Ipofisi: la regina delle ghiandole
L’ipofisi, sebbene non superi le dimensioni di un pisello, ha un’importanza immensa all’interno del nostro corpo. È la “ghiandola maestra”, il centro delle comunicazioni ormonali e quel terzo occhio capace di orchestrare processi endocrini importanti come quelli relativi alla tiroide, alle ghiandole surrenali o agli organi riproduttivi.
Dire che tutto ciò che avvolge questa piccola struttura è affascinante, non è un’esagerazione. Si trova proprio alla base del cervello, in uno spazio osseo conosciuto come “sella turcica”. Pesa poco più di 500 mg e, nel caso delle donne che hanno partorito più volte, può raggiungere i 700 mg.
L’ipofisi, o ghiandola pituitaria, è una piccola struttura dell’encefalo che regola gran parte dei processi ormonali.
La sua rilevanza chimico-ormonale è indiscussa. L’ipofisi mantiene l’omeostasi endocrina grazie a una interazione costante con l’ipotalamo. La sua funzione nel nostro organismo è così determinante che persino il mondo spirituale ha sempre dato una grande importanza a questa ghiandola. In questo contesto (non scientifico) viene considerata il chakra frontale, quel terzo occhio che costituisce un centro di potere in ci si concentrano energia, saggezza e pace interiore.
Funzione dell’ipofisi o ghiandola pituitaria
Coordinazione, equilibrio e armonia. Queste sono le tre parole chiave che definiscono l’ipofisi, o ghiandola pituitaria. Una piccola struttura che lavora in perfetta armonia con il cervello e, per l’esattezza, con tutti quei sensi che interagiscono con l’ambiente circostante. Facciamo un esempio: ci troviamo al lavoro e il nostro capo ci chiede all’improvviso di consegnare un compito che non abbiamo ancora terminato.
Dopo questo messaggio, il talamo invia un segnale “di allarme” all’ipofisi che avvierà una sofisticata catena di processi per motivarci, conferirci forza, attivazione e capacità di reazione per terminare quel compito e compiere l’obiettivo al più presto. Così l’ipofisi rilascerà una serie di ormoni nel flusso sanguigno con cui facilitare tale risposta in un tempo determinato.
Come possiamo vedere e intuire, questa ghiandola mantiene una stretta relazione con il nostro mondo emotivo. Fu Cartesio che, ammirato dalla sua posizione nel cervello (proprio al centro), disse che questa piccola ghiandola doveva essere il luogo della nostra anima. È ovvio che quest’affermazione ha ben poco di scientifico. Tuttavia, data la grande rilevanza che le emozioni hanno nella nostra vita, non possiamo disprezzare la sua innegabile importanza.
I due lobi dell’ipofisi
Forse finora abbiamo immaginato l’ipofisi come una ghiandola da un’unica struttura, simile a un pisello. La realtà è un’altra: è formata da due lobi. Vediamoli in dettaglio per comprenderne le funzioni.
Adenoipofisi
Si tratta del lobo anteriore dell’ipofisi e costituisce la cosiddetta tasca di Rathke. Secerne diversi ormoni tramite diverse cellule:
- Cellule somatotrope che secernono GH (stimolatore della crescita).
- Cellule lattotrope che secernono PRL (stimolante della produzione di latte nelle ghiandole mammarie e il progesterone nel corpo luteo).
- Cellule corticotrope che secernono ACTH (relativa alle ghiandole surrenali).
- Cellule gonadotrope che secernono LH e FSH (relazionate alla riproduzione).
- Cellule tireotrope che secernono TSH (relativa alla tiroide)
Neuroipofisi
L’altro lobo dell’ipofisi è la neuroipofisi. La sua funzione è ugualmente complessa e importante: regola due dei nostri ormoni più importanti, l’ossitocina e l’antidiuretico (ADH) o vasopressina.
Patologie associate all’ipofisi
L’ipofisi si trova in una struttura ossea molto ridotta. Essendo circondata da diverse strutture vascolari e nervose, è comune che si eserciti pressione su di essa e che appaiano alcuni problemi. Sono altresì comuni i tumori localizzati in questa parte del cervello.
I principali disturbi legati all’ipofisi riguardano una produzione eccessiva di ormoni o, al contrario, un deficit. Nel primo caso possono svilupparsi le seguenti patologie:
- Acromegalia
- Gigantismo
- Sindrome da inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico (SIADH)
Nel secondo caso, invece, possono presentarsi altri disturbi ormonali:
- Problemi nell’ormone della crescita
- Diabete insipido
- Sindrome di Sheedan
- Ipopituitarismo
Molti considerano l’ipofisi la regina dei nostri processi ormonali, a cui spetta dirigere quell’orchestra endocrina in cui ogni piccola alterazione ha serie conseguenze. In generale la ghiandola pituitaria funziona in modo efficace durante tutto l’arco della nostra vita, regolando anche il nostro equilibrio interiore.