Quando non vogliamo alzarci dal letto

Quando non vogliamo alzarci dal letto
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 febbraio, 2023

È capitato a tutti. Ci sono giorni in cui non vogliamo nemmeno alzarci dal letto, perché stiamo affrontando molti problemi o perché stiamo vivendo un lutto che non riusciamo a superare. Forse ci sentiamo annoiati da tutto, ma non riusciamo a trovare una via d’uscita.

Quello che desideriamo meno di tutto è che qualcuno venga a incoraggiarci. Uno stato emotivo estremamente complicato: si ha bisogno di motivazione, ma si rifiuta tutto quello che può effettivamente darla. Non vogliamo alzarci dal letto, vogliamo restarvi, in uno stato di inattività. Dormire o stare in dormiveglia, ma in ogni caso non affrontare la giornata.

Forse non è così negativo . È possibile che questi stati arrivino come un avviso per prenderci una pausa. Forse ci saremmo dovuti fermare diverso tempo fa, ma non l’avevamo capito. Quei giorni in cui non vogliamo alzarci sono anche una buona opportunità per iniziare a riflettere su quello che ci che sta accadendo.

“Necessariamente vince sempre l’appassionato sull’apatico. Non è la forza del braccio, né la virtù delle armi, ma la forza dell’anima che raggiunge la vittoria”.

-Johann Gottlieb Fichte-

DOnna che beve un tè davanti alla finestra

Quando non vogliamo alzarci dal letto, facciamo una parentesi

È positivo e persino consigliabile concedersi uno spazio in quei giorni in cui non vogliamo nemmeno alzarci. È positivo e persino consigliabile concedersi un pausa. Probabilmente è quello che la nostra mente ci sta urlando e noi non vogliamo sentire. La vita non è fare sempre quello che vogliamo, ci sono circostanze in cui è importante dare un margine ai nostri desideri.

Se siamo tristi, non va bene restare tutto il giorno a letto o alzarci solo per poco per tornare sotto le coperte. Significa arrendersi e avanzare verso la depressione. Se ci arrendiamo e cediamo, inizieremo a tagliare i legami, ad avere problemi al lavoro o a farci avvolgere da una spirale di apatia da cui sarà molto difficile uscire.

È meglio fare una pausa, una parentesi che si apre e si chiude. Sta succedendo qualcosa e dobbiamo riflettere su cosa si tratta. Perché siamo arrivati a questo punto. Provate a trovare un’uscita, anche se parziale, alla situazione che vi affligge.

I primi passi

Quando non vogliamo nemmeno alzarci da letto, dobbiamo costringerci a farlo. Possiamo dormire un po’ di più se vogliamo, ma non eccediamo. Questo è il primo obiettivo che dobbiamo porci. È anche il primo risultato per uscire da questo stato.

Visualizziamo i passaggi da seguire. Alzarsi, lavarsi, vestirsi. Ognuno di essi è un obiettivo da soddisfare. Se ci amiamo e vogliamo che la nostra vita sia migliore, iniziamo da qui. Cerchiamo e troviamo un modo che non comprometta i nostri obblighi lavorativi o che non causi gravi danni al lavoro o allo studio. È molto importante. Se la pausa ci causa problemi, alzarsi domani sarà ancora più difficile. D’altra parte, se decidiamo di posticiparla, segniamo un giorno sul calendario.

Superata questa prima fase, non barrichiamoci in casa. Se ci va di leggere, meglio farlo in un parco con bambini che infondono gioia, in un ambiente che non ci ricorda che tra le attività in sospeso c’è la pulizia della casa.

Donna che fa una doccia

Riprendere il controllo

Se riusciamo a uscire da casa, in uno spazio verde e tranquillo, e abbiamo individuato la fonte principale della nostra apatia , buone notizie: abbiamo iniziato a riprendere il controllo della nostra vita. Non fermiamoci qui. Dobbiamo andare oltre.

Esaminiamo le alternative a nostra disposizione per affrontare quella grande preoccupazione che ci inquieta e ci deprime. Pensiamo se è la prima volta che ci capita o se siamo già stati così altre volte. È capitato spesso? Con molta intensità? Pensiamo che ci sia dell’altro sotto, qualcosa che non riusciamo visualizzare? A seconda delle risposte a queste domande, sapremo se possiamo risolvere la situazione da soli o se abbiamo bisogno di aiuto.

Se non troviamo le risposte a queste domande o ci sentiamo confusi, non c’è motivo di preoccuparci. È normale. A questo punto dovremmo essere consapevoli che è il momento di chiudere la parentesi. La vita deve continuare. Se riteniamo che non sia possibile, abbiamo senz’altro bisogno di aiuto. Se lo vediamo possibile, invece, andiamo avanti. Ripetiamoci le stesse domande il giorno dopo e tutte le volte necessarie, finché non troviamo una risposta.

Gambe di donna mentre cammina

Nel frattempo non dimentichiamo che anche se ci troviamo in uno di quei giorni in cui non vogliamo nemmeno alzarci dal letto, dobbiamo comunque farlo. Stabiliamo ogni giorno nuovi obiettivi e raggiungiamoli. Non cediamo alla tentazione di sprofondare nell’insoddisfazione. Non ci porterà da nessuna parte.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.