Ora legale e quarantena: quali ripercussioni?

Il cambio dell'ora in un contesto di isolamento domiciliare può avere maggiori ripercussioni nelle persone che continuano a lavorare, come il personale sanitario o quello della grande distribuzione. Le persone confinate in casa, invece, potrebbero sentirsi stressate durante le lunghe ore serali.
Ora legale e quarantena: quali ripercussioni?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 26 luglio, 2022

In molti risentono del cambio dell’ora, ma più che le ripercussioni del connubio ora legale e quarantena è lo stesso isolamento forzato a essere fonte di problemi. Tuttavia, è un dato di fatto che il cambio dell’ora, e la conseguente necessità di adattarvisi nella situazione attuale, rappresenta una fonte di stress da sommare ai cambiamenti che stiamo già vivendo.

Non disponiamo di studi ai quali fare riferimento per definire cosa potremmo provare o quali risposte si sono già avute in situazioni simili. Gli esperti affermano tuttavia che non subiremo effetti molto negativi o problematici. Oltre a ciò, buona parte della popolazione non ha nemmeno avvertito il peso di un’ora in meno di sonno.

A ogni modo, vi è un fatto evidente: ogni anno vengono analizzati i benefici e i problemi legati al passaggio all’ora legale e all’ora solare nei 12 mesi. Gli istituti medici e scientifici ci informano sugli effetti che tali alterazioni hanno sul nostro ritmo circadiano.

C’è anche chi parla di rischi per la salute. Alcune persone hanno bisogno di diverse settimane per abituarsi; in genere sono i bambini a esserne più colpiti.

L’Unione europea, ad esempio, considera da diverso tempo la possibilità di porre fine a questa usanza stagionale.  Si sa, però, che il cambio dell’ora è particolarmente apprezzato dal commercio e dall’industria poiché consente di sfruttare al massimo le ore di luce.

In ogni caso, ora ci ritroviamo ad affrontare una nuova realtà: ora legale e quarantena. Vediamo, pertanto, quali sono le possibili ripercussioni.

Mano che indica il sole

Ora legale e quarantena: due tra i principali effetti

Un fenomeno piuttosto frequente in questa esperienza di quarantena forzata è svegliarsi al mattino e non sapere che giorno sia. Tale stato confusionale dura pochi secondi, ma è una conseguenza diretta dell’alterazione delle nostre abitudini. Che sia domenica o lunedì, il nostro stile di vita rimane sempre lo stesso per tutta la settimana.

Ciò fa sì che una parte della popolazione quasi non noti gli effetti negativi del cambio dell’ora. Il cambiamento viene percepito, è evidente, ma in media è più probabile che sia meno traumatico di altre volte, in quanto si è esenti dagli obblighi lavorativi o scolastici.

D’altro canto, le categorie professionali chiamate ad adempiere ai loro obblighi lavorativi in questa situazione ne sperimenteranno gli effetti. Vediamo più nel dettaglio.

Ora legale e quarantena: gli effetti sulle persone obbligate a rimanere a casa

L’arrivo dell’ora legale porta con sé un grande vantaggio: godere di più ore di luce naturale. Tale fattore può rivelarsi un elemento molto positivo nella situazione attuale.

Benefici

  • Avere più luce in casa influisce su svariati processi fisiologici. Ci rende più attivi, stimola la produzione di melatonina, favorisce il sonno e una memoria migliore, oltre alla produzione di serotonina, nota come l’ormone del benessere.
  • Il semplice fatto di utilizzare meno luce artificiale è molto benefico. E non solo dal punto vista economico, in quanto lasciar filtrare la luce del sole dalle finestre ci rilassa, accende la nostra motivazione e ci conferisce maggiore benessere.

Problemi

Il cambio dell’ora durante una quarantena ha però anche i suoi svantaggi: ovvero, le sere diventano più lunghe.

In questo caso, può nascere un senso di frustrazione e il desiderio quasi istintivo di uscire. Quest’ultimo è indubbiamente il problema principale. In questo caso, è fondamentale rafforzare le abitudini quotidiane del nostro isolamento domiciliare in tale fascia oraria, tenendo conto degli aspetti citati.

  • Approfittate delle ore diurne per realizzare le attività più importanti. Telelavoro, compiti a casa, cura dei bambini, pulizia della casa, ecc.
  • Programmate le attività più motivanti nel pomeriggio così da essere fisicamente o mentalmente impegnati. Tenete presente che è proprio in questa fascia oraria che vi ritroverete a gestire la noia, la frustrazione e persino l’ansia.
Ragazzo di fianco a una finestra che beve il caffè

Persone che continuano a lavorare durante il periodo di quarantena

Il cambio dell’ora durante la quarantena può rivelarsi più problematico per le persone che devono lavorare.

Si configura come un fattore di stress che può aumentare l’ansia, i disturbi del sonno e gli stati emotivi. Ad esempio, uno studio condotto presso l’Università della California dal Dr. Beth Malows afferma che i cambi dell’ora sono di per sé problematici per il cervello.

Ogni cellula del nostro corpo possiede un orologio circadiano interno. Tali orologi regolano diversi processi come la temperatura corporea, il metabolismo, i livelli ormonali, la pressione sanguigna e, soprattutto, la veglia. Per tale ragione, buona parte degli operatori sanitari e degli addetti ai supermercati potrebbero sperimentare più stress.

Tuttavia, è pur vero che non tutti reagiscono allo stesso modo. Ma se la pandemia da COVID-19 provoca di per sé un forte stato d’ansia, di pressione e di responsabilità, il passaggio all’ora legale può contribuire a inasprire il problema.

La priorità in questi giorni è prendersi cura del riposo di queste persone, permettendo loro di dormire otto ore a notte. Ma anche di mantenere sempre le stesse abitudini e di staccare durante il tempo libero per alleviare il carico di stress e la pressione emotiva. Al momento, la nostra società si basa su queste due categorie professionali ed è giusto preoccuparsi dei loro bisogni.

Il cambio dell’ora in quarantena, come abbiamo visto, può influenzarci in diversi modi. Prendiamoci cura di noi stessi e dei nostri cari.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.