Ogni giorno si dimentica, si impara e si è grati

Ogni giorno si dimentica, si impara e si è grati

Ultimo aggiornamento: 17 aprile, 2016

Ogni giorno rappresenta un arricchimento, una nuova lezione di vita che ci permette di crescere e di migliorarci in quanto persone.

Dimenticare a volte è una sottile arte che ci permette di imparare e di dare valore alle cose che hanno davvero importanza, laddove essere riconoscenti riveste intensamente ogni atto vissuto, ogni emozione provata. Perché il bello della nostra esistenza sta proprio negli atti più semplici, più puri.

Saper essere riconoscenti, poter imparare e permetterci di dimenticare determinate cose non è solo la base di molte filosofie e religioni, è la chiave del benessere mentale. Tecniche come “la liberà emotiva”, ad esempio, sottolineano la necessità di sentirsi liberi, di non aggrapparsi alle emozioni negative per riuscire a essere riconoscenti per quello che siamo e per continuare ad apprendere, sperimentare.

Ignorante è colui che non vede al di là delle proprie ossessioni, che non è capace di perdonare per potersi liberare della sofferenza e che si rifiuta di imparare dalle cose semplici per arricchire la propria anima.

Siamo costantemente soggetti a questo rumore mentale che ci impedisce di dare priorità a ciò che è importante. L’ansia, lo stress o l’abitudine di rimandare la felicità a “quando avrò, quando sarò, quando otterrò” ci impediscono di vedere ciò che dovrebbe costituire la partitura della nostra melodia quotidiana.

Vi invitiamo a riflettere riguardo alla riconoscenza, la dimenticanza e la capacità di imparare.

Perdonare è positivo per il cervello

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Perdonare è un atto di coraggio che non sempre possiamo realizzare. Siamo soliti interpretare il perdono come un atto di debolezza, quando in realtà è una forma di liberazione emotiva con la quale smettiamo di essere prigionieri di ciò che ci ha arrecato danno. È un modo per spezzare il vincolo del dolore, per chiudere certe fasi.

  • Robert Alder è pioniere della cosiddetta “psiconeuroimmunologia” e ci spiega che esiste una relazione molto stretta tra le emozioni e la salute, al punto che accumulare rancore, rabbia o frustrazione influisce direttamente sul nostro sistema immunitario, rendendoci più vulnerabili alle malattie.
  • Le emozioni negative influiscono soprattutto sul nostro sistema nervoso autonomo, che comanda le funzioni del corpo non volontarie.
  • Il rancore, come lo stress, innalza i livelli di adrenalina, noradrenalina e cortisolo nel sangue, bloccando la funzione delle cellule preposte alla difesa del corpo.

Perdonare è il gesto più grande che possiamo realizzare per la nostra salute e il nostro equilibrio emotivo; significa dare un taglio all’amarezza per aprire le porte a nuove opportunità.

La capacità di imparare ogni giorno per adattarci meglio

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Imparare non significa accumulare informazioni o memorizzare date. Imparare è l’atto di progredire come persona, reinventandosi ogni giorno per adattarsi meglio al contesto. Chi rimane rigido nei propri schemi di pensiero non potrà mai vedere al di là della montatura dei suoi occhiali.

  • Imparare è scoprire qualcosa di nuovo ogni giorno per migliorare come persona, per riconoscere gli errori e superarli e per accettare le visioni altrui, che possono essere valide quanto le nostre.
  • Non possiamo neanche evitare di considerare la necessità di accumulare “riserva cognitiva“. Secondo due studi condotti all’Università della Rioja, maggiore è l’attività cerebrale sviluppata durante la nostra vita, meglio affrontiamo la vecchiaia e ogni possibile forma di demenza.

Risulta necessario capire che la nostra esistenza è un apprendimento continuo, di cui dobbiamo farci carico con speranza e apertura mentale ed emotiva.

Imparate qualcosa di nuovo ogni giorno, solo così potrete maturare, “fiorire” e migliorare per avvicinarvi a quell’ideale di persona che si trova dentro di voi aspettando di emergere.

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La virtù dell’essere riconoscenti

Nel 2003 Emmons e McCullough condussero un interessante studio nel quale si chiese ad un gruppo di persone di prendere nota per qualche mese di tutto quello per cui avrebbero dovuto essere riconoscenti durante le loro giornate. Ad un altro gruppo fu invece domandato di riportare quanto di negativo avrebbero sperimentato nel quotidiano.

  • I risultati furono molto significativi: le persone capaci di apprezzare ed essere riconoscenti per ogni cosa attorno a loro hanno una vita più piena e soddisfacente.
  • Non si tratta solo della capacità di saper essere riconoscenti per quello che gli altri fanno per noi. L’arte di saper essere riconoscenti implica anche la virtù di vedere gli aspetti positivi di se stessi.
  • La riconoscenza apporta i propri benefici anche al nostro cervello: la sensazione di stress e ansia si riduce, godiamo di una migliore qualità del sonno e diminuisce anche il rischio di cadere in depressione.

Essere riconoscenti significa dare valore a ciò che abbiamo e che siamo, è iniziare un circolo virtuoso nel quale lasciamo da parte le emozioni negative e ci permettiamo di essere maggiormente ricettivi alla semplicità del nostro ambiente e dei nostri rapporti personali.

Quasi sempre pensiamo a ciò che ci manca, ciò che abbiamo e che abbiamo perso, quando in realtà dovremmo essere riconoscenti per ciò che abbiamo e proseguire senza rancori, permettendoci di imparare ogni giorno con speranza insieme a chi ci circonda.

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