Motivazione sul lavoro: 6 tecniche

Motivazione sul lavoro: 6 tecniche

Ultimo aggiornamento: 04 settembre, 2020

La motivazione sul lavoro è un aspetto importante nello sviluppo della nostra vita professionale. Anche se in teoria questo elemento dovrebbe essere sempre presente, in realtà troppo spesso non è così.

Per fortuna, però, la motivazione è un’area psicologica sulla quale è possibile lavorare apportando alcuni cambiamenti.

Pensiamo al fatto che le nostre emozioni hanno un ruolo importante nello svolgimento delle nostre mansioni sul posto di lavoro; si tratta di emozioni che a loro volta, sono anche legate al concetto di motivazione.

Purtroppo esiste un’alta percentuale di lavoratori che non si sentono realizzati e soddisfatti del lavoro che svolgono e questo è senza dubbio uno dei fattori che più mina la loro motivazione sul lavoro.

Tecniche di motivazione lavorativa 

L’utilizzo di tecniche di motivazione permanenti ci permetterà di scoprire qual è il tipo di lavoro che più desideriamo, come possiamo adattare il nostro lavoro attuale alle nostre preferenze e come rendere i colleghi motivati e indurli a svolgere i loro compiti.

Colleghi

1. Inserire correttamente il lavoratore nel suo ambiente di lavoro

Un corretto inserimento del lavoratore nel suo ambiente di lavoro implica l’assegnazione del posto ideale per le sue conoscenze e capacità. I valori migliori che un lavoratore può possedere sono la fiducia e l’autonomia nello svolgere il proprio lavoro.

Quest’autonomia promuove anche un maggiore impegno da parte del lavoratore, che sarà in grado di auto-valutarsi e si sentirà stimolato a usare le sue abilità per cercare soluzioni ai problemi quotidiani.

Applicando questo principio, diamo al lavoratore un posto preciso, il che genererà un ambiente emotivo che potrà favorire il suo sviluppo.

2. Stabilire un buon piano di prevenzione dei rischi sul lavoro

Il piano di prevenzione dei rischi lavorativi e la promozione della salute devono essere parte integrante dell’azienda, non come azioni esterne, ma come parte di una prospettiva basata sul comfort e sulla diminuzione dei livelli di stress. Ovviamente senza dimenticare l’igiene e altri fattori più strettamente legati alla protezione dai rischi.

Seguendo questo principio, la salute e la sicurezza del lavoratore vengono tutelate, generando un ambiente fisico sicuro e confortevole in cui svolgere al meglio le proprie mansioni.

3. Istituire riconoscimenti e incentivi

Uno dei fattori che la psicologia associa a un buon livello di autostima, a una maggior capacità di mettersi a disposizione degli altri, di offrire il meglio di se stessi e di amare ciò che si fa è il riconoscimento.

In quanto esseri sociali, abbiamo bisogno che gli altri ci apprezzino, riconoscano noi e il risultato dei nostri sforzi. È dunque importante riconoscere un lavoro ben fatto, sia esso individuale o di gruppo.

Se impiegati nel modo giusto (attenzione, poiché se utilizzati male possono rivelarsi controproducenti), gli incentivi possono aumentare la motivazione sul lavoro e, dunque, le prestazioni del dipendente. Questi incentivi non devono essere necessariamente di natura economica: in tal senso esistono numerose idee e soluzioni, come buoni regalo, biglietti omaggio per eventi, la possibilità di ricevere una formazione altamente specializzata e differenziata, ecc.

4.  Benefici sociali associati al lavoro

Per benefici sociali si intende il fatto che parte del guadagno del lavoratore venga erogato attraverso servizi e prestazioni gratuite che gli permettano di affrontare al meglio le difficoltà della vita quotidiana: assicurazione medica o dentistica, assicurazioni sulla vita, fondi pensionistici, servizi come asili nido, buoni pasti, aiuti scolastici, ecc.

Negli anni di crisi economica in cui gli stipendi sono rimasti in fase di stallo, molte aziende hanno implementato il sistema di benefici sociali per compensare la perdita dello status-quo delle famiglie.

Aiuti di questo tipo sono anche molto apprezzati dai lavoratori, soprattutto nei momenti di difficoltà economica, nei quali l’accesso a queste risorse è più limitato.

5. Stringere un legame con colleghi e/o dipendenti

Un buon leader deve avere un certo livello di confidenza con i dipendenti per poterli indirizzare al meglio, preoccupandosi del loro benessere personale. Ma quest’interesse deve essere sincero, frutto di un rapporto basato sulla confidenza e sulla fiducia.

Colleghi divertiti

6. Migliorare lo svolgimento dell’attività professionale

Purtroppo, molti lavoratori svolgono le loro mansioni senza avere chiari i propri obiettivi, senza poter contare sugli strumenti necessari o con scarsa pianificazione e supporto da parte dell’azienda. Preoccuparci di quello di cui abbiamo bisogno per ottenere dei risultati, o semplicemente chiederci di tanto in tanto cosa possiamo fare per migliorare il nostro ambiente di lavoro o per ottimizzare il nostro tempo, sono azioni molto semplici che possono migliorare il nostro rendimento e quello altrui.

Questi principi servono per ricordarci che le persone hanno bisogno di sentirsi supportare per poter svolgere al meglio le mansioni che gli vengono affidate. Offrire il supporto adeguato significa dare un feedback ai lavoratori, che permetterà loro di migliorare e di accrescere la loro motivazione sul lavoro ed efficacia.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.