Molestie sul posto di lavoro: gli effetti

Il mobbing, o molestia sul posto di lavoro, è una forma di violenza che continua a essere taciuta in molti contesti. L'impatto di queste situazioni è immensa, e può durare anni. Più spesso di quanto non pensiamo, questa condizione provoca nella vittima un disturbo post-traumatico da stress.
Molestie sul posto di lavoro: gli effetti
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 18 febbraio, 2022

Gli effetti delle molestie sul posto di lavoro comportano un elevato costo psicologico. Non c’è da sorprendersi, quindi, se l’OMS e le organizzazioni per la salute sul posto di lavoro considerano il mobbing come uno dei principali problemi a livello lavorativo. Si tratta, per di più, di un fenomeno che è in aumento: sono sempre più numerose le denunce, ma ciononostante i meccanismi di intervento e di prevenzione scarseggiano.

Nonostante le crescenti denunce, i sindacati riportano che sono molti i lavoratori che non osano compiere questo passo. Le difficoltà nel dimostrare l’effettiva molestia, la burocrazia e la lentezza processuale inducono molte persone a tirarsi indietro, con le conseguenze che ne derivano.

Al tempo stesso, come segnalato da diverse associazioni che combattono il mobbing, la situazione è molto più complessa per chi lavora nel settore dei servizi al pubblico. Medici, infermieri, professori, polizia… Sono molti gli uomini e le donne che decidono di tacere sulla propria vita quotidiana per paura di perdere il lavoro, contribuendo così a una realtà in cui il logoramento è costante e profondo, e arriva a conseguenze estreme come quelle del suicidio.

Alcuni esperti in materia come lo psicologo Heinz Leymann, autore del primo censimento sulle molestie nel 1980, avevano già segnalato a loro tempo che buona parte dei suicidi che si consumano ogni giorno nel mondo sono dovuti alle molestie sul posto di lavoro.

Subire intimidazioni continue nell’ambiente di lavoro provoca molto più che una situazione stressante. Ci troviamo dinnanzi a una forma di violenza che va individuata ed estirpata.

Uomo stressato sul posto di lavoro

Gli effetti delle molestie sul posto di lavoro l’impronta duratura del disturbo post-traumatico da stress

Gli effetti delle molestie sul lavoro sono stati studiati da settori come la psicologia, la medicina o l’economia. Eppure, ad attirare l’attenzione è il fatto che una delle figure che ha approfondito maggiormente questo fenomeno è stato Konrad Lorenz, eccelso etologo. Fu proprio lui a definire il mobbing come quel comportamento violento esercitato da diverse specie in natura.

Il termine viene usato per indicare gli animali che fanno branco allo scopo di attaccare l’anello più debole della propria specie oppure il più forte per spodestare la sua posizione di rilievo all’interno del gruppo. Heinz Leymand, dal canto suo, definì questo comportamento come una forma di terrore psicologico, che si verifica quando un membro o un determinato gruppo esercitano comportamenti violenti a danno di un individuo.

Questa persona subisce una stigmatizzazione sistematica sotto forma di ingiustizie e con costante invasione dei propri diritti di essere umano. Oltretutto, Leymand segnala la possibile presenza di violenza fisica, aggressioni per mezzo di spinte, colpi, incidenti provocati volontariamente e, nel caso delle donne, possono anche insorgere diverse forme di violenza sessuale.

L’impatto di queste dinamiche, come possiamo immaginare, è immenso; oltretutto, gli effetti delle molestie sul lavoro possono durare anni. Vediamoli a seguire.

Malattie cardiovascolari

Secondo uno studio dell’Università di Copenhagen, il mobbing prolungato nel tempo può aumentare fino al 60% il rischio di malattie cardiovascolari. Oltretutto, gli infarti sono tristemente comuni tra molte persone che tacciono sulla propria sofferenza e che non osano denunciare.

Disturbi del sonno

Tra gli effetti delle molestie sul posto di lavoro, spiccano senz’altro i disturbi del sonno. L’insonnia, i frequenti risvegli notturni o gli incubi sottopongono il soggetto a uno stato di profondo sfinimento. Una condizione simile non si riflette solo sulla produttività del lavoratore.

Ne viene profondamente minato lo stato d’animo, con un potenziale aumento del rischio di rimanere coinvolto in un incidente stradale, perché guida nonostante la stanchezza.

Donna che subisce molestie sul posto di lavoro

Disturbo post-traumatico da stress

L’Università di Firenze ha realizzato un interessante studio nel 2016, pubblicato poi sulla rivista specialistica Frontiers in Psychology. In questo studio vengono analizzati gli effetti delle molestie sul posto di lavoro a livello psicologico, scoprendo un aspetto importante che dovremmo tenere a mente: il mobbing, nel tempo, dà origine agli stessi sintomi del disturbo post-traumatico da stress.

  • A volte, pur avendo lasciato il lavoro, la vittima di molestie sul lavoro reagisce con angoscia, timore, ira e tristezza solo pensando o osservando stimoli che le ricordano l’esperienza vissuta al lavoro.
  • Insorgono comportamenti elusivi: si evitano scenari, persone o stimoli che possano ricordare le esperienze di mobbing e quel dato ambiente di lavoro.
  • Flashback: la comparsa di immagini mentali che rievocano l’esperienza è un aspetto ricorrente nelle vittime.
  • Perdita di memoria e problemi di concentrazione. La persona che subisce la molestia ha difficoltà quando si tratta di ricordare cose semplici; fa fatica a concentrarsi e presenta, oltretutto, un minore rendimento cognitivo.
  • Al tempo stesso si vivono tutte quelle sensazioni associate direttamente e chiaramente al disturbo post-traumatico da stress: insonnia, ansia, bassa autostima, basso autocontrollo, pensieri distorti, ecc.

Le molestie sul posto di lavoro: saper chiedere aiuto

Questa sintomatologia tende a durare mesi e persino anni. È fondamentale che chiunque stia vivendo queste situazioni lo manifesti. I meccanismi di sostegno, di assistenza legale e psicologica devono essere, oltretutto, più rapidi possibile, accessibili ed efficaci.

Infine, ma non per questo meno importante, bisogna sottolineare un altro aspetto. Non dobbiamo trascurare la nostra salute mentale nemmeno dopo aver lasciato il lavoro o non appena notiamo che la situazione sta migliorando perché non subiamo più mobbing.

Le molestie lasciano segni, ci cambiano e ci sottraggono potenziale umano. È dunque necessario chiedere l’aiuto di un esperto per sanare questa ferita e per recuperare autostima, voglia di migliorare a livello personale e lavorativo.


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