Madri che rendono succubi

Le madri che rendono i figli succubi fanno della maternità e dell'educazione uno strumento di manipolazione. Non sono cattive, hanno solo notevoli difficoltà con se stesse da risolvere.
Madri che rendono succubi
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, 2023

Sono tante le mamme che mettono all’angolo i propri figli con frasi del tipo “come puoi comportarti così dopo tutto quello che ho fatto per te”. In genere dicono cose del genere quando i figli non fanno o non dicono quello che si aspettano. Sono madri che rendono succubi.

Queste donne sono convinte di dover essere ripagate per tutta la vita dai figli sotto forma di sottomissione o venerazione.

Nessuno ha chiesto loro di agire in un dato modo, ma spesso incolpano i figli di essere ingrati. Sovradimensionano i loro sforzi e sacrifici e creano sensi di colpa a seguito del desiderio celato di salvarli.

“Queste madri possono far provare ai figli emozioni negative come la paura, la tristezza o i temuti sensi di colpa. Soffrire e non saper gestire queste emozioni può generare intensa angoscia, che paralizzerà completamente le vittime di questa forma di manipolazione”.

-Daniele Molina-

I due tratti essenziali nelle madri che rendono succubi i figli sono la manipolazione e il vittimismo. Per ovvie ragioni, si tratta di persone che non hanno raggiunto il pieno sviluppo personale.

Usano il legame materno per compensare quanto non hanno ottenuto. Non hanno bisogno di bambini devoti, ma di un aiuto professionale.

Madri che rendono succubi

Le madri che rendono succubi i propri figli manifestano una sorta di negazione della stessa maternità. Sembra che questa condizione sia stata loro imposta e non sia, invece, una decisione presa o accettata.

È possibile che consciamente o meno, la madre incolpa il bambino perché pensa che sia la causa del suo essere madre. Se il figlio non fosse esistito, non avrebbe dovuto dedicare i suoi anni migliori e i suoi maggiori sforzi ad accudirlo e crescerlo. A suo avviso, dunque, vi è un debito legittimo.

Sulla base di questa convinzione, queste mamme non perderanno l’occasione di ottenere ciò che pensano appartenga loro: la sottomissione e l’amore incondizionato dei figli.

Sono solite chiedere un risarcimento per i loro sforzi fisici: il parto, l’allattamento al seno, il cambio dei pannolini, il cibo, la cura del bambino in caso di malattia, ecc. Come è possibile?

Madre che litiga con la figlia.

Mamme cattive o con disturbi psicologici?

Le madri che rendono succubi i figli non sono sempre cattive madri nel senso stretto del termine. Nella maggior parte dei casi, amano i loro figli ma soffrono di un disturbo psicologico.

Per amare con la “A” maiuscola, ci vuole una buona base di salute mentale. Quando questa manca, si può solo offrire un “amore” con la “a” minuscola, contaminato da paure, vuoti, desideri frustrati e carenze.

Nonostante tutto, è pur sempre amore. Il figlio viene danneggiato “involontariamente”, viene messo alle strette in virtù dei propri labirinti, limitato a causa dei limiti materni.

Le madri che rendono succubi spesso vogliono il meglio per i propri figli. Il problema è che non sanno nemmeno cosa è meglio per se stesse. Tanto meno hanno lavorato per ottenerlo, invece trovano nella maternità una scusa per non assumersi responsabilità.

Madre triste.

Riconciliarsi con la maternità

Essere madre inizia con la gestazione e mettendo al mondo un nuovo essere, per poi vegliare su di lui/lei e garantirne la sopravvivenza. Un compito gigantesco, come ogni atto importante che si compie nella vita.

Ma la madre non deve solo garantire il benessere fisico del figlio. Insieme alla sua cura e protezione, offre un senso alla sua esistenza e ne determina lo sviluppo affettivo. Non è un compito da vedere come insormontabile, bensì un’impresa di cui essere orgogliosi.

Il senso di colpa installato nei bambini è senz’altro controproducente. Rende più difficile per loro riconoscersi e definire un progetto di vita coerente. Dubiteranno di sé e rappresenterà un ostacolo per raggiungere l’autonomia e l’indipendenza.

Tutto ciò può essere evitato quando le madri che rendono succubi si riconciliano con la maternità e rinunciano alla manipolazione.


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  • Cáceres-Manrique, Flor de María y Molina-Marín, Gloria y Ruiz-Rodríguez, Myriam (2014). Maternidad: un proceso con distintos matices y construcción de vínculos. Aquichan, 14 (3), 3196-326. [Fecha de Consulta 17 de Diciembre de 2021]. ISSN: 1657-5997. Disponible en: https://www.redalyc.org/articulo.oa?id=74132361004
  • Donath, O. (2016). Madres arrepentidas: una mirada radical a la maternidad y sus falacias sociales. Reservoir Books.

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