La risata è il miglior conduttore di felicità
La risata, insieme alla bontà, è una delle reazioni più spontanee e meravigliose che possiamo avere, inoltre è una delle caratteristiche che ci distinguono dagli altri esseri viventi. Quando ridiamo di gusto, esteriorizziamo la profondità del nostro cuore e mostriamo la nostra anima nella sua purezza: non c’è espressione migliore per esprimere ciò che proviamo.
Dimenticarsi di ridere, una dimenticanza imperdonabile a qualsiasi età. Un peccato mortale nell’infanzia.
Albert Espinosa
Neruda scriveva che “ridere è il linguaggio dell’anima”. Ma c’è di più, la risata è una delle risorse più sincere che ci permettono di comunicare, ma non è l’unica. Esistono lo sguardo, le carezze o anche il pianto: a volte chi ride di più è chi dentro di sé piange a dirotto.
Quel che è certo è che quando ridiamo inconsapevolmente, stiamo utilizzando un linguaggio personale con cui offriamo gli altri più di quello che pensiamo. In particolare: anche se la tristezza o l’ansia ci invadono, se ridiamo, viviamo, l’anima vive.
Se ridiamo, viviamo; l’anima vive
Ridere per nervosismo, ridere a causa di una grande felicità, ridere con umorismo, ridere di nostalgia, ridere di complicità… La risata è infinita e anche i modi in cui la manifestiamo lo sono.
Indipendentemente dal sentimento che proviamo, se riusciamo a ridere, è un segnale del fatto che siamo vivi e che la nostra anima ride: anche i sorrisi che fanno male (quelli che sono al limite, tra la pena e il coraggio, senza diventare una risata) ci pongono in una posizione attiva nei confronti del mondo.