Migliorare l'autostima essendo più realisti
Migliorare l’autostima è uno dei fondamenti di molti interventi terapeutici, uno degli elementi portanti di ogni terapia. Questo perché una buona autostima rafforza il nostro sistema immuno-emotivo e sostiene la nostra capacità di resilienza, le braccia e le gambe con cui nuotiamo nell’oceano della vita. Vista la sua importanza, allora è fondamentale chiederci: come migliorare l’autostima?
Come tante altre sfide psicologiche, richiede diversi strumenti o strategie. Questo perché il crollo della nostra autostima può radicare in diversi fattori. Uno dei più importanti è il sistema di attribuzioni con cui lavoriamo e il grado di influenza che crediamo di avere su ciò che ci accade.
“La bassa autostima è come guidare nella vita con il piede sul freno.”
-Maxwell Maltz-
L’attribuzione di causa e gli effetti sull’autostima
Quando esiste un deficit di autostima, riteniamo che quello che ci succede sia conseguenza di fattori propri, interni e che non possiamo cambiare. Ovvero, attribuiamo a noi stessi la causa di quella “disgrazia”. Facciamo un esempio. Che cosa penserà una persona con bassa autostima quando soffre una rottura sentimentale? La cosa più abituale, in queste circostanze, è che creda che la relazione sia finita per colpa sua.
Ecco allora che appariranno pensieri negativi come “non sono abbastanza per lei/lui”, “non lo/la merito”, “sono colpevole della fine della relazione”. In realtà, quando una relazione di coppia finisce, di solito la responsabilità appartiene a entrambi. Non ricade soltanto in uno dei due membri, anche se uno o entrambi si sentono così.
In questo modo è normale che appaiano “pensieri di auto-colpa”. In presenza di questi pensieri può entrare in gioco proprio l’autostima che, se è sana, alleggerirà il peso ed eviterà il crollo. Detto in altro modo, saremo più realisti con le attribuzioni di causa che facciamo al riguardo. E la stessa cosa succede nel resto degli ambiti della nostra vita. Le persone tendono a fare attribuzioni stabili e interne su quello che succede loro.
Tendono inoltre a fare attribuzioni esterne delle cose positive che capitano loro. Credono che quando ottengono un lavoro, per esempio, è perché il loro capo è una brava persona e non per i loro meriti lavorativi. Che cosa accade allora? Che gli è impossibile stare bene con se stessi quando vengono premiati o promossi.
“Fino a quando non apprezzi te stesso, non dai un valore al tuo tempo. Fino a quando non dai un valore al tuo tempo, non farai nulla con esso.”
-M. Scott Peck-
Imparare a modificare l’attribuzione di causa per migliorare l’autostima
Che cosa possiamo fare per cambiare la nostra attribuzione di causa e migliorare l’autostima? Iniziamo allontanandoci un po’ per adottare una nuova prospettiva. Così potremo realizzare una valutazione generale e adattata alla realtà senza che essa si basi soltanto sugli sbagli o i problemi. Come succede quando confrontiamo la nostra vita con quella degli altri nei social network, non ci serve a niente che quest’attribuzione di causa diventi troppo ottimista poiché poi l’impatto con la realtà sarà di gran lunga peggiore.
Dobbiamo chiederci fino a che punto influiamo su ciò che ci succede (nel bene o nel male) e quali altri fattori hanno interferito affinché un determinato finale accadesse. Dobbiamo imparare ad attribuire a noi stessi ciò che di buono ci succede se è davvero merito nostro. Così facendo, impareremo e la nostra autostima migliorerà.
Allo stesso modo, dobbiamo capire se gli eventi negativi che ci capitano sono attribuibili a cause che si possono relazionare a noi stessi o meno, così da smettere di incolparci per fatti la cui influenza personale è stata minima o nulla. Qualora avessimo buona parte di responsabilità, non servirà a nulla punirci dopo aver analizzato i fatti e aver capito.
“Quando recuperi o scopri qualcosa che alimenta la tua anima e ti porta allegria, impegnati ad amarti abbastanza e lasciagli uno spazio nella tua vita.”
-Jean Shinoda Bolen-
Essere capaci di analizzare noi stessi in maniera realista ci aiuta ad avere una visione più realista dei nostri punti di forza e delle nostre debolezze. In questo modo sarà possibile migliorare l’autostima e rafforzare se stessi, infatti saremo capaci di scegliere in maniera più efficace gli obiettivi su cui investire le nostre risorse.
Immagini per gentile concessione di Camila Cordeiro e Annie Spratt.