La tristezza che non ha spiegazione

La tristezza che non ha spiegazione
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

È capitato a tutti di provare una strana apatia, una tristezza che non ha spiegazione. Il corpo reagisce più lentamente e qualsiasi stimolo, come i raggi del sole o i suoni anche molto forti, è insopportabile. Che cosa sta succedendo?

Qualcosa dentro di noi ci dice che siamo tristi, avvertiamo una fitta che ci opprime e che ci riempie la mente di una sensazione indefinibile che non siamo in grado di spiegare.

Sono i giorni in cui quando qualcuno guarda la nostra espressione e cii chiede cosa c’è che non va, rispondiamo “Beh, non lo so, oggi ho una brutta giornata”.

La verità è che il cervello e il corpo sono un insieme di reazioni chimiche che a volte generano in noi sensazioni di cui non siamo consapevoli. E nonostante ci siano momenti in cui la tristezza può avere un’origine esogena, il più delle volte questa emozione ha un’origine molto chiara.

Nonostante il cervello ci invii segnali di allarme, tendiamo a mettere il “pilota automatico” nella nostra vita per continuare a lavorare, per non vedere cosa succede.

La tristezza che non ha spiegazione a cosa si deve?

Ragazzo triste circondato da foglie.

È capitato a molte persone: la tristezza ci avvolge e ci coglie all’improvviso, appesantisce il corpo trasmettendo una stanchezza quasi estrema e un’apatia indefinibile.

Ma vediamo nelle righe che seguono le possibili cause della tristezza che non ha spiegazione, almeno in apparenza.

1. Fattori esterni

Una dieta scorretta può essere uno dei motivi. Si verifica quando seguiamo diete estreme in cui smettiamo di mangiare i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno.

Una dieta povera di proteine, vitamine, minerali come ferro, magnesio o fosforo, può causare l’indebolimento di molte funzioni di base. Quando il corpo non è ben nutrito, l’umore diminuisce e ci sentiamo deboli.

Un altro fattore è la depressione stagionale, perché il tempo ci influenza. Quando arriva l’inverno, con meno ore di luce, più pioggia e umidità, molte persone avvertano una strana tristezza che può benissimo portare alla depressione. I cicli del sonno risultano alterati, dunque compaiono stanchezza e apatia.

2. Fattori interni

Donne che mostrano una tristezza che non ha spiegazione.

A livello nervoso subiamo un drastico calo dei neurotrasmettitori come la noradrenalina e la serotonina; ciò provoca quella sensazione di dolore o tristezza che non ha spiegazione per noi. Ma cosa lo causa? Cosa ci fa soffrire di questo improvviso deficit di neurotrasmettitori?

Ciò è ovviamente dovuto a fattori esterni e i fatto personali sono senza dubbio tra i più comuni. La tristezza non arriva all’improvviso senza motivo, ha sempre un’origine.

Possiamo condurre una vita normale, ma all’improvviso cominciamo a notare strani sintomi: mal di testa, stanchezza, malattie come raffreddori o influenza

Il sistema immunitario si è indebolito e soffriamo della cosiddetta somatizzazione. In altre parole, il corpo reagisce alle preoccupazioni della mente.

Ciò che accade biologicamente nel cervello è che l’ipotalamo risponde a queste preoccupazioni secernendo corticotropina che, a sua volta, stimola la secrezione di cortisolo nel sangue.

Tutto ciò influisce sul nostro comportamento e sulle nostre sensazioni, motivo per cui ci sentiamo più stanchi, più preoccupati, più taciturni.

La tristezza che non ha spiegazione… C’è sempre un motivo

Ragazza con l'ombrello che simboleggia la tristezza che non ha spiegazione.

La tristezza che crediamo “appaia inaspettatamente”, risponde sempre a una ragione. Il nostro corpo sarà il primo a inviarci il segnale di allarme per avvertirci che dobbiamo fermarci. Ci invita a pensare, analizzare cosa è successo, fare chiarezza sulle proprie preoccupazioni.

A volte neghiamo l’esistenza di problemi perché non possiamo fermarci: ci sono tanti obblighi, il lavoro, i figli, il partner… La fretta della nostra quotidianità è un motore ben oliato che a volte ci impedisce di essere persone.

Dobbiamo sederci e riflettere, parlare con noi stessi per accettare che forse non stiamo così bene come pensiamo. Che non siamo invulnerabili e che c’è qualcosa che ci sta ferendo e che dobbiamo risolvere.

Togliamoci l’armatura. Cerchiamo la fine di quella matassa che è nella nostra mente e scopriamo cosa c’è dietro.

Dobbiamo avere cura di noi, proteggerci e tenere sempre presente quel mondo interiore che, in realtà, muove ogni aspetto della nostra vita.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.