Nictofilia o amore per la notte
A molti di noi sembra che la vita diventi migliore quando l’oscurità vince, ma non nei fatti o nei sentimenti, ma nell’ambiente. La nictofilia, o amore per la notte, è la sensazione che la vita e il nostro essere abbiano un posto molto migliore nella vita notturna.
Purtroppo per molti, la vita di tutti i giorni si svolge in pieno giorno, quindi non c’è altra scelta che adattarsi a essa. È così che molte persone che prediligono la notte sono costrette ad adattarsi ai ritmi imposti dalla società.
Per alcuni, si tratta di un obbligo che causa angoscia perché bisogna andare a dormire. Questa imposizione di dover abbandonare le proprie attività nel momento in cui si dà il meglio di sé genera resistenza.
Nictofilia: non sono “mattiniero/a”
Se la nictofilia vi definisce, potete smettere di sentirvi in colpa; perché è genetica. Se svegliarsi al mattino è complicato e si prende sonno solo a tarda notte, probabilmente si è “nictofili”.
Circa il 25% della popolazione mondiale è rappresentata da gente della notte e il 25% dalle cosiddette “persone del mattino”. Il restante 50% sono i fortunati che sono ugualmente efficaci di giorno e di sera.
Per coloro i quali non godono di questo lusso, conviene rispettare il proprio orologio biologico. Ma tra impegni lavorativi, sociali e personali, a volte è difficile abbinare i ritmi imposti a quelli biologici.
Come riconoscere la nictofilia
Per capire il proprio grado di nictoflia, risulta utile un questionario di 19 domande, accessibile su Internet e pubblicato nel 1976 sull’International Journal of Chronobiology dai ricercatori Jim Horne e Olov Östberg.
Bisogna dimenticare i ritmi sociali per rispondere correttamente alle domande. Alcune persone non ce la fanno perché sono abituate a non ascoltare se stesse su questioni vitali e semplici come questa.
Consigli per non soffrire
Ricorrere alle terapie comportamentali e rispettare uno stile di vita sano è utile per ridurre il cambiamento biologico. Evitare di usare schermi elettronici o di fare sport per almeno due ore prima di andare a letto per favorire il sonno.
Queste abitudini sono controindicate per tutti, ma soprattutto per le persone con ritmi biologici alterati, ovvero nottambuli e mattinieri.
Nictofilia: perché siamo affascinati dalla notte?
La notte attrae, intriga. Il tempo sembra rallentare mentre le ombre avvolgono lentamente il mondo. Il trambusto della giornata lascia il posto alla calma e al silenzio. La tranquillità di chi dorme si mescola all’attività di amanti, pensatori e preoccupati.
La pioggia sulle strade lastricate. La ricerca di un altro luogo aperto e nascosto. La notte ospita l’euforia della festa, un’idea geniale per il lavoro, la creazione artistica e l’ansia di tanti altri. Nel nostro mondo civile, le notti sono luminose.
Tuttavia, il regno dell’irregolare e dell’oscurità rinnova il paesaggio notturno. La vista non riesce a cogliere i dettagli superficiali, ma l’intuizione si ravviva e le sensazioni si acuiscono.
Associamo la notte al proibito, alla trasgressione, al piacere proibito, alla dissolutezza, alla morte… Tutto ciò lontano dalla mediocrità e dalla routine.
Nictofilia: di notte si socializza in un altro modo
Molti nottambuli si sentono sollevati di notte. Durante il giorno, la moltitudine di persone con cui parlano e la moltitudine di cose da fare li innervosiscono.
La notte è un momento più individuale, in cui ognuno trova il tempo per se stesso. Un tempo fuori dai ritmi, fuori dai limiti imposti durante la giornata.
Ispirazione di notte
Mentre alcuni si sentono più ispirati di giorno, altri sono più inclini a lavorare dopo il tramonto. Gli scienziati hanno anche coniato il termine “cronotipo” per definire questa tendenza a essere più mattinieri o notturni.
La maggior parte delle nostre società contemporanee ha reso il lavoro diurno la norma, invitando i lavoratori a mettere su carta le proprie idee dalle 10:00 alle 19:00, dal lunedì al venerdì. Tuttavia, non sempre risulta vantaggioso:
- Il lavoro notturno presenta alcuni vantaggi rispetto al lavoro diurno. Per esempio, se lavoriamo mentre la maggior parte delle persone dorme, evitiamo un numero significativo di distrazioni, come e-mail, chiamate o visite inattese.
- Oltre ad avere meno distrazioni, in caso di nictofilia si prova una sensazione molto speciale al pensiero che il resto del mondo dorme; si è più creativi e audaci, dando spazio e opportunità a nuove idee.
Lavorare di notte
Molti hanno scelto di lavorare mentre altri dormono; di evolversi in un mondo separato, ai margini della società. Perché questa voglia di lavorare di notte? Naturalmente si tiene quasi sempre conto della remunerazione, che è più consistente tra le 21:00 e le 6:00.
Ma a volte è una scelta di vita, un desiderio di muoversi in questo particolare universo. Lavorare di notte significa fuggire dal trambusto, dalle telefonate incessanti, dalle urla, dai vagoni della metropolitana affollati o dagli ingorghi.
Il privilegio di stare in disparte, di appartenere a un mondo a parte. Lavorare di notte può portare un senso di potere. Va detto che è contro natura, in quanto combattere il sonno fino a questo punto va contro il ritmo biologico. Ovviamente, ciò non è privo di conseguenze.
Il lavoro notturno sconvolge i riferimenti sociali e biologici, ma per molti rimane un luogo di incontro unico. L’ideale sarebbe conoscere fin dalla tenera età com’è il proprio cronometro biologico e adattarsi a esso più che a una società a cui non sembra importare molto di noi.
È importante dormire, è importante lavorare, ma non è meno importante creare, essere felici e praticare la nictofilia quando se ne ha voglia. Se si ricerca la produttività, inoltre, niente di meglio che lavorare di notte se ci è d’aiuto.