Laurent Simons, bambino prodigio

Lauren Simons ha conseguito la laurea in fisica a soli 11 anni. Il suo sogno è riuscire a creare organi artificiali per aiutare i suoi nonni che soffrono di malattie cardiache.
Laurent Simons, bambino prodigio
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 11 febbraio, 2023

Laurent Simons ha 12 anni e ha conseguito la laurea in fisica presso l’Università di Anversa (Belgio). Gli ci è voluto solo un anno per completare il corso di laurea di durata triennale.

Sebbene questa impresa ci sembri straordinaria, la verità è che negli anni ’90, Michael Kearney, allora 10 anni, aveva completato gli studi di antropologia presso l’Università del South Alabama (Stati Uniti).

I bambini prodigio ci sorprendono sempre. È affascinante sapere che Laurent ha completato gli studi liceali a 9 anni e che a 11 ha iniziato il dottorato. Il suo obiettivo è approfondire i misteri dell’immortalità e riuscire in futuro a sostituire qualsiasi organo con dispositivi meccanici e tecnologici.

Alcuni lo chiamano il giovane Sheldon. Non solo condivide con il personaggio della famosa serie tv un alto QI e passione per la scienza, adora anche i supereroi dei fumetti e guardare film con i suoi amici.

Per questo brillante ragazzino, il mondo non conosce limiti, e brama ampliare le sue conoscenze per fare del bene al genere umano.

Laurent Simons ha un’eccellente memoria fotografica e un QI di 145 punti.

Laurent Simons con i suoi genitori.

Laurent Simons, un ragazzo speciale

Laurent Simos ha trascorso i suoi primi anni in Belgio con i nonni mentre i suoi genitori lavoravano nei Paesi Bassi. Non ci volle molto primi che si iniziassero a notare le sue potenzialità, quella curiosità innata che definisce i bambini prodigio, sommata ad alcune abilità insolite per l’età. A soli 4 anni iniziò la scuola primaria.

Il suo quoziente intellettivo è di 145 punti e, come stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), una persona ha elevate capacità intellettive quando supera i 130. Tuttavia, attualmente non basta guardare solo ai test psicometrici.

Va notata anche la particolare abilità di questo bambino di imparare. In genere i bambini prodigio ricorrono a tecniche diverse e innovative al fine di consolidare le conoscenze.

Ciò è da sempre un aspetto che definisce Laurent Simons e che, in fondo, lo ha portato dove si trova: con una laurea a soli 11 anni e la voglia di approfondire il campo della fisica quantistica.

Laurent Simons, una mente eccezionale con grandi obiettivi e hobby normali

Questa giovane promessa commenta spesso ai media che trovava la scuola un po’ noiosa. Nonostante ciò, i suoi insegnanti sono riusciti a impedirgli di sentirsi strano o diverso, strategia vincente con i bambini prodigio.

È necessario adeguare il curriculum scolastico alle loro esigenze educative, ma sempre favorendo la loro integrazione sociale ed emotiva.

Laurent Simons ha amici della sua stessa età con i quali non discute di scienza. Ama i film e le serie di supereroi come Loki, l’equitazione e guidare i go-kart. È un ragazzo normale con un potenziale straordinario per avverare i suoi sogni. E i suoi obiettivi non possono essere più nobili.

Aspira a creare organi artificiali e prolungare la vita attraverso le nuove tecnologie. In questo modo potrebbe aiutare i suoi nonni, che soffrono di malattie cardiache, ma anche per gettare le basi della meta tanto agognata dalla scienza: scoprire i misteri dell’immortalità.

Laurent Simons ha studiato per la prima volta ingegneria elettrica presso l’Università tecnica di Eindhoven nei Paesi Bassi. Stava per laurearsi quando aveva solo 9 anni, ma il rettore non voleva adattare le materie alla sua età perché, a suo parere, andare così veloce non giovava al suo sviluppo. Ciò ha costretto i genitori a trasferirlo all’Università di Anversa, dove ha potuto laurearsi in fisica.

Cervello del bambino.

Il bambino prodigio, quando genetica ed educazione si fondono

Il professor Larry Vandervert è una delle figure più importanti nello studio del talento. Lavori di ricerca come quello svolto nel 2009, ad esempio, analizzano la figura dei bambini prodigio nella storia e l’evoluzione nella loro comprensione.

All’interno della letteratura psicologica si fa uso di questa categoria diagnostica quando una persona di età inferiore ai 10 anni mostra abilità molto simili a quelle di Laurent Simons. Allo stesso modo, Vandervert sottolinea che godono di ottima memoria di lavoro e agilità mentale.

Secondo la sua ricerca, nel cervelletto si troverebbe la chiave dell’elevata velocità di elaborazione delle informazioni. D’altra parte, va considerato un altro aspetto non meno interessante: i bambini con elevate facoltà cognitive che eccellono negli studi sono il risultato di due variabili specifiche.

Oltre ad avere un buon QI e talento naturale, l’ambiente in cui crescono risulta determinante. Se l’ambiente è favorevole, stimolante e offre loro sicurezza e affetto, possono raggiungere il loro pieno potenziale. La sinergia tra educazione emotiva e stimolazione cognitiva è tutto.

Conclusioni

Lauren Simons ha davanti a sé numerose sfide vitali e personali. Ma quello che emerge da tutte le sue interviste è il suo carisma e la sua maturità.

Lo sguardo da bambino che, pur avendo sogni e obiettivi chiari, continua a godere della vicinanza dei suoi genitori e dei suoi coetanei. Siamo sicuri che il futuro ha in serbo per lui grande successo e felicità.


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