore del paziente iperteso deve sforzarsi di più per pompare il sangue, poiché questo circola con una pressione maggiore. Se questa situazione si mantiene nel tempo (si parla in genere di anni), il muscolo cardiaco è costretto a ingrossare (ipertrofizzarsi) per poter pompare il sangue con maggiore forza.
Perché si producono l’ipertensione da camice bianco e l’effetto camice bianco?
Ad oggi, nessun meccanismo identificato spiega chiaramente perché si produca questo fenomeno. Ci sono, tuttavia, una serie di evidenze scientifiche:
Aumento della pressione in contesto medico legato a una reazione di allarme
Chiunque può andare incontro a un aumento della pressione e della frequenza cardiaca di fronte a uno stimolo percepito come minaccia (stressante). Nel caso di questa sindrome, lo stimolo minaccioso o stressante è il contesto medico. Esporsi a esso scatena gli stessi cambiamenti fisiologici tipici della risposta allo stress. L’ipertensione, quindi, solitamente causata dal colesterolo alto o da altre cause fisiologiche, è la conseguenza diretta dello stress.
Una risposta condizionata all’ambiente
Questo effetto è il risultato di una risposta condizionata all’ambiente medico o ospedaliero e non allo stimolo del camice bianco. Si parla di risposta condizionata a una reazione o risposta riflessa appresa a seguito di uno stimolo. Riceve il nome di “condizionata” perché è dettata dall’apprendimento, da un’associazione di stimoli.
La salivazione del famoso cane di Pavlov è una classica risposta condizionata. Ma solo se il cane impara a produrla a seguito di uno stimolo innaturale e indiretto (ovvero il cane produce saliva non perché vede la carne, ma perché sente il suono della campanella).
La risposta condizionata si verifica perché il cane ha associato il suono della campanella al sapore della carne, carne che di per sé scatena una risposta naturale.
Le risposte condizionate vengono scatenate dai cosiddetti stimoli condizionati. In questo caso specifico lo stimolo condizionato sarebbe l’ambiente medico o ospedaliero e non il camice bianco. La risposta consiste in un aumento dell’attività del sistema nervoso autonomo simpatico e una diminuzione dell’attività del sistema nervoso autonomo parasimpatico.
Il sistema nervoso autonomo simpatico è responsabile dei sintomi di nervosismo, irrequietezza, stress, etc. Al contrario, il sistema nervoso autonomo parasimpatico presiede alle sensazioni di tranquillità e relax.
Nell’ipertensione da camice bianco vi è una maggiore attività del sistema nervoso simpatico, che aumenta la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e scatena la tachicardia. Tuttavia, le prove indicano che gli aumenti della frequenza cardiaca sono originati soprattutto da una ridotta attività del sistema parasimpatico.
Effetto camice bianco e ipertensione da camice bianco
I termini “effetto camice bianco” e “ipertensione da camice bianco” sono utilizzati erroneamente come sinonimi. L’effetto camice bianco si riferisce all’aumento momentaneo della pressione sanguigna come reazione di allarme. Questa reazione è scatenata principalmente dall’ambiente medico.
L’ipertensione da camice bianco, invece, fa riferimento alla condizione del paziente quando si trova nello studio del medico. D’altra parte, i valori pressori del paziente si mantengono nei limiti normali durante le attività quotidiane.
L’effetto camice bianco non è legato ai valori della “pressione basale”, non avviene al di fuori del contesto medico e può verificarsi in pazienti con o senza ipertensione arteriosa.
L’ipertensione da camice bianco è essenzialmente generata e gestita da fattori psicologici, pertanto anche il trattamento di questa sindrome deve essere di natura psicologica.