Le armature che indossiamo sono armi a doppio taglio

Più l'armatura è spessa, più ci allontaniamo dagli altri, da chi ci sta intorno e da noi stessi.
Le armature che indossiamo sono armi a doppio taglio
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

Spesso è difficile affrontare quello che ci accade nella vita, perché la paura ci sovrasta, perché non sappiamo come agire o perché vogliamo evitare di soffrire. Ed è per questo che tendiamo a indossare diverse armature per proteggerci emotivamente.

Così facendo, mascheriamo la nostra essenza mostrando un’apparenza che nulla ha a che fare con chi siamo davvero. Rischiamo anche di legarci troppo a quelle false immagini che offriamo al mondo, rendendo più difficile liberarsene.

A volte abbiamo così tanta paura di mostrare chi siamo, che finiamo per indossare un spessa armatura per proteggerci ed evitare la sofferenza.

Quando indossiamo queste corazze, smettiamo di vivere esperienze autentiche. È come se mettessimo davanti a noi una barriera che, oltre a limitarci, impedisce agli altri di conoscerci davvero. In questo modo, le armature che indossiamo con l’intenzione di proteggerci finiscono per ostacolare la possibilità di aprirci all’universo.

Più l’armatura è spessa, più ci allontaniamo dagli altri, da chi ci sta intorno e da noi stessi.

Cuore con serratura

Armature come meccanismi di protezione

Usiamo queste armature per affrontare la realtà e prevenire la sofferenza. In questo modo, evitiamo di star male e ci proteggiamo da quelle che consideriamo gravi minacce. Come ad esempio:

  • Relazioni con gli altri. Abbiamo paura che gli altri ci giudichino, che pensino male di noi o che non apprezzino il nostro modo di essere. Quindi, nascondiamo la nostra essenza offrendo loro quello che crediamo si aspettino.
  • Il futuro. Anticipiamo ciò che potrebbe accadere e pensiamo a mille possibili scenari per paura di perdere il controllo. In questo modo pensiamo di essere armati e protetti perché crediamo di aver previsto ciò che può accadere. Il problema è che, per quanto ci crediamo, il controllo è solo un’illusione.
  • Noi stessi. Temiamo le nostre reazioni, i nostri pensieri e persino le nostre emozioni. Per questo indossiamo le armature.

Ci proteggiamo dalle possibili minacce anche attraverso travestimenti, diversi modi di agire, comunemente noti come meccanismi di difesa. Vediamone alcuni.

Le armature che indossiamo più di frequente

  • Isolamento. Questa armatura ci spinge a isolarci dai nostri pensieri e sentimenti. Ci costringe a disconnetterci per proteggerci, per sopportare ciò che accade senza soffrire. Il problema è che impedisce ogni contatto con il nostro Io più intimo.
  • Repressione. Questa modalità consiste nell’eliminare gli aspetti dolorosi rendendoli inconsci. Se li eliminiamo, non potranno più farci del male. Succede, però, che pur non essendo coscienti, possono esprimersi ad altri livelli.
  • Proiezione. È una delle armature più utilizzate e di cui siamo meno consapevoli. Accade quando attribuiamo i nostri pensieri e sentimenti agli altri.
  • Negazione. Usiamo la negazione per bloccare, in qualche modo, ciò che pensiamo e sentiamo, perché ci risulta troppo difficile affrontare qualcosa.
  • Traslazione (Transfer). Accade quando reindirizziamo i nostri pensieri e sentimenti ad altre persone, situazioni o cose.
  • Regressione. A volte, quando ci è difficile gestire un problema, tendiamo a ripetere comportamenti tipici di età diverse dalla nostra. È un modo immaturo di affrontare quello che ci accade.
Donna che sceglie maschera da indossare

Come sbarazzarsene?

Il primo passo per liberarsi di un’armatura è quello di connettersi con se stessi per conoscersi. Quando avremo chiaro chi siamo e, naturalmente, ci accettiamo, ci mostreremo agli altri nella nostra autenticità. Si tratta solo di essere sinceri con se stessi, per poi esserlo con gli altri.

Una volta stabilita la profonda connessione con se stessi, il passo successivo è quello di iniziare a essere consapevoli dei momenti in cui vengono indossate le armature. In quali situazioni ricorriamo a esse? Le usiamo con tutti? Quando e con chi ci mostriamo autentici? Tutte queste domande faciliteranno il processo.

Alcune buone abitudini  di cui tenere conto:

  • Cercate il sostegno di chi vi vuol bene. È impossibile eliminare completamente la paura, dunque quando vi assale e non potete controllarla, condividete i sentimenti con i vostri cari. Saranno di grande supporto.
  • Lasciate perdere chi non vi accetta per come siete. Non vale la pena insistere per farsi accettare dagli altri. Non tutti devono o possono stare bene con noi. L’importante è coltivare le relazioni con le persone con cui si sta bene.
  • Eliminate il pregiudizio. Se evitate i pregiudizi, sarà più facile accettare gli altri e conoscerli sinceramente. Ciò si rifletterà nel vostro modo di apparire.
  • Non date nulla per scontato. Le supposizioni non sono fatti, ma ipotesi. Cercare di indovinare cosa accadrà o come agiranno gli altri è solo tempo perso.

Prendere consapevolezza di questi aspetti vi renderà più facile disfarvi di queste armature e scoprirvi gradualmente, dare valore a voi stessi e iniziare a vivere davvero.

La forza interiore illuminerà il vostro cammino, liberatevi da ciò che non siete.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.