La Legge dello Specchio: la regola “magica” per risolvere i problemi

La Legge dello Specchio: la regola “magica” per risolvere i problemi

Ultimo aggiornamento: 06 febbraio, 2017

La Legge dello Specchio ci dice che l’origine dei nostri sentimenti negativi verso una determinata persona risiede nel nostro cuore e non nell’altro. In altre parole, ci insegna che i sentimenti nascono dentro di noi, ed è per questo che siamo noi i responsabili della gestione delle nostre convinzioni, delle nostre idee e dei cattivi pensieri che formuliamo sugli altri.

Perché la rabbia, di solito, è rivolta verso se stessi e non verso l’altro. In altre parole, tutto ha inizio e fine dentro se stessi; è questa proiezione ad avere gioco nella nostra mente, come se la nostra realtà fosse uno specchio che ci restituisce l’immagine che stiamo generando.

Yoshinori Noguci, nel suo libro chiamato proprio La legge dello specchio, racconta una bella ed emozionante storia che ci fa commuovere e che ci dà la possibilità di integrare quest’idea nella nostra vita quotidiana.

Tale autore ci pone davanti ad uno specchio per farci affrontare la nostra interiorità, ovvero l’origine di tutto ciò che ci succede nella vita. A questo proposito, Jung direbbe “ciò che neghi ti sottomette, ciò che accetti ti trasforma”.

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Ciò che ci irrita degli altri è ciò che neghiamo di noi stessi

Dobbiamo prendere in esame le cose che ci danno fastidio negli altri. Perché ci irritano i commenti di nostro fratello durante i pranzi in famiglia? Perché non riusciamo più a ragionare quando siamo in compagnia di nostra cognata? Perché non sopportiamo di non essere supportati quando lo vorremmo?

Per analizzare tutto questo, bisogna fare una lista con tutti gli elementi che ci infastidiscono delle persone che ci circondano. Probabilmente ci renderemo conto che ci sono valori che stiamo disprezzando e che ci sono cose che neanche noi facciamo come dovremmo.

Dobbiamo porci domande del tipo “perché in una determinata situazione non reagisco allo stesso modo con tutti?”, “perché un banale e secco «ciao» mi infastidisce detto da qualcuno, mentre non mi provoca nessun tipo di reazione detto da qualcun altro?”. La risposta è semplice: non proviamo gli stessi sentimenti verso tutte le persone.

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Per questo motivo, il passo successivo è fare una lista di ciò per cui dobbiamo essere grati alle persone per noi irritanti: di sicuro avranno fatto almeno una cosa buona per noi o per qualcuno a cui vogliamo bene.

Sapremo di esserci liberati quando l’elemento dell’altro che ci risultava così fastidioso smetterà di stizzirci e quando l’esperienza che ci faceva stare male non si ripeterà più.

Non esistono limiti temporali per la realizzazione di questa lista; in altre parole, dobbiamo prenderci il tempo necessario per capire quante delle caratteristiche dell’altro che ci innervosiscono fanno parte anche di noi. Quando avremo finito, potremo realizzare un’altra lista in cui esponiamo le questioni per cui ci piacerebbe chiedere scusa.

È probabile che questo esercizio non sia semplice e che, una volta terminato, ci sembrerà di aver costruito una lista forzata di piccoli dettagli senza importanza. Tuttavia, questo gesto coraggioso ci permetterà di capire che qualche volta anche il nostro sguardo è stato ostile, il nostro tono duro e le nostre critiche pesanti e non richieste.

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L’ultimo passaggio, e anche il più difficile, è contattare queste persone attraverso una chiamata, una lettera o incontrarle faccia a faccia. Dovremo ringraziarle per i motivi annotati sulla prima lista e chiedere loro scusa per le ragioni scritte nella seconda.

Questo passaggio è così difficile che, probabilmente, vi sembrerà impossibile, soprattutto perché ritenete che mantenere le distanze sia utile per la vostra salute mentale. Tuttavia, dovete riflettere sul fatto che, se volete eliminare il dolore, non potete rendere l’orgoglio uno stile di vita.

Se volete superare queste situazioni e impegnarvi per guarire il rancore, il contatto deve essere diretto. Ciononostante, se escludete quest’opzione, un metodo più discreto è quello di scrivere una lettera da non inviare: ciò vi permetterà di liberare lo squilibrio emotivo che vi portate dentro.

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Ad ogni modo, conoscere la Legge dello Specchio vi aiuterà ad essere prudenti e a non alimentare il rancore e i sentimenti negativi. Non dimenticatevi che proiettate sempre quello che avete dentro di voi; pertanto, tutto ciò che vedete negli altri probabilmente ha più a che fare con voi che con loro.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.