La regola del minuto: un metodo contro la pigrizia

La regola del minuto: un metodo contro la pigrizia

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2017

Molte persone si prefiggono dei cambiamenti. Fare attività fisica tutti i giorni, leggere ogni sera, modificare in qualche modo il proprio stile di vita. La regola del minuto è un modo per impedire che i buoni propositi finiscano nel dimenticatoio a causa della pigrizia.

In Occidente abbiamo la terribile abitudine di voler apportare grandi cambiamenti in pochissimo tempo. Pensiamo che sia una questione di forza di volontà ed ecco che ci carichiamo sulle spalle tanti progetti che poi non siamo in grado di realizzare.

Soltanto un’abitudine può domarne un’altra.

Og Mandino

Vogliamo cambiare dall’oggi al domani e quando non ci riusciamo, ci sentiamo in colpa e frustrati. Il punto è che forse abbiamo abbastanza forza di volontà per cambiare, ma non stiamo usando il metodo corretto. Ecco che allora entrano in gioco alcuni trucchetti molto validi, come la regola del minuto: è gratuita, è semplice e chi la mette in pratica dice che sia molto efficace.

Che cos’è la regola del minuto?

Come suggerisce il nome, la regola del minuto è un metodo che si basa su una minima unità di tempo. Si è diffusa in Giappone e viene utilizzata sia in ambito lavorativo sia nella vita personale.

Gli orientali sono avvantaggiati perché capiscono che tutto fa parte di un processo e che i grandi successi sono frutto di un impegno continuo che attraversa diverse fasi. La loro principale qualità è il fatto di aver capito che la velocità, quasi sempre, non porta da nessuna parte.

La regola del minuto dice che bisogna cominciare ad introdurre i cambiamenti nella propria vita solo per un minuto. Ad esempio, se volete iniziare a fare attività fisica, iniziate a dedicarvi solo un minuto al giorno. Lo stesso vale per qualsiasi altra attività o abitudine vogliate adottare oppure eliminare.

È efficace la regola del minuto?

Chi mette in pratica questa regola assicura che sia estremamente efficace per poter portare avanti quei cambiamenti che facciamo fatica ad adottare. Il principale nemico dell’azione è la pigrizia mentale, fisica ed emotiva, la quale sorge quando dobbiamo fare qualcosa che ci richiede uno sforzo più grande di quello che siamo in grado di fare.

Sentiamo che si tratta di una cosa molto difficile da raggiungere perché il nostro cervello resiste ai cambiamenti. Abbiamo dei modelli di azione prestabiliti e la loro ripetizione giorno dopo giorno è un modo per sopportare la routine, senza impegnarci troppo a razionalizzare quello che stiamo per fare.

Per questo motivo, la regola del minuto è efficace. Permette di stabilire un confine nel cervello in modo da introdurre un cambiamento senza la sensazione di dover fare uno sforzo enorme per adattarsi alla nuova abitudine. Un minuto scorre velocemente, ma la traccia rimane: in questo modo, il cambiamento si inserisce nello stile di vita senza che nemmeno rendercene conto.

Dare un minuto alla vita

L’ideale è applicare la regola del minuto per almeno 60 giorni consecutivi. È un periodo di tempo sufficiente affinché quello che prima era completamente estraneo alla nostra routine diventi un’attività familiare. E se riusciamo a vivere questa azione come “normale”, allora sparirà la resistenza che prima ci impediva di realizzarla.

Gli orientali sanno che ogni cosa ha il suo tempo e che i grandi cambiamenti avvengono in modo graduale. La regola del minuto è solo un aiuto iniziale che permette di impostare la mente ed il corpo ad accogliere la novità. Ovviamente le cose non possono fissarsi in un solo minuto. È necessario che il tempo riservato alla nuova attività aumenti poco a poco: da uno a cinque minuti, da cinque minuti a dieci e così via.

I cicli possono essere di 60 giorni, ma dipende sempre dalla situazione in questione. Alcune persone sono più permeabili ai cambiamenti e riescono a passare da una fase all’altra più velocemente. Altri, invece, hanno bisogno di più giorni per aumentare il tempo di pratica della nuova attività. Dunque, è importante conoscersi a sufficienza per determinare i propri tempi di azione.

La regola del minuto è ideale per i compiti che non ci motivano molto o ci suscitano una grande pigrizia. Un esempio è quello dell’attività fisica, ma la regola vale per tutte le abitudini che vogliamo adottare. Pensateci: con un metodo così semplice, perché non provarci?


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