Pentirsi di una relazione: perché mi sono innamorato di te?

Spesso si dice le relazioni finite male insegnano sempre una lezione di vita. Ma cosa succede quando restano solo sofferenza e, soprattutto, pentimento per aver vissuto quel legame affettivo così negativo?
Pentirsi di una relazione: perché mi sono innamorato di te?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Pentirsi di una relazione di coppia è un’esperienza piuttosto comune. Sono tante le persone che collezionano storie che preferirebbero dimenticare e persone delle quali conservano ricordi spiacevoli.

“Come ho potuto innamorarmene?”, domandiamo a noi stessi. “Come ho fatto a non capire chi era davvero?” o ancora “Perché ho fatto così tanto per chi non meritava niente?”.

Queste e altre sono le domande che spesso aleggiano nella nostra mente e che alimentano la sensazione di disagio e frustrazione e che accendono la miccia dei brutti ricordi. Spesso si dice che le esperienze positive regalano sensazioni piacevoli, mentre quelle negative lasciano lezioni di vita. Tuttavia, non è sempre così.

Sono in tanti a uscire feriti, affetti da un dolore cronico per una relazione andata male. Diventa difficile imparare da un’esperienza quando si prova una sofferenza traumatica o, peggio ancora, quando si costruisce un’idea di sé negativa. Cosa fare in questi casi?

Uomo che inizia a pentirsi di una relazione.

Pentirsi di una relazione: trucchi per gestire la situazione

La scienza studia da decenni la sensazione di pentimento per una relazione infelice. Per esempio, lo studio condotto presso l’Università dell’Illinois rivela che questo fenomeno è più diffuso di quanto si potrebbe pensare.

La maggior parte delle persone riflette spesso su quanto avrebbe dovuto fare e non ha fatto, ma anche sui rapporti avuti e che andavano evitati sin dall’inizio. Nel corso degli studi, queste riflessioni prendono il nome di pensieri controfattuali.

Oltre a ciò, emerge che uomini e donne si pentono allo stesso modo di aver intrapreso determinate relazioni. Queste esperienze risultano interessanti dal punto di vista psicologico per un motivo esatto e importante.

Il rimpianto e il pensieri controfattuali hanno un notevole impatto sul benessere emotivo, sulle decisioni, sulla modulazione del comportamento e sulla salute mentale.

Ecco perché non serve a nulla dire a qualcuno di non preoccuparsi, perché dalle brutte esperienze c’è sempre da imparare. In realtà, nessuno può compiere il grande passo di acquisire determinate lezioni di vita quando soffre profondamente. Come gestire, dunque, questo tipo di esperienze? Scopriamolo insieme.

Pentirsi di una relazione: fare chiarezza

In un rapporto di coppia andato male il rimpianto non deriva solo dalla frustrazione per il tempo e le emozioni investite in qualcosa che semplicemente non lo meritava. È qualcosa di più profondo, nonché complesso.

Capita di pentirsi di un rapporto in cui abbiamo rinunciato ai nostri sogni in nome dell’ex, ma anche per non esserci accorti che ci tradiva.

Può darsi anche che una persona si penta per non aver lottato abbastanza per un rapporto, per aver trascurato l’altra persona o per gli errori commessi.

Il rimpianto ha molte forme e linguaggi. Ecco perché è fondamentale fare chiarezza su quali dimensioni, nello specifico, provocano in noi sofferenza.

Imparare a elaborare tutte le emozioni

Sapete davvero di che materia è fatta l’emozione del rimpianto? Alcuni sostengono che si tratti di una realtà psicologica inutile, perché blocca, non dà alcun frutto. Tuttavia, partire da questo presupposto è un errore.

Per prima cosa, questo costrutto emotivo nasconde il dolore della tristezza, la quale deve invitarci a riflettere sull’esperienza vissuta. Inoltre, racchiude in sé un pizzico di rabbia o di collera, emozioni che ci invitano a reagire, ad affrontare quello che ci ferisce o infastidisce.

Allo stesso tempo, il rimpianto in un rapporto di coppia racchiude il segno della delusione. Un’altra dimensione da imparare a gestire per capire che la vita è fatta anche di delusioni per poi concentrarsi su se stessi e capire che meritiamo di meglio.

Liberarsi dei sensi di colpa: non potevamo sapere come sarebbe andata

Il rapporto che avete vissuto e che vi siete lasciati alle spalle non vi ha reso felici. Siete pentiti e vi sentite persino arrabbiati per aver riposto tante speranze in qualcosa che si è sgretolato.

Ebbene, l’ultima cosa da fare in queste situazioni è alimentare il senso di colpa o la vergogna. Non potevate sapere come sarebbe andata. Non avevate una sfera di cristallo pronta a svelarvi tutto ciò che sarebbe successo di lì a poco.

Seguiamo il cuore quando ci innamoriamo e ci impegniamo con una persona. Fare l’inimmaginabile per qualcuno è normale in qualunque relazione, perché amare è lottare, impegnarsi per ciò che si vuole.

Non possiamo pentirci di questo, perché queste azioni ci rendono nobili e coraggiosi. Non potevamo prevedere quello che sarebbe successo in seguito.

Pentirsi di una relazione affettiva.

Pentirsi di aver vissuto un relazione è una fase del lutto

Pentirsi del rapporto è una fase del lutto a seguito della rottura. Quando chiudiamo una relazione affettiva, spesso fanno capolino i rimpianti.

Eppure l’ultima cosa che dobbiamo fare è “congelare” il lutto in questa fase, rimanere in compagnia di quel dolore che non si evolve, con quel malessere che non si dissolve.

Accettare quanto accaduto, liberarci dei sensi di colpa e riporre la fiducia in noi stessi e nel futuro è fondamentale. Se in un secondo momento riusciremo a trarre un insegnamento da quanto vissuto, ben venga. Ma ci sono esperienze che richiedono solo questo: essere vissute, accettate e superate.


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