Meditazione infantile: coltivare fin da piccoli il nostro giardino interiore

Meditazione infantile: coltivare fin da piccoli il nostro giardino interiore
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La meditazione è una tecnica di salute e benessere che ha buone ripercussioni per tutti: uomini e donne, anziani, adulti, giovani e, naturalmente, anche bambini. Non basta prendersi cura del proprio corpo, la cura della mente è anch’essa fondamentale. Per farlo, oggi vi proponiamo un’appropriata tecnica di meditazione infantile.

La meditazione ha delle ripercussioni positive sulla crescita e sullo sviluppo integrale dei più piccoli. È stato dimostrato che i bambini che meditano ottengono migliori voti a scuola. La meditazione infantile comporta innumerevoli benefici ed implicazioni psicoeducative ed emozionali positive. Oltre a contribuire al benessere dei bambini, serve a migliorare la loro capacità di concentrazione, il loro rilassamento, la loro creatività e resilienza.

“Se ad ogni bambino di otto anni insegnassimo a meditare, elimineremmo la violenza dal mondo nel giro di una generazione.”

-Dalai Lama-

In età adulta, la meditazione ci arricchisce sotto moltissimi aspetti, non soltanto a livello psicologico ed emotivo, ma anche su un piano fisico. Nei bambini accade qualcosa di simile, sebbene con vantaggi associati anche all’apprendimento. La meditazione, in fondo, non è altro che una ginnastica o un allenamento mentale, e praticandola il bambino mantiene attiva e agile l’attenzione, risultandogli più facile, per esempio, l’acquisizione di nuove conoscenze.

Perché la meditazione infantile è così importante?

Viviamo nell’epoca della “sovrastimolazione”. Televisione, internet, giochi interattivi, agende piene di attività extrascolastiche, cellulari… Lo stress si è intrufolato anche nella vita dei più piccoli. In questo senso, non possiamo dimenticare che i minori hanno un sistema nervoso ancora immaturo, per loro non è facile processare una grande quantità di stimoli contemporaneamente.

I bambini che vivono in ambienti troppo ricchi di stimoli possono arrivare a presentare difficoltà a livello sociale, problemi legati al linguaggio e alle abilità motorie, oltre che i classici problemi di concentrazione. Queste problematiche possono contribuire al presentarsi di difficoltà nell’apprendimento o di condotta in futuro. Tramite la meditazione, è possibile neutralizzare e bilanciare gli effetti negativi della sovrastimolazione.

“Per compensare un ritmo di vita così stressante, occorre trovare la tranquillità”

-Vicente Simón-

Bambino che medita

Tronick e Gianino (1986) scoprirono che i bambini nascono con la capacità di auto-rilassarsi. Di fatto, i neonati lo fanno varie volte in un minuto. In questo senso, la meditazione può aiutare i bambini a non perdere e anzi a mantenere la loro innata capacità di auto-rilassamento. Una conservazione che si rivela di vitale importanza per regolare le loro emozioni, nel presente come nel futuro.

“L’apprendimento accademico è sopravvalutato durante l’infanzia. Quel che conta per un bambino, più che apprendere la geografia o la chimica, è imparare ad essere felice, imparare ad essere ottimista, imparare ad essere innovatore, apprendere la meditazione e il potere della gratitudine”

-Ramón Gallegos-

Cos’è la meditazione?

Meditare significa focalizzare l’attenzione su qualcosa in concreto, che sia un pensiero, un oggetto, un’immagine, il proprio corpo, i propri pensieri, la visualizzazione di qualcosa…

“Correre, ballare, nuotare, qualsiasi cosa può essere una meditazione. La mia definizione di meditazione è: ogni volta che il tuo corpo, la tua mente e la tua anima funzionano insieme e a ritmo, quello è meditazione.”

-Osho-

La meditazione infantile si realizza in maniera molto semplice. Si può iniziare focalizzando l’attenzione sulla postura del corpo, sulla respirazione e sull’atteggiamento. Meditazione vuol dire, dunque, concentrare l’intera attenzione e coscienza su tutto quello che si è e si prova. In altre parole, rendersi conto in ogni momento di quello che sta succedendo.

 “La meditazione ci insegna a ignorare le distrazioni e a focalizzare la nostra attenzione su ciò su cui vogliamo concentrarci”

-Goleman-

Bambina con le braccia aperte in un bosco

Esistono diversi tipi di attività centrate sulla meditazione e che si rivelano appropriate da praticare per le menti più giovani. Hanno tutte lo scopo di focalizzare l’attenzione per calmare la mente ed entrare in uno stato di coscienza:

  • Visualizzazioni creative (tattili, auditive, visive, olfattive, gustative…)
  • Meditazione guidata.
  • Attività specifiche di piena attenzione o mindfulness.
  • Pratiche integrative di mindfulness nella vita quotidiana (imparare a mantenere la piena attenzione durante i compiti svolti nella vita di tutti i giorni).
  • Controllo della respirazione.
  • Pratiche di coscienza corporale che prevedono la concentrazione dell’attenzione su diverse parti del corpo.
  • Meditazione con mantra (ripetizione di suoni, sillabe, parole o frasi con l’obiettivo di migliorare lo stadio psicofisico.

La respirazione adeguata e cosciente è lo strumento fondamentale e basilare per qualsiasi pratica di meditazione, soprattutto per accedere a stadi di attenzione profonda e concentrazione.  

Benefici della meditazione infantile

Per fare un breve riepilogo, possiamo enumerare i seguenti benefici della meditazione per i bambini, anche se probabilmente ne esistono molti di più:

  • Aiuta a conciliare il sonno e lo rende rigenerante.
  • Diminuisce l’ansia e aiuta a far sparire le paure comuni a quell’età.
  • Aiuta a gestire lo stress giornaliero.
  • Stimola il pensiero creativo.
  • Aiuta a controllare la frustrazione.
  • Migliora la concentrazione.
  • Rafforza il sistema immunitario.
  • Aumenta la velocità dei processi sensoriali e cognitivi.
  • Contribuisce a migliorare il concetto di sé e l’autostima.
  • Facilita il controllo ed elimina dolori muscolari o malesseri fisici talvolta propri di questa fase di continua crescita.
  • Rafforza la sicurezza e la fiducia in se stessi.
  • Migliora l’autocontrollo e la capacità di regolare il proprio fisico e le proprie emozioni, limitando l’impulsività.
  • Aiuta a gestire adeguatamente le emozioni.
  • Potenzia il rendimento accademico.
  • Insegna ad essere più responsabili, non soltanto riguardo gli oggetti materiali, ma anche per quanto riguarda le emozioni, la vita e la felicità.
  • Aiuta a connettersi con uno stato di tranquillità che promuove atteggiamenti pacifici nelle relazioni con gli altri.
  • Forma persone più affettuose, più in sintonia con l’ambiente circostante e con gli altri.
  • Facilita le relazioni sociali. Rafforza il sentimento di empatia e gratitudine.
  • Aiuta ad affrontare le frustrazioni e le difficoltà giornaliere. La meditazione promuove lo sviluppo della capacità di accettare quello che succede.
  • Getta le basi per una maturità più solida.
  • Aiuta a sentirsi più felici.

“Medita con allegria, non meditare con serietà. Quando entri nella stanza della meditazione, lascia la tua serietà e le tue scarpe sull’uscio. Fai della meditazione un divertimento”

-Osho-

Mamma e figlia che meditano

Un regalo per tutta la vita

Insegnare e aiutare i bambini a meditare è un modo di stabilire un vincolo speciale con loro. Un legame che in futuro potranno stabilire loro con i loro figli, e così via. In questo senso, l’infanzia è il momento dell’apprendimento, dell’immaginazione…e attraverso la meditazione, aumenta la capacità mentale dei più piccoli.

Insegnando ai bambini a meditare, getterete le basi per un’abitudine che gli tornerà molto utile durante tutta la vita. Allo stesso modo, insegnando a meditare ai più piccoli contribuirete a rendere le future generazioni più consapevoli ed equilibrate.

La pace viene da dentro, non cercarla fuori “

-Buddha-


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