Le migliori citazioni di Karl Popper

Le migliori citazioni di Karl Popper
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 febbraio, 2023

Nell’articolo di oggi presentiamo quelle che a nostro parere possono essere considerate le migliori citazioni di Karl Popper. Ma chi era Popper? Karl Raimund Popper nacque a Vienna, in Austria, nel 1902 e morì a Londra nel 1994. In pratica ha vissuto per tutto il XX secolo e ne è stato uno dei maggiori critici. Filosofo di professione e docente per vocazione, da sempre è considerato una delle menti contemporanee più brillanti. Le sue  citazioni ne sono una prova.

Popper è stato definito il padre del razionalismo critico. Dedicò gran parte della sua vita a mettere in discussione la logica moderna. I suoi contemporanei lo definirono “il paladino del senso comune” e Popper rese onore a questo soprannome.

La vera ignoranza non è l’assenza di conoscenza, ma il fatto di rifiutarsi di acquisire tale conoscenza.

Karl Popper

Si espresse in merito al metodo scientifico, al marxismo, all’antisemitismo, alla metafisica e a tutto ciò che ha riguardato la sfera del pensiero nel XX secolo. Più che nella sua terra natale, si distinse soprattutto in Inghilterra, dove acquisì il titolo di Cavaliere. Qui di seguito vi presentiamo le migliori citazioni di Karl Popper in modo che possiate comprenderne il pensiero e la filosofia.

Inferno e paradiso

Le migliori citazioni di Karl Popper

1. Il paradiso e l’inferno

Popper disse che “chiunque ha tentato di creare uno Stato perfetto, un paradiso in terra, ha in realtà realizzato un inferno“. Si tratta di una critica acuta all’idealismo, che si affanna nella ricerca della perfezione o pienezza totale.

Nella vita collettiva, la ricerca di realtà perfette ha portato alle più radicali manifestazioni di fascismo. Nella vita individuale, l’affanno per raggiungere l’ideale porta solo alla frustrazione. Popper, quindi, ha ragione nel dire che paradiso e inferno sono due facce della stessa moneta.

2. Processi e non cose

A volte pensiamo al mondo, alla realtà e a noi stessi come se tutto fosse statico e immutevole. In realtà, anche gli oggetti inanimati sono in costante mutamento. Per questo Karl Popper diceva che “le cose non sono propriamente cose, ma processi“.

Con questa affermazione, nonché una delle migliori citazioni di Karl Popper, il filosofo ci ricorda che niente è uguale da un secondo all’altro. Tutto si trasforma costantemente. La realtà come tale, dunque, è incomprensibile e siamo in grado di captare solo momenti o parti di essa.

3. Come agisce la ragione

Secondo Popper, la principale qualità della ragione è la sua apertura. A partire da questa premessa, afferma: “la ragione non è onnipotente, è una lavoratrice tenace, cauta, critica, implacabile, desiderosa di ascoltare e di discutere, ardita“.

Uomo che lotta contro il suo cuore e la sua mente

Questa frase sottolinea l’incertezza e la mobilità che caratterizzano la ragione. Implicitamente, va contro gli estremi della ragione. Sottolinea i limiti di esplorazione e di ricerca che ha questa funzione del pensiero.

4. L’uguaglianza

Per quanto riguarda l’uguaglianza, tema al centro del pensiero moderno dal XVIII al XX secolo, tra le migliori citazioni di Karl Popper vi è: “l’uguaglianza di fronte alla legge non è un fatto, ma un’esigenza politica basata su una decisione morale ed è totalmente indipendente dalla teoria, probabilmente falsa, per cui tutti gli uomini nascono uguali“.

Questa frase sottolinea il concetto di uguaglianza come valore politico e morale prima che come realtà naturale. Inoltre, conferisce all’uguaglianza uno status di esigenza e di decisione come frutto della cultura e dell’evoluzione personale. Allo stesso tempo, postula la disuguaglianza come condizione naturale degli uomini.

5. La libertà e la sicurezza

Libertà e sicurezza sono due concetti sempre in tensione nell’ambito dell’esercizio del potere. Molti dibattiti alludono a questa dicotomia. Il paradosso è che la piena libertà mette a rischio la stabilità, mentre la sicurezza a oltranza limita le libertà. Un esempio è quando viene imposto il coprifuoco per far fronte a certe minacce sociali.

Popper afferma che: “dobbiamo stabilire dei programmi per la libertà, e non solo per la sicurezza, e il motivo è che solo la libertà può rendere sicura la sicurezza”. In questo senso, il filoso viennese abbraccia il dibattito a favore della libertà, dicendo che solo in essa è possibile conquistare una sicurezza reale.

Uomo vicino a un precipizio

6. L’autonomia

L’apertura della società è direttamente legata alla libertà di pensiero e all’autonomia morale. A questo proposito una delle migliori citazioni di Karl Popper recita che: “la società aperta è quella in cui gli uomini hanno imparato ad assumere un atteggiamento critico nei confronti dei tabù e a basare le decisioni sull’autorità della propria intelligenza“.

È interessante notare che Popper non rifiuta i tabù in senso assoluto, dice invece che bisogna imparare a essere critici. È convinto che non serva usare la ragione per criticare ciò che è al di fuori della scienza. D’altra parte, sottolinea l’idea che le decisioni degli uomini debbano obbedire alla loro intelligenza e non a un’autorità esterna.

7. La scienza

Ecco una meravigliosa riflessione di Popper che specifica cosa distingue la scienza da altri tipi di conoscenza: “la storia della scienza, come quella di tutte le idee umane, è storia di sogni irresponsabili, di ostinazioni e di errori. Ma la scienza è una delle pochissime attività umane – se non l’unica – in cui gli errori vengono sistematicamente sottoposti a critica e, sovente, corretti con l’andar del tempo“.

Questa idea è molto interessante se si tiene conto del fatto che la storia dell’umanità è piena di correnti di pensiero che hanno preteso di essere portartici di verità assoluta. Le religioni, così come alcune ideologie politiche, spesso hanno avuto la pretesa di mostrarsi esenti da errori. La scienza è superiore proprio perché è critica verso se stessa.

Mano che tocca un circuito

Karl Popper possedeva una delle più grandi qualità che un pensatore possa avere: era intellettualmente onesto. Mostrava un interesse genuino nel pianificare ed esporre ragionamenti ed idee che consentissero un avvicinamento alla realtà. La sua influenza fu notevole e lasciò una traccia indelebile nella storia della filosofia.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.