Maria Montessori e il suo metodo educativo
Maria Montessori si laureò nel 1896 e fu la prima donna medico in Italia. Di forti convinzioni cattoliche e femministe, e contemporanea di Sigmund Freud, creò una classificazione delle malattie mentali.
Tra il 1898 e il 1900, Maria Montessori lavorò con bambini che soffrivano di disturbi mentali. Si rese conto che alcuni di loro non avevano sviluppato le loro potenzialità e ciò costituì l’origine della sua vocazione. Per cinquant’anni, infatti, si dedicò a studiare le capacità dei bambini.
In una delle sue dichiarazioni più controverse, Maria Montessori afferma che durante i primi 3 anni di vita l’apprendimento avviene senza sforzo, naturalmente. Il suo metodo si contrappone al classico modello prussiano di insegnamento del mondo occidentale. Tale metodo, in voga dopo la rivoluzione industriale, concepiva il bambino come un futuro lavoratore destinato a ricevere ordini.
Al contrario, Maria Montessori aveva una concezione dell’educazione molto diversa. In questo articolo troverete una sintesi di alcune delle sue idee più importanti.
Il metodo di Maria Montessori
La base del metodo Montessori consiste nel potenziare al massimo i periodi più favorevoli per lo sviluppo del bambino. A tale scopo, è necessario preparare accuratamente l’ambiente e adattarlo alle caratteristiche fisiche dei bambini. Allo stesso tempo, e per quanto possibile, cerca di mantenere la massima somiglianza con gli spazi naturali.
“Se un bambino realizza esercizi secondo le necessità del suo ‘presente sensitivo’, progredisce e raggiunge gradi di perfezione imitabili in altri momenti della vita.”
-Maria Montessori-
Questo modello educativo punta sugli aggruppamenti eterogenei dei bambini, rispettando il ritmo e gli stili personali. Fra i punti chiave del metodo Montessori troviamo, ad esempio, l’interesse per i periodi di crescita sensitivi. Enfatizza, inoltre, l’idea di una mente assorbente durante l’infanzia che è necessario potenziare al massimo.
Qui di seguito vedremo alcuni degli elementi più importanti del metodo di Maria Montessori.
Elementi principali del metodo di Maria Montessori
Il modello di Maria Montessori possiede diverse strategie per permettere al bambino di scoprire il mondo in maniera naturale, autonoma e adatta alla sua età. Si tratta di elementi particolarmente importanti fino ai 3 anni. In questo periodo dell’infanzia, infatti, questi aspetti giocano un ruolo determinante.
Periodo della crescita
Una delle idee fondamentali di questo modello si basa sull’esistenza, nelle varie fasi della vita, di diversi tipi di psiche e di mente. Tali fasi possiedono caratteristiche molto diverse tra loro, e sono state studiate ampiamente dalla psicologia dello sviluppo.
Periodi sensitivi
Anche i periodi sensitivi fanno parte delle basi su cui si sviluppa il metodo Montessori. Si tratta di fasi della vita durante le quali il bambino apprende nel modo più semplice possibile. È importante che il bambino abbia la possibilità di approfittare di questi periodi. In caso contrario, in futuro avrà maggiori difficoltà ad apprendere nuove conoscenze e abilità.
La mente assorbente
Durante il periodo dagli 0 ai 3 anni, il bambino non possiede quasi memoria né facoltà di ragionamento. Queste due capacità dovranno dunque essere generate. Tuttavia, in questa fase il bambino è in grado apprendere moltissimo, perché il suo cervello è estremamente sensibile.
L’ambiente
Tutti gli oggetti presenti in aula dovranno essere selezionati espressamente per la loro utilità. Gli alunni devono avere la possibilità di scegliere qualsiasi strumento e stimolo affinché il loro sviluppo sia il più completo possibile.
La libertà
In aula i bambini devono sentirsi liberi. Si tratta infatti di un metodo che favorisce lo sviluppo dell’autonomia e il loro desiderio di imparare.
Struttura e ordine
La struttura e l’ordine devo essere presenti in ogni aula così ogni bambino potrà sviluppare la propria intelligenza e ordine mentale. I materiali utilizzati per l’insegnamento dovranno essere ordinati in funzione della difficoltà che rappresentano.
Realtà e natura
Secondo Maria Montessori, è necessario stimolare il bambino al contatto con la natura. Ciò gli consente di comprenderla e di apprezzare il suo ordine, armonia e bellezza. L’obiettivo finale è che capisca le leggi naturali, che costituiscono il principio di tutte le scienze.
L’educatore secondo Maria Montessori
Nella filosofia di Maria Montessori l’educatore svolge il ruolo di facilitatore dell’apprendimento. In questo modello educativo la sua funzione non è impartire nozioni da memorizzare. Al contrario, dovrà dare ai bambini la libertà di esplorare i propri interessi.
In tal senso, il suo ruolo è complesso, in quanto deve fomentare il desiderio di apprendere dei bambini, ma senza interferire troppo.
L’importanza degli “angoli”
Maria Montessori include nella sua metodologia l’uso degli “angoli” in aula. Si tratta di spazi destinati a creare un’atmosfera di ordine per stimolare l’abilità motoria, oltre all’abitudine a impegnarsi nelle attività quotidiane. Vediamo alcuni degli angoli utilizzati in questo metodo.
Angolo della casetta
Uno spazio con oggetti personali degli alunni che apportano loro sicurezza e intimità. Queste zone della classe sono essenziali per una buona organizzazione, stabilità e ordine.
Angolo del linguaggio
Dotato di materassini o cuscini, questo spazio è destinato a stimolare il linguaggio. Sulle mensole, ad altezza di bambino, sono disponibili racconti e materiali di lettura.
L’angolo delle sensazioni
Si tratta di uno spazio destinato a elementi come i colori, il suono, il tatto e la coordinazione. Può essere ambientato con strumenti musicali, materiali con diverse superfici o giochi di vario tipo.