La mappa delle emozioni umane

La mappa delle emozioni umane

Ultimo aggiornamento: 12 aprile, 2015

Alcuni ricercatori dell’Università di Aalto, in Finlandia, hanno sviluppato un interessante studio sulle emozioni umane, che conferma qualcosa che, in un modo o nell’altro, molti di voi avranno già intuito.

A chi non è mai capitato di sentire una sensazione di rabbia nello stomaco, come un nodo doloroso, o una paura che ci fa battere il cuore fino a toglierci il fiato?

La cosa interessante è che ogni sentimento ed ogni emozione sembra avere un legame con la biologia: dall’invidia alla tristezza, dalla rabbia, all’amore, all’ansia. Vediamolo insieme!

Il corpo e le emozioni

Avere le farfalle nello stomaco, il cuore spezzato, sentirsi gelare il sangue nelle vene… Sono espressioni popolari che in qualche modo stabiliscono già un’associazione tra gli stati mentali e le sensazioni corporee.

Secondo gli scienziati, le emozioni hanno il fine di aiutarci ad affrontare determinate situazioni in cui ci troviamo coinvolti. Così, per esempio, davanti a una delusione, una sconfitta o una perdita, il nostro cervello libera una serie di neurotrasmettitori che ci trasmettono la così comune sensazione di tristezza. Questa ci obbliga a isolarci un po’, alla ricerca di uno spazio di riflessione personale su ciò che è successo e su come superarlo.

A loro volta, le sensazioni hanno un legame con il nostro corpo, perché corpo e mente agiscono insieme per aiutarci a reagire. L’ansia, per esempio, mette in subbuglio i nostri organi, accelera il cuore e ci prepara al movimento e alla ricerca di risposte.

L’attrazione, o persino l’amore, ci offrono una sensazione di benessere fisico che il cervello percepisce come gradevole. Si tratta di risposte benefiche e quindi il corpo si sente subito meglio.

Gli scienziati dell’Università di Aalto hanno scoperto che le emozioni più comuni nell’essere umano (rabbia, tristezza, felicità, paura, ecc.) scatenano le sensazioni corporee più forti. Lo sappiamo tutti: quella fitta o quella pressione sul petto, i muscoli che si irrigidiscono, la sensazione di vuoto nello stomaco… Inoltre, segnalano che queste sensazioni fisiche sono universali in tutte le culture ed etnie. Persino nelle popolazioni asiatiche, che spesso vengono percepite come più distaccate o “diverse” nel modo di percepire le emozioni.

Di certo, una cosa è chiara: tutti proviamo le stesse emozioni. Ciò che cambia, è il modo in cui le esprimiamo. In questo ambito, infatti, entrano in gioco la personalità di ognuno e anche le differenze culturali. Ma tutti sentiamo la delusione negli stessi organi, e la felicità attiva il cuore di tutti allo stesso modo.

Gli studi portati a termine da questi ricercatori si basano sull’analisi di più di 700 persone che hanno segnalato in quali parti del corpo provavano sensazioni più intense quando sperimentavano una data emozione. I risultati hanno dimostrato che le zone erano le stesse per tutti, ed era persino possibile identificarle con dei colori (come vedete nell’immagine dell’articolo): rabbia, paura, disgusto, felicità, tristezza, sorpresa, neutralità, ansia, amore, depressione, disprezzo, orgoglio, vergogna, invidia.

È particolarmente interessante che emozioni come la felicità e l’amore si irradino per tutto il corpo, mentre l’invidia, per esempio, colpisce un punto molto delimitato.

In ogni caso, la mappa delle emozioni ci mostra qualcosa che forse avevate già intuito. Anche se a volte pensiamo che gli esseri umani siano infinitamente complessi e indecifrabili, in realtà tutti sappiamo che cos’è la delusione o che cosa si prova quando si è felici. Le emozioni positive ci arricchiscono e quelle negative ci fanno male, e possono persino portare a sviluppare delle malattie. Forse ciò che questi studi ci insegnano è che tutti condividiamo la stessa mappa emozionale, a prescindere dal nostro sesso o cultura.

Ora dobbiamo solo tenerlo in considerazione, per capire che le nostre azioni possono rendere gli altri felici o infelici. Forse sapere dell’esistenza di una mappa universale delle emozioni ci aiuterà a sviluppare la nostra comprensione ed empatia verso le emozioni degli altri.


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