L'ansia notturna, perché ne soffriamo?

Se avete mai sofferto di ansia, probabilmente sapete che i sintomi peggiorano di notte. In questo articolo vi diciamo perché accade e cosa possiamo fare per calmarla.
L'ansia notturna, perché ne soffriamo?
María Vélez

Scritto e verificato la psicologa María Vélez.

Ultimo aggiornamento: 30 dicembre, 2022

L’ansia è un disturbo che colpisce molte persone e le sue cause e manifestazioni possono essere molto diverse. C’è chi prova più ansia al mattino o durante il giorno. Tuttavia, è più comune l’ansia notturna, ovvero che questo stato d’animo si acuisca durante le ultime ore della giornata.

La sera la mente tende a rimuginare sui pensieri, provocando un accumulo di tensione. È dunque normale che l’ansia finisca per diventare un ostacolo al riposo. Questo, a sua volta, fa sentire la persona più ansiosa durante il giorno innescando un ciclo vizioso da cui è difficile uscire.

L’ansia

Il termine “ansia” può riferirsi a un sintomo, un tratto della personalità o un disturbo. Comunque sia, è un meccanismo naturale che ci aiuta ad adattarci, mettendoci in allerta contro una possibile minaccia. In teoria, quindi, ci permette di concentrarci e affrontare gli ostacoli che incontriamo nel nostro cammino.

Si parla di ansia disadattiva quando proviamo questa sensazione in modo sproporzionato rispetto alla reale minaccia rappresentata dallo stimolo. Vale a dire, non è lo stesso sentire ansia davanti a un leone nel mezzo della giungla – ansia adattiva – che nella vita quotidiana perché ci sentiamo sopraffatti – ansia disadattiva.

Se provata spesso, provoca un’alterazione delle abilità psicologiche e fisiologiche che possono avere gravi conseguenze per la salute. I sintomi fisici principali includono: nervosismo, tensione muscolare, paura, aumento della frequenza cardiaca, iperventilazione, sudorazione, tremori, vertigini e affaticamento.

A livello cognitivo e comportamentale, sopravviene anche una certa difficoltà di concentrazione, la mancanza di controllo sulle preoccupazioni, difficoltà a dormire e necessità di evitare la situazione stressante.

Caratteristiche dell’ansia notturna

L’ansia notturna può avere varie cause. Ogni persona la sperimenta in modo diverso e saranno diverse condizioni a condurre a questa situazione.

Gli esperti, di fatto, non sono molto chiari sui diversi motivi che scatenano l’ansia notturna. Sono tuttavia noti alcuni fattori che aumentano i livelli di ansia alla fine della giornata:

  • Stress: molte persone soffrono d’ansia a causa dello stress che provano in una o più aree della loro vita (personale o lavorativa). Quando i fattori di stress che incontrano durante la giornata sono molto intensi o frequenti, continuano a pensarci alla fine della giornata. È così i livelli di ansia aumentano.
  • Poche distrazioni: in relazione a quanto detto sopra, la sera e la notte sono i momenti in cui siamo meno impegnati. Questo dà alla mente il tempo di pensare di più. Durante il giorno, invece, i compiti da svolgere ci tengono lontani dai pensieri negativi.
  • Associare alcuni eventi con la notte: l’ansia funziona soprattutto per associazione, ovvero si presenta quando associamo pensieri e sintomi a un momento specifico. È sufficiente soffrire di ansia per una o due notti per farci temere che accada di nuovo. Purtroppo, questo rende più probabile che accada o addirittura provare ansia senza motivo.
  • Risposte fisiche: alcuni accusano dolore fisico o altri fastidi durante la notte. Questo, insieme alla mancanza di distrazioni, causa ulteriore ansia e difficoltà a distrarsi e a dormire.
Donna con ansia notturna.


Come evitare l’ansia notturna?

Il passo più importante è riconoscere di avere un problema e mantenere un atteggiamento orientato al cambiamento. Con impegno e gli strumenti giusti, può essere relativamente facile superare l’ansia. Tuttavia, se non si conoscono le linee guida da seguire o è necessario un aiuto esterno, l’opzione migliore è affidarsi a uno psicologo professionista per superare il problema.

Se prima di ricorrere a un aiuto professionale volete provare da soli, sappiate che con la giusta motivazione e perseveranza, potete calmare notevolmente l’ansia notturna seguendo adottando semplici abitudini:

  • Sport. L’esercizio fisico offre numerosi benefici psicologici e mentali. Tra questi, migliora l’umore in quanto aiuta a rilasciare neurotrasmettitori come la serotonina, che ci fa sentire bene. Oltre a ciò, riduce la presenza di cortisolo, l’ormone dello stress. Per calmare l’ansia, è bene fare sport al mattino o durante il primo pomeriggio.
  • Attenzione alla dieta. Le sane abitudini ci aiutano a sentirci meglio e mangiare è una di queste. In questo senso, la colazione e la cena, pasti che rispettivamente danno inizio e concludono la giornata, sembrano essere particolarmente importanti.
  • Ridurre il consumo di sostanze eccitanti. Il consumo di caffè, teina o nicotina altera il sistema fisiologico aumentando la frequenza cardiaca, i cicli del sonno, dunque mettono a rischio la nostra salute. Il loro consumo è altamente sconsigliato per le persone che soffrono di ansia notturna, in particolare prima di andare a dormire.
  • Andare a dormire ogni sera alla stessa ora. L’ansia notturna è un circolo vizioso aggravato dall’incapacità di dormire. È dunque importante mantenere una routine di sonno ben definita.
  • Igiene del sonno. Mantenere la stanza pulita e accogliente, usarla solo per dormire e riposare ed eseguire un rituale prima di dormire. È fondamentale che il tempo per dormire venga predisposto con cura. A tale scopo, si sconsiglia di usare il cellulare, il tablet o il computer a ridosso delle ore destinate al sonno. Gli schermi di questi dispositivi alterano i livelli di cortisolo provocando maggiore stress e insonnia.

L’ansia notturna può essere molto angosciante e fastidiosa, ma una serie di semplici accorgimenti o cercare aiuto professionale possono risolvere il problema prima del previsto. La cosa più importante è essere consapevoli del problema e prendersi cura di se stessi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.