Pensare a se stessi, una scelta salutare

Sentirsi comparsa e non protagonista nel film della propria vita ha delle conseguenze. Bisognerebbe pensare un po' più a se stessi e non solo. Mettersi al centro, in alcune situazioni, aiuta a guadagnare in termini di benessere. Ecco come fare.
Pensare a se stessi, una scelta salutare
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 18 febbraio, 2022

È il momento di imparare a pensare a se stessi. Farlo favorirà la salute mentale e la felicità. Per questo motivo, e a dispetto di quello che ci hanno fatto credere, apprezzarsi e darsi la giusta priorità non è un atto di egoismo. Chi, invece, sceglie di annullarsi nelle necessità altrui, dimenticando se stesso, perde valore e impulso all’autostima.

Nel testo Alcibiade I, attribuito a Platone, in un dialogo interessante tra Socrate e i suoi discepoli, viene elogiato un gesto importante: la cura di se stessi.

L’idea di “cura” va al di là della semplice attenzione al proprio corpo e alla salute in generale. Il grande filosofo parla, soprattutto, del bisogno di conoscere se stessi, di realizzarsi come esseri umani, di raggiungere una condizione ideale dell’essere.

Conquistare questa meta personale appare sempre più difficile. Una delle cose che osserviamo attraverso la psicologia, è che con il passare del tempo i bisogni dell’essere umano sono diventati più complessi. Tra gli anni 60 e 80, ad esempio, un problema comune era la crisi di identità. Chi sono e cosa voglio, erano domande a cui si cercava affannosamente una risposta.

Al giorno d’oggi siamo andati oltre. Viviamo anni di incertezza, instabilità, temiamo di perdere da un momento all’altro quello che fino a ieri davamo per scontato. Tutto questo ci porta non solo a chiederci chi siamo, ma anche a vivere in “modalità sopravvivenza”, senza sapere cosa aspettarci o come reagire alle avversità.

Tale contesto provoca ansia, stress e, soprattutto, un problema comune: la mancanza di autostima. Pensare e dare la priorità a se stessi, chiarire ciò che è importante per sé, rafforzare il proprio valore e l’autoconcetto sarà di grande aiuto.

Ragazza triste appoggiata sulla mano

Imparare a pensare a se stessi: i pilastri

Secondo i sociologi, viviamo in un mondo che è sempre più individuale, atomizzato. Godiamo certo di maggiore possibilità di movimento, di azione e di scelta. In questo contesto o stile di vita, tuttavia, non ci sentiamo soddisfatti. L’infelicità e il senso di vuoto sono dimensioni diffuse.

Ci sono molti fattori che spiegano questo dato di fatto e uno di questi è l’incapacità di attribuire a se stessi il giusto valore. A quanto pare, questa presunta individualità è a doppio filo. Continuiamo, infatti, a dipendere dalle mode, dalle tendenze sociali e, anche, dalle aspettative altrui.

Al tempo stesso, abbondano le relazioni affettive basate sulla dipendenza. Anche questo ci porta a stimare come più importanti le necessità del partner. Essere attori secondari nel teatro della vita è un ruolo che si paga. Arriva il momento in cui, guardandoci allo specchio, non ci piace più quello che vediamo.

Quando non siamo soddisfatti della persona riflessa allo specchio,  perché non ci identifichiamo più con essa, è il momento di imparare a pensare a noi stessi. A seguire alcune utili strategie.

Riposo fisico e mentale

Quando portiamo tanta responsabilità sulle spalle, quando abbiamo passato anni a occuparci, innanzitutto, dei bisogni degli altri, cominciamo ad avvertirlo. È uno stato di esaurimento, fisico e mentale, un buco nero che assorbe la nostra energia, il nostro entusiasmo e la nostra motivazione.

Chi potrebbe continuare a essere utile agli altri in questa situazione, ma soprattutto a se stessi? Ecco perché è vitale concedersi un periodo di riposo. Cominciate con un paio di giorni dedicati solo a voi stessi per recuperare le forze e mettere in ordine i pensieri. In seguito, dovrete imparare a dedicare, ogni giorno della vostra vita, un paio di ore a voi stessi. I momenti di solitudine ci riconnettono alla nostra identità e alle nostre necessità.

Donna con gli occhi chiusi per imparare a pensare a se stessi

Fare ciò che si ama, anche le passioni hanno la priorità

Per imparare a pensare a se stessi, occorre ricordare che ciò che appassiona, definisce. Ecco perché è importante non mettere le proprie passioni in un angolo per pensare agli altri, per seguire gli interessi del partner, degli amici, della famiglia. Recuperiamo la nostra posizione: fare le cose che amiamo è ispirazione, energia, ci aiuta a dare il meglio di noi e, soprattutto, protegge il nostro equilibrio.

Se avete un sogno nel cassetto, dedicate esso energie. Se avete interessi, non trascurateli. Portate qualcosa di speciale con voi, ogni giorno, qualcosa che vi faccia sentire realizzati.

La vita non è solo “fare”. Anche “sentire” è importante

Passiamo la nostra vita a fare cose: andiamo a lavorare, a fare la spesa e le commissioni, cuciniamo, dormiamo, programmiamo… Ebbene, tra queste dinamiche quotidiane, dove sono finite le sensazioni, le emozioni positive, i sentimenti? Per imparare a pensare a se stessi, bisogna aver chiaro un aspetto: anche fermarsi a essere, a sentire è una priorità. 

Agire e sentire non si escludono a vicenda. Il segreto è fare in modo che molte delle azioni vi diano anche soddisfazione. Le responsabilità e gli obiettivi da raggiungere sul lavoro, ad esempio, possono motivare e aiutare a crescere. 

È necessario, inoltre, che il tempo condiviso con gli altri sia di qualità. In caso contrario, se la vita di coppia, in famiglia, con gli amici o i colleghi non soddisfa ed è insidiosa, si sta investendo tempo nell’infelicità.

Uomo di spalle seduto di fronte al mare

Rafforzare l’autostima per imparare a pensare a se stessi

Chi si esercita a pensare a se stesso e a mettersi al primo posto quando è necessario, lavora ogni giorno sul muscolo dell’autostima. Quando riusciamo a vederci in modo positivo, a sentirci persone di valore, coraggiose e con forza sufficiente per affrontare le sfide e avverare i nostri sogni, la nostra mente cambia e sentiamo la pienezza.

L’autostima è il nucleo che nutre tutto il resto. È il cuore della nostra identità, le radici che fanno fiorire le abilità. Quindi, come ci sentiamo, dipende da come la alimentiamo.

Sentitevi protagonisti della vostra vita: vi aiuterà ad andare avanti con maggiore integrità, a sintonizzare i vostri valori con le azioni, i pensieri con le parole, i desideri con la realtà. Vi invitiamo a lavorare su questi aspetti, ogni giorno. 


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