Milan Kundera: 10 indimenticabili frasi

Milan Kundera: 10 indimenticabili frasi
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

Tutte le frasi di Milan Kundera sono vere opere d’arte. La maggior parte di esse sono racchiuse nella sua immensa opera letteraria. I suoi romanzi non offrono soltanto trame e intrecci affascinanti, bensì anche una profonda riflessione sul mondo e sull’uomo attuale.

Milan Kundera nacque in Cecoslovacchia nel 1929, ma nel 1975 mise radici in Francia e nel 1981 acquisì la cittadinanza francese. Gran parte della sua opera letteraria, però, fa riferimento alla realtà cecoslovacca.

Le frasi di Milan Kundera ci mostrano uno scrittore intelligente e con un’incredibile capacità di addentrarsi nei labirinti dell’inconscio umano. Da anni aspettiamo che la qualità delle sue opere venga premiata con il Premio Nobel per la Letteratura. Nell’articolo di oggi vi presentiamo una selezione interessante (seppur incompleta) di alcune delle sue migliori frasi.

“Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica”.

-Milan Kundera-

Una delle indimenticabili frasi di Milan Kundera

Il grande pensatore di cui parliamo oggi non è soltanto un grande romanziere, ma anche un profondo filosofo dei nostri tempi. La sua visione del mondo è profondamente realista e molto commovente. Una delle sue grandi virtù è la capacità di captare le motivazioni inconsce.

È proprio questo il messaggio di molte delle frasi di Milan Kundera: una grande conoscenza dell’essere umano. È quanto emerge proprio da questo interessante testo sull’ossessione per l’ordine:

“L’ansia per l’ordine rischia di trasformare il mondo degli uomini nel regno dell’inorganico, laddove tutto va, tutto funziona seguendo un ordine sovrannaturale. L’ansia per l’ordine è al tempo stesso ansia per la morte, poiché la vita è una costante alterazione dell’ordine.”

Uomo in cima a una montagna

Il potere e il mondo

L’intera raccolta di Milan Kundera tratta il tema del potere. L’autore si mostra critico riguardo al potere e alla morale ad esso legata. Come in questa frase:

 “In un mondo simile tutto è già perdonato e quindi tutto è cinicamente permesso.”

Lo scrittore visse il rigore del dominio sovietico e fu molto influenzato dalle dure limitazioni alla libertà di pensiero e di espressione di quei tempi. Una delle frasi di Milan Kundera dice:

“Un libro vietato nel tuo vecchio paese significa infinitamente di più dei miliardi di parole vomitati dalle nostre università”.

E ha ragione. È proprio in ciò che il sistema proibisce che si racchiude il senso di quello che vuole promuovere.

Qualcosa di simile è riscontrabile nella frase: “La lotta dell’uomo contro il potere è la lotta della memoria contro l’oblio”. Il potere fa proliferare i vizi e la meschinità umani. Tutte le figure di potere pretendono di farci credere di essere loro l’inizio di tutto. Eppure, spesso non fanno altro che far ripetere il passato. La memoria è l’unico strumento per interrompere questo circolo.

La paura e l’amore

L’amore è un altro dei temi che ripercorrono l’intera opera dello scrittore. Ne “L’insostenibile leggerezza dell’essere” l’autore lo associa a un caso fortuito, precisando fra le sue pagine:

 “Se l’amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze.”

Varie delle frasi di Milan Kundera affrontano anche il tema del disamore e dell’oblio. Questa, per esempio, parla dell’argomento in maniera estremamente poetica:

 “La luce rossastra del tramonto illumina ogni cosa con il fascino della nostalgia.”

Quando qualcuno o qualcosa non c’è più, si ricopre di un velo magico ed evocatore.

Donna dietro a un vetro

La paura e gli altri

 “La fonte della paura si trova nel futuro, e un uomo liberato dal futuro non ha nulla da temere.”

La principale origine dell’ansia è legata a quello che ancora non è successo. L’eventualità che succeda invita la paura a insediarsi nelle nostre vite, portandoci a temere più i frutti dell’immaginazione che non la realtà stessa.

Di fronte al mondo non possiamo che sperimentare una rottura, una divisione, un senso di estraneità. Così lo spiega Kundera:

“Non sapremo mai come e perché irritiamo la gente, diventiamo simpatici o antipatici, passiamo per ridicoli; la nostra immagine è il nostro più grande mistero”.

La comprensione e la fragilità

Molte delle frasi di Milan Kundera parlarno della fragilità e della compassione. Di fatto, nella sua opera gli animali occupano un posto privilegiato, sia per quello che sono che per quello che rappresentano.

“Il vero esame morale dell’umanità, l’esame fondamentale (posto così in profondità da sfuggire al nostro sguardo) è il suo rapporto con coloro che sono alla sua mercé: gli animali.”

La compassione tra esseri umani implica anche, come il nome stesso dice, soffrire con gli altri. Queste parole esprimono il concetto alla perfezione:

“Non c’è nulla di più pesante della compassione. Nemmeno il nostro proprio dolore è così pesante come un dolore che si prova con un altro, verso un altro, al posto di un altro, moltiplicato dall’immaginazione, prolungato in centinaia di echi.”

In altre parole, talvolta ci fa più male un avvenimento accaduto a una persona cara piuttosto che quello che succede a noi stessi.

Persone che si abbracciano e piangono

Tutte queste frasi di Milan Kundera sono soltanto una parte della sua immensa opera. Non a caso si tratta di uno degli scrittori contemporanei più ammirati in tutto il mondo. È riuscito, come pochi altri, a captare l’essenza intima dei nostri tempi, descrivendola con le sue parole in modo poetico e stupefacente.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.