Nella vita si può fare di tutto, tranne arrendersi

Quando scegliamo di non arrenderci, i nostri punti di forza si risvegliano, le nostre emozioni si accendono e la nostra volontà diventa inossidabile. Perché siamo in grado di ripartire tutte le volte che è necessario per andare avanti e avverare i nostri sogni.
Nella vita si può fare di tutto, tranne arrendersi
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 24 marzo, 2022

Non importa quale percorso scegliamo, se quello più breve o più lungo. Non importa se la strada scelta attraversa una foresta, una montagna o se costeggia il mare. In tutte troveremo degli ostacoli, perché la vita è un percorso a zig-zag con periodi di calma, giornate di sole e bufere di neve. Nonostante ciò, non dovremo arrenderci, la nostra volontà è inflessibile e raramente ci tiriamo indietro. Perché nella vita si può fare di tutto, tranne arrendersi.

Diceva Shakespeare che siamo come giardini e che la volontà è il giardiniere che si prende cura di noi. E questa è una grande verità. La psicologia della motivazione ci ricorda che nessun motore è così potente come l’energia che unisce emozioni, pensieri e comportamenti rivolti a uno stesso scopo.

Non esistono ostacoli che ci bloccano se agiamo con fiducia, ricordando quello che meritiamo. Ma ammettiamolo, non è sempre facile adottare questo approccio mentale. Spesso ci dimentichiamo dei nostri punti di forza e delle nostre risorse psicologiche.

A volte il destino ci sorprende con improvvise svolte, quelle in cui sentiamo di non avere più il controllo sulla nostra vita, in cui affiorano una moltitudine di paure. Come gestire queste situazioni? Come onorare quel dovere vitale di non arrendersi mai? Ne parliamo in questo articolo, perché, come già detto, nella vita si può fare di tutto, tranne arrendersi.

Donna che esulta

Nella vita si può fare di tutto, tranne arrendersi

Nel corso della vita, abbiamo tempo e opportunità quasi per tutto. Per essere felici o tristi. Ridere o cadere nella disperazione. Per amare e odiare, ammirare o diffidare.

Il passo nomade e la mente curiosa ci hanno portato in diversi luoghi, in paesi nuovi dove provare sensazioni inattese. Impariamo e disimpariamo. Correggiamo i nostri errori e ne facciamo di nuovi.

In questo scorrere di cicli e fasi della vita c’è sempre un compagno di viaggio che ci fa da copilota: la forza di volontà. Essa ci spinge a non arrenderci, afferra il timone nelle situazioni più difficili per mantenerci a galla. Tuttavia, come afferma questo studio condotto presso l’Università di Maastricht nei Paesi Bassi, la forza di volontà tende a indebolirsi.

Questa dimensione psicologica è strettamente legata alle emozioni. E, come è facile immaginare, l’umore non sempre è dalla nostra parte. Ci sono giorni in cui l’ansia diventa un peso insostenibile, così come il groviglio della tristezza e il labirinto della frustrazione.

In quei momenti è facile arrendersi, ripetersi che nulla è importante e che è meglio restare fermi farsi travolgere dalla tempesta. Ma non è certo la cosa migliore da fare. Non bisogna arrendersi in (quasi) nessun momento della vita.

Alimentare la forza di volontà che impedisce di arrendersi

Come afferma la American Psychological Association (APA), gran parte dei ricercatori definisce la forza di volontà come segue:

  • Capacità di impegnarsi per se stessi e per il proprio benessere.
  • L’abilità di disinnescare i pensieri inutili (come l’idea del fallimento) per dare forza, invece, a quelli che ci permettono di concentrarci su un obiettivo.
  • Strumento per imparare a gestire le emozioni. Capire in che modo ci bloccano le paure quando cerchiamo di superare un ostacolo o un’avversità.
  • È una risorsa che si esaurisce. Non siamo sempre motivati. È nostra responsabilità risvegliare e coltivare ogni giorno questa dimensione psicologica.
Donna felice in mezzo ai fiori

Pensare di farcela: il segreto dell’autoefficacia

Ripeterci che ce la faremo è il mantra più utile da utilizzare nei momenti difficili. Abbiamo sufficienti risorse interiori per riuscirci, per agire, per risolvere, per gestire. È vero che nessuno ci ha insegnato a essere forti, ma ci sono momenti in cui non c’è altra scelta che rialzarsi e farsi strada da soli.

Albert Bandura è stato il primo a parlare dell’importanza di lavorare sull’autoefficacia, ovvero sulla fiducia nelle nostre capacità di ottenere qualcosa, di migliorare noi stessi e avere successo. Lo stesso Bandura ci ha fornito un chiaro esempio di come questa dimensione psicologica può aiutarci.

Immaginiamo di essere in una stanza dove c’è una sola via d’uscita: una porta vecchia e arrugginita chiusa a chiave. Abbiamo a disposizione cento chiavi, anch’esse vecchie e arrugginite, e tra tutte c’è proprio quella che ci permetterà di uscire.

L’autoefficacia è la certezza che prima o poi troveremo quella chiave. Potrebbe volerci del tempo e potremmo anche doverne provare 99 prima di trovare quella giusta. Ma, nonostante tutto, non ci arrendiamo…

Nella vita si può fare di tutto e le persone che non si arrendono profumano di speranza

A volte è necessario accettare la realtà. Ci sono momenti in cui arrendersi, fare un passo indietro o ritirarsi da certe battaglie non è solo la cosa più giusta; ma anche la più sana. Non ci sono dubbi. Nonostante ciò, nel 99% dei casi siamo obbligati ad andare avanti, a risvegliare il coraggio e la speranza in noi per non arrenderci.

Come si suol dire, la battaglia dall’esito peggiore è quella che non combattiamo. La vita ci regala momenti indimenticabili, ma in certi casi si può passare dalla quiete alla tempesta in una manciata di secondi. E in quei momenti, non c’è altra scelta che aprire l’ombrello della speranza e ballare sotto la pioggia aspettando l’abbraccio del sole del mattino.

Perché ci aspetta sempre un domani quando decidiamo di non arrenderci, quando osiamo e risvegliamo in noi il coraggio. Ricordiamolo.


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  • Martijn, C., et al. (2002). Getting a grip on ourselves: challenging expectancies about loss of energy after self-control. Social Cognition, 20, 441-460.

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