La limerenza, quando l'amore è un inferno

L'assenza di amore spesso implica sofferenza. Ma in altre occasioni è proprio un modo estremo di vivere l'amore che ci fa soffrire. La limerenza è quell'esperienza che finisce per trasformare una relazione in un vero inferno
La limerenza, quando l'amore è un inferno
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

Quando si presentano certe circostanze, l’amore cessa di essere sublime. La verità è che molte volte diamo il nome di “amore” a ciò che non lo è; confondiamo l’esperienza di amare con quella di essere amati. Da ciò nasce talvolta una vera e propria ossessione per il partner, la limerenza.

Questo termine è stato coniato dalla psicologa Dorothy Tennov nel 1979 per indicare quello stato in cui amare diventa un’esperienza tremenda.

La dottoressa è giunta alle sue conclusioni dopo aver condotto ricerche approfondite sull’amore romantico per cui ha consultato le opinioni di oltre 500 persone.

La limerenza è intesa come quello stato mentale in cui amare è un inferno. In altre parole, quella condizione in cui una persona si sente “innamorata” di un’altra e sviluppa un desiderio ossessivo e prevalente di essere ricambiata.

Questo stato è correlato al disturbo ossessivo-compulsivo. Ecco perché comporta una grande sofferenza per l’individuo.

Le idee fisse hanno la tenacia corrosiva delle malattie incurabili. Una volta entrate in un’anima, la divorano, non le lasciano più la libertà di pensare a nulla, di prendere gusto a qualsiasi altra cosa.

-Guy de Maupassant-

Coppia che si bacia e limerenza.

Quando l’amore è un inferno

Sappiamo tutti che l’innamoramento è uno stato caratterizzato da una forte intensità dei sentimenti. Non si sentono solo le “farfalle nello stomaco”, ma anche il senso critico viene meno e la ragione passa in secondo piano.

Il sentimento di “amore” è pervasivo, potente e molto gratificante. Viene vissuto come una dolce sofferenza. In genere dopo questa fase di enorme esaltazione delle emozioni, giungono altre fasi in cui a poco a poco si recupera l’equilibrio e la cura dei propri interessi.

L’intensità del sentimento diminuisce, vengono introdotti elementi razionali e la “cecità” si dissipa. A questo punto, quando la relazione è sana, si passa a una fase più profonda, più reale, caratterizzata dalla tenerezza.

Nel caso della limerenza si sperimentano gli stessi sintomi dell’innamoramento da parte di un solo membro della coppia. Non vi è, dunque, corrispondenza. Ciò conduce a una terza caratteristica della limerenza.

Quando la persona si rende conto che non esiste corrispondenza, decide di non accettare la situazione. Investe così tutti i suoi sforzi per far sentire l’altro allo stesso modo. Ed è riluttante ad ammettere che ciò potrebbe non accadere. Ecco che l’amore diventa un inferno.

Limerenza, quando l’amore fa male

Da sentimento piacevole ed esultante, l’amore diventa tortura quando si verifica la limerenza. Quell’ossessione non lascia vivere in pace un minuto. Illusioni vaghe e continue sono seguite da dure delusioni.

Più e più volte il ciclo viene riavviato. La persona si sente intrappolata nel sentimento dell’amore e non riesce a trovare un modo per smettere di sentirsi in quel modo.

L’amore è vissuto come un’esperienza negativa, causa di estrema sofferenza. Di fronte a ciò, la persona cerca un modo per assicurarsi l’amore del partner, dunque commettere errori ed è assalita da dubbi e insicurezze. I pensieri ossessivi le causano ansia e preoccupazione.

Quando l'amore è inferno.

È impossibile smettere di pensare alla “persona amata”. A volte si prova, ma i pensieri invadenti tornano ad affollare la mente.

Si idealizza il partner e si cerca di stare sempre insieme e fare tutto quello che piace all’altro. Un simile stato provoca anche manifestazioni fisiche.

La persona può manifestare sintomi come tremori, palpitazioni, sudorazione, nervosismo, difficoltà a dormire, ecc. Tutto quello che caratterizza un’ossessione.

Uscire dall’inferno della limerenza

Alla base vi sono i tratti di una personalità ossessivo-compulsiva, grave disturbo con diverse conseguenze. Nel caso della limerenza, “essere amati” è solo un pretesto per mostrare una serie di sintomi legati a problemi più profondi.

Una persona ossessiva può ossessionarsi con uno sport, una religione, un’idea o qualsiasi altro oggetto o realtà. Nel caso della limerenza, l’enfasi è su un’altra persona e sul sentimento di unione.

Questo approccio ossessivo porta ad atti compulsivi (automatici e irrazionali) e a definire l’amore come uno stato infernale.

Uomo su un barattolo.

In realtà, in questi casi non vi è amore. Viceversa, si verifica un’alterazione della coscienza che può avere a che fare con esperienze traumatiche non elaborate. Queste provengono dal passato e non sono state riconosciute.

Il presunto amore ardente per l’altro potrebbe non essere altro che una cortina di fumo per mantenere nascosto il debito con se stessi. In tal caso, rivolgersi a un esperto è l’unica soluzione.


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  • Sternberg, R. (1986), “A triangle of love”, Psychological Review 93: 119-135.
  • Sternberg, R., & Weis. (2006), The New Psychology of Love. Londres: Yale University Press.
  • Tennov, D. (1979), Love and Limerence. The Experience of Being in Love. Scarborough House.

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