Le paure dei figli e il ruolo dei genitori

I genitori e le altre figure di riferimento rafforzano la paura e l'evitamento attraverso meccanismi associativi indiretti.
Le paure dei figli e il ruolo dei genitori
Raquel Aldana

Scritto e verificato la psicologa Raquel Aldana.

Ultimo aggiornamento: 14 dicembre, 2021

L’atteggiamento dei genitori di fronte alle paure dei figli è uno dei tanti fattori che ne sono all’origine o che le mantengono vive. In tal senso, il ruolo dei genitori è di particolare importanza nella costituzione di un modello e di una guida per la gestione delle emozioni.

Diversi studi, come quello condotto da Fredikson, Annas e Wik (1997), hanno dimostrato che sia le paure che le fobie tendono a manifestarsi in alcune famiglie piuttosto che in altre. Ma per quale ragione? Esistono diversi fattori che entrano in gioco al momento di trovare una spiegazione.

Potremmo affermare che sia la trasmissione genetica che l’influenza ambientale, determinando dei modelli di apprendimento, sono modalità nelle quali il ruolo dei genitori assume una dimensione importante di fronte alle paure dei figli. Approfondiamo l’argomento nelle prossime righe.

«Buona parte delle cose di cui abbiamo bisogno possono aspettare, i bambini no, il loro momento è quello presente, le loro ossa sono in formazione, come il loro sangue e i loro sensi che si stanno sviluppando, non possiamo rispondere loro domani, oggi è la risposta.»

-Gabriela Mistral-

Bambina che guarda fuori dalla finestra

Il ruolo dei genitori nelle paure dei figli

Apparentemente, il modo migliore per spiegare l’influenza dei genitori sulle paure dei propri figli è basato sulla teoria delle tre vie nell’acquisizione della paura (Rachman, 1977). Vediamo in cosa consiste:

  • Apprendimento vicario o osservazionale: se un bambino osserva o assiste all’espressione di una paura da parte dei genitori o di figure di riferimento, potrebbe imitare o modellare tali risposte di fronte a situazioni simili. Per esempio, se una madre scappa sempre in presenza di cani, i supi figli probabilmente tenderanno ad adottare lo stesso comportamento.

Alcuni studi dimostrano la possibilità di acquisire delle paure subcliniche o di intensità più lieve attraverso questo fenomeno. Nel caso di paure o fobie più intense, non è stato possibile condurre ricerche con gli umani per questioni etiche, ma sono state osservate attraverso le reazioni degli animali di fronte a certi elementi.

  • Trasmissione di informazioni negative: l’influenza basata sull’apprendimento per osservazione è rafforzata dalla trasmissione di informazioni negative sull’oggetto della paura o della fobia. Per esempio, la madre che scappa di fronte ai cani può esprimere verbalmente la propria paura, ciò che l’ha portata ad avere paura, quali cani teme di più, ecc. Il bambino riceve così informazioni negative attraverso conversazioni, storie o giochi. Aspetto che determina in modo complementare la sua reazione a qualcosa.

Allo stesso modo, i bambini imparano anche a reagire, arrivando a includere strategie di coping inadeguate al loro repertorio comportamentale, come l’evitamento. Il bambino, per esempio, nota che il disagio della madre diminuisce quando si allontana dalla fonte della paura.

Figura femminile che sfuma

Istruzioni per i genitori

Come sottolineato, anche i bambini imparano a reagire e possono includere strategie di coping inadeguate al loro repertorio comportamentale, come l’evitamento. I genitori forniscono linee guida che indirizzano i bambini nelle loro strategie di coping e ne rafforzano l’attuazione. Il fenomeno di incremento di queste risposte in ambito familiare viene chiamato “effetto paura”.

I genitori, inoltre, possono rispondere alle manifestazioni di paura del buio, dei cani, della separazione, della scuola, ecc. con affetto, rabbia o calma. Da parte sua, il bambino apprende che i genitori manifestano attenzione e preoccupazione per le sue paure, rafforzando pertanto il proprio comportamento e manifestandolo con maggiore intensità e frequenza.

In sintesi, i genitori e le altre figure di riferimento rafforzano le paure dei figli e l’evitamento attraverso meccanismi associativi indiretti. Secondo altri studi segnalati da Valiente, Sandín e Chorot (2003), l’influenza della figura materna determina, in generale, una maggiore impronta sull’origine e sul mantenimento della paura.

Come abbiamo potuto vedere, il ruolo dei genitori nelle paure dei figli è di particolare rilevanza. È dunque indispensabile porre attenzione e analizzare sia le proprie paure che quelle dei figli e sul modo in cui vengono gestite.


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