Merlì: una serie TV fuori dal comune
Non abbiamo mai avuto così tante serie TV tra cui scegliere come al giorno d’oggi. In effetti, parlare di serie “televisive” sta iniziando a diventare un’espressione imprecisa. Le nuove piattaforme per la visione di serie, film, reality e documentari hanno moltiplicato le nostre possibilità in termini di palinsesto televisivo, di durata e trame. All’interno di questo ampio ventaglio di opzioni, Merlì è riuscita a insegnare, a motivare, a divertire e a intrattenere, ma soprattutto a emozionare.
Ebbene sì, in questo intento possiamo ricordare diverse serie, ma se a farlo è un protagonista dedito all’insegnamento della filosofia in un liceo, allora sì che ci troviamo di fronte a una serie unica. Stiamo parlando di Merlì.
Avvicinare le persone alla Filosofia
Per chi non ha familiarità con questa disciplina, la filosofia potrebbe dare di sé un’immagine grigia, dura o eccessivamente teorica. Il grande merito di Merlì è che questa disciplina viene percepita, applicata, sentita, e non solo letta o teorizzata.
La filosofia, per molti la madre di tutte le moderne discipline sulla conoscenza, si concentra sulla vita, su tutta una serie di domande che ruotano intorno a essa. Quale modo migliore di mostrare la filosofia se non attraverso la vita stessa? Che in questo caso è la vita del suo protagonista, che dà il nome alla serie.
Come se non bastasse, ogni episodio di ciascuna delle tre stagioni si basa sulla dottrina di un filosofo diverso. Ogni episodio mostra le principali idee o teorie di un filosofo senza che questo alteri minimamente la linea narrativa della serie. Merlì ci mostra un modo di intendere la filosofia molto più dinamico e pratico di quello a cui siamo abituati.
Come la vita stessa
Merlì è una serie dalle sfumature tragicomiche. Il personaggio principale, Merlì, interpretato da Francesc Orella, è un professore di filosofia piuttosto trasandato, dagli atteggiamenti immaturi, sensibile, che dimostra una mascolinità poco definita, ma soprattutto è autentico, astuto e provocatore.
Tuttavia, le vicende della serie riguardano anche gli altri protagonisti: gli studenti. Passo dopo passo impariamo a conoscere luci e ombre della vita di molti alunni della sua classe.
Di fatto, Merlì è un professore diverso, perché la sua vita personale arriva a mescolarsi con la vita di ogni studente. Si tratta di una delle innumerevoli dimostrazioni del suo “politicamente scorretto”, della messa in discussione dei limiti e del sistema in generale. I rapporti tra il professore e gli alunni vanno ben oltre le quattro mura dell’aula.
Diverte, scuote, fa commuovere, mette in dubbio… tutto questo e altro è Merlì. Di un realismo potente, libero da dinamiche prevedibili o da personaggi troppo superficiali.
Il personaggio di Merlì
Le serie che hanno un protagonista principale devono necessariamente averne uno davvero ben costruito. La costruzione del personaggio di Merlì è stata praticamente perfetta. Gli autori sono riusciti a creare un eroe con dei tratti diametralmente opposti al classico archetipo dell’eroe.
Lo vediamo coraggioso, sfacciato, ma allo stesso tempo codardo e immaturo. Emotivamente caotico, ma con un’aura nobile. Privo di segni di ipocrisia morale (forse uno dei suoi tratti distintivi), Merlì riesce a sedurci, nonostante sia molto difficile essere d’accordo con lui in toto.
La vita e la morte, la malattie, le relazioni intime, la droga, l’amicizia… sono solo alcuni dei temi che questa serie unica tocca. Ma Merlì affronta questi temi senza mostrare solennità né drammaticità eccessiva. Egli accetta tutti questi aspetti come parte della vita, accetta che possano toccarci da vicino o non così tanto, e che dobbiamo gestirli come meglio possiamo.
Il legame con ogni alunno è così speciale perché il protagonista ha in sé una componente adolescenziale ben definita, che lo connette agli alunni e che seduce il resto della gente. Non tanto nel suo linguaggio o nei suoi interessi personali, ma nel suo atteggiamento, per i suoi momenti edonisti e per quelli da irresponsabile.
Per riassumere, Merlì è una serie che non lascia indifferente nessuno, e che è riuscita a rendere “alla moda” elementi indispensabili nell’epoca in cui viviamo: la critica, la riflessione, il pensiero, l’accettazione, la conoscenza… la filosofia.