L'esclusione sociale favorisce l'estremismo

Forse è giunto il momento di distinguere i valori sacri da quelli che non lo sono. Sono molte le voci e le opinioni in difesa di ideologie politiche o religiose che vengono difese come valori sacri. Davvero vogliamo questo?
L'esclusione sociale favorisce l'estremismo
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto Sonia Budner

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Uno studio pionieristico realizzato dall’Università Autonoma di Barcellona (UAB) ha studiato le interrelazioni neurali fra i valori sacri, l’esclusione sociale e l’estremismo con manifestazioni violente. Questa ricerca ha dimostrato che l’esclusione sociale di un gruppo incrementa la quantità di valori ideologici per cui queste persone sarebbero disposte a lottare e morire.

Un risultato inquietante in un momento storico in cui l’esclusione sociale prodotta dalla recessione economica ha messo sotto scacco una percentuale molto alta della popolazione; anche a causa dei movimenti migratori di massa a cui sono costretti milioni di persone.

Secondo questo studio, vedersi socialmente emarginati può generare tendenze radicali ed estreme in termini di pensiero e azione.

La ricerca

Lo studio è stato condotto con tecnologie di neuroimaging su giovani volontari della Catalogna. La ricerca è stata condotta dall’Università Autonoma di Barcellona in collaborazione con l’Instituto Hospital del Mar de Investigaciones Médicas (IMIM) e altri enti.

Il campione era formato da ragazzi giovani, vulnerabili alla radicalizzazione, marocchini, residenti e scolarizzati in Catalogna.

Pubblicato sulla rivista Frontiers of Psychology, lo studio, realizzato in due fasi, ha analizzato il substrato neurale dei valori percepiti come innegoziabili. In altre parole, quei valori a cui una persona non rinuncia a nessuna condizione.

Si tratta in particolar modo dei valori vincolati ad attribuzione ideologica, identità religiosa o nazionale/comunitaria. Questi fattori possiedono una componente identitaria che fornisce all’individuo la percezione di appartenenza a un gruppo sociale di riferimento.

Le immagini di risonanza magnetica si sono incentrate sul giro frontale inferiore sinistro. I risultati hanno mostrato un incremento dell’attività di quest’area cerebrale quando i giovani rispondevano alla loro volontà di morire e lottare per i loro valori. Quest’area del cervello è collegata a questi valori e all’elaborazione delle regole.

Riproduzione in 3d del cervello.

L’esclusione sociale in nome di dubbi valori

I risultati ottenuti da Clara Pretus, prima autrice dell’articolo, ci inducono a pensare che l’esclusione sociale può generare una sacralizzazione dei valori di gruppo. In altre parole, i valori difesi nel gruppo potrebbero acquisire un peso equivalente o maggiore dei valori personali. E ciò sembra accadere sia a livello neurale sia nella volontà espressa.

Sulla base delle aree cerebrali che si attivano durante la difesa dei valori sacri, questo studio ci dimostra che tali valori vengono elaborati attraverso un ragionamento basato sul dovere, “ciò che bisogna fare”.

Si darebbe poca rilevanza alla valutazione di costi e benefici, che viene applicata ai valori non considerati sacri, che di solito sono più flessibili e presentano maggiori opportunità di negoziazione.

Polarizzare i risultati

Questa ricerca è stata condotta su un gruppo di persone molto vulnerabili alla radicalizzazione a causa della loro condizione di esclusione sociale permanente. Ma forse sarebbe il caso di fermarsi a riflettere sul perché negli ultimi anni si stia assistendo a un crescendo delle condotte radicali nella società.

L’esclusione sociale può avvenire in molti modi. La troviamo in forma individuale, e la sopportiamo più o meno anche sulla base del nostro senso di appartenenza. E sicuramente nutriamo un senso di appartenenza riguardo a molti ambiti, più di quelli che possiamo immaginare in prima battuta.

D’altra parte, ricerche recenti dimostrano che l’esclusione sociale, di qualsiasi tipo, può favorire la radicalizzazione di idee e comportamenti. Questo potrebbe spiegare il proliferare delle numerose opinioni estreme su diverse tematiche, come possono essere la politica o la religione.

Sagoma di un uomo di spalle.

Rivedere i valori per combattere l’esclusione sociale

Forse è giunto il momento di rivedere i nostri valori personali e di gruppo. Perché sicuramente in molti casi sono solo valori ereditati da una data cultura e da un dato contesto. Forse è il momento di iniziare a distinguere i valori sacri da quelli che non lo sono.

Sono molte le opinioni in difesa di ideologie politiche o religiose che vengono riconosciute come valori sacri. Lo vogliamo davvero? Desideriamo una società nella quale ci escludiamo a vicenda in nome di valori dalla dubbia importanza?

Lo studio citato non è che una semplice rappresentazione in laboratorio, ma è sufficiente per riflettere sul fatto che il problema esiste davvero.


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