Le mestruazioni possono fare male come un attacco di cuore

Le mestruazioni possono fare male come un attacco di cuore

Ultimo aggiornamento: 26 luglio, 2022

Le mestruazioni possono fare male come un attacco di cuore. È un dolore intenso, stordente, invasivo, pungente, mostruoso, esteso ed esasperante. Non si tratta certo di un episodio raro o fuori dalla norma, anzi, la gran maggioranza delle donne ne ha sofferto in un certo periodo della vita e alcune persino tutti i mesi.

La televisione ci presenta la realtà delle mestruazioni come un micromondo pieno di risate, nuvole, odori meravigliosi e gioia. Nonostante ciò, questo non assomiglia affatto alla realtà di nessuna donna e, ancora meno, a quella di quel 50% che soffre di questo insieme di dolori, fastidi e malessere.

La pubblicità, e la società in generale, si impegnano per mettere a tacere il dolore associato a questo periodo del mese e la scomodità che noi donne soffriamo in questi giorni. Nonostante ciò, la nostra punizione non si limita a mostrarci l’irrealtà delle mestruazioni come “il paese delle meraviglie tutto rose e fiori”, ma dobbiamo anche affrontare tutti quelli che affermano che “in quei giorni, le donne sono di cattivo umore”. Due facce della stessa medaglia.

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Non siamo di cattivo umore, siamo benedette: combattere i pregiudizi

Con il tempo, si è diffuso il concetto che avere le mestruazioni renda le donne “intrattabili” e di cattivo umore, quasi come se avere le mestruazioni fosse una malattia. Nonostante ciò, proprio come sottolinea Christiane Northrup, non è giusto annullare l’associazione che c’è tra il ciclo e ciò che ci permette di averlo, e cioè, la nostra benedetta e naturale capacità di concepire la vita.

Tuttavia, ciò non significa che dobbiamo negare la realtà, ovvero che più della metà delle donne soffre di fortissimi dolori, prima e durante il periodo delle mestruazioni.

Chi più e chi meno, inoltre, tutte abbiamo dovuto subire il sarcasmo di chi non lo capisce, come unica risposta ai dolori e al malessere scatenato dal ciclo. Eppure, senza alcun dubbio, a nessuno verrebbe mai in mente di prendere in giro il dolore di qualcuno se a causarlo fossero delle coliche o un infarto al cuore.

Il fatto che si tratti di un “dolore femminile” in un mondo scientifico che, nella storia, è stato prevalentemente composto da uomini e con un punto di vista maschilista, ha reso difficile comprendere la necessità di studiare questo aspetto del corpo femminile.

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Nonostante ciò, anche se siamo ancora agli inizi, grazie alla scienza è possibile fare luce sul dolore che accompagna l’inizio delle mestruazioni e che si prolunga durante questo periodo, anche se con intensità sempre minore.

Questo dolore e l’insieme dei sintomi che accompagnano le mestruazioni sono associati al ciclo ovulatorio e rispondono ad un’interrelazione tra fattori fisiologici e fattori psicosociali. Nel caso in cui non ci siano danni fisici che lo spieghino (come, per esempio, un’endometriosi), quest’insieme di sintomi è chiamato dismenorrea primaria.

I sintomi, anche se variabili e diversi, possono essere i seguenti:

  • Dolore addominale.
  • Mal di schiena, soprattutto nella zona lombare.
  • Crampi nella zona addominale e in quella lombare.
  • Dolori alle gambe, soprattutto intensi nelle cosce.
  • Malessere generale, stordente e continuo.
  • Mal di testa e debolezza.
  • Nausea, vomito e carenza di appetito.
  • Edema addominale.
  • Diarrea o stitichezza.
  • Dolore al petto.
  • Sentimenti disforici.
  • Macchie sul viso e acne.

Poiché i sintomi negativi associati alle mestruazioni sono così diversi, è difficile definire in modo generale e chiaro cosa implicano, senza cadere in contraddizioni. Nonostante ciò, è necessario far capire che questi sintomi sono reali e che alcune donne stanno davvero male in questi giorni.

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Sintomi disforici: tristezza ed irritabilità prima e durante le mestruazioni

Durante i giorni che precedono le mestruazioni, così come durante i primi giorni del ciclo, la donna soffre di grandi sbalzi ormonali che possono scatenare, oltre a forti dolori, anche uno stato d’animo di profonda tristezza, instabilità ed irritabilità. Questi sintomi, ben lontani dall’essere patologici, sono normali e molto comuni (anche se alcuni punti di vista sostengono che siano patologici).

Per questo motivo, dal punto di vista dello stato d’animo è possibile provare:

  • Sbalzi d’umore: è normale sentirsi tristi o piangere ed essere più sensibili al rifiuto.
  • Irritabilità intensa e rabbia: ciò contribuisce alla nascita di conflitti.
  • Sentimento di sconforto e idee di autodisprezzo.
  • Ansia, tensione o un’intensa sensazione di avere i nervi a fior di pelle.
  • Diminuisce l’interesse per le cose che, in altri momenti, catturano la nostra attenzione.
  • Difficoltà di concentrazione.
  • Lunghe dormite, fatica o mancanza di energie.
  • Necessità di dormire molto o incapacità di farlo.
  • Sensazione intensa di stanchezza e di non avere nulla sotto controllo.

Questo è ulteriore motivo di scherno, il che è davvero sconvolgente: “come si vede che hai le tue cose”; “le mestruazioni dovrebbe chiamarsi mostruazioni perché ti trasformano in un mostro”; “parliamo quando ti è finito il ciclo”, ecc.

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Quale donna non ha mai ricevuto un commento del genere? Non solo da parte degli uomini, ma anche da parte di altre donne che non lo capiscono o hanno poco tatto. È importante fare attenzione a ciò, perché nutre gli stereotipi sulle mestruazioni e sul malessere e, allo stesso tempo, non aiuta a trovare sollievo dai fastidi di quei giorni.

Quando ci ritroviamo ad affrontare questi sintomi, è importante sapere che il modo migliore di combatterli è rilassarsi, perché aiuta a non pensare troppo al dolore e a sopportare con meno sofferenza i problemi che accompagnano questo periodo del mese.

Ricordiamo, quindi, che questi problemi possono sorgere e che conoscerli e condividerli ci aiuta a normalizzare i cambiamenti ed i fastidi che le donne vivono tutti i mesi. Ricordiamo che siamo come delle barche ormonali che a volte navigano in mezzo alla tempesta e altre con il mare piatto. Capire tutto ciò non è solo un problema femminile.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.