Ogni cosa a suo tempo
Ogni cosa a suo tempo, perché il destino è incerto e a volte, semplicemente, i venti non soffiano a nostro favore e le vele non si issano nonostante il nostro impegno.
Dicono che le cose migliori non si programmano, che succedono all’improvviso e che è meglio non affrettare il tempo. Se qualcosa deve succedere, accadrà; in caso contrario, non succederà. È semplice.
Il fatto che le cose siano più semplici di quello che pensavamo all’inizio, ci apre un grande ventaglio di possibilità per godere della vita da un’altra prospettiva, molto più rilassata e simpatica per il nostro benessere.
Tutto succede, tutto arriva, tutto si trasforma
Probabilmente saremo tutti d’accordo sul fatto che siamo il prodotto delle nostre circostanze e dei nostri desideri. Tuttavia, a volte questi risultano incompatibili o, almeno, è difficile digerire le conseguenze che apportano. Questo genera preoccupazioni che ci fanno sentire angosciati e che, come si suol dire, amareggiano la nostra esistenza.
Quel che è certo è che sembra ovvio non doversi preoccupare di quello che non possiamo risolvere, ma rilassarsi e mantenere la calma in certi momenti può essere praticamente impossibile.
Per questo motivo forse dobbiamo imparare che ci sono certe cose che scappano dal nostro controllo e che in numerose occasioni lasciare che la vita scorra ed accettare le circostanze è l’opzione migliore.
Non siamo la corazza, siamo il respiro
Siamo quello che digeriamo, le pietre su cui inciampiamo, i graffi che non guariscono ed i finali tragici della nostra vita. Non siamo solo sorrisi, felicità o verità, siamo anche bugie (quelle che ci dicono e quelle che diciamo), siamo le critiche e le lacrime che non versiamo.
Contenere tutto quello che ci compone è davvero complicato, ma questo non significa che non dobbiamo avere fiducia nella felicità o, semplicemente, nelle casualità della vita.
Questo ci aiuterà a non perdere occasioni e a non pentirci di quello che ci siamo fatti scappare per la nostra inquieta mania di mettere i segni di punteggiatura in un testo. Quando deve essere un punto, che lo sia, ma rispettiamo anche i punti di sospensione, le virgole e i punti e a capo.
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Csikszentmihalyi, M. (1997). Fluir (flow): una psicología de la felicidad. Barcelona: Kairós. ISBN: 9788472453722
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