Persone dotate di intelligenza emotiva e comunicazione

Per comunicare in modo emotivamente intelligente è necessario sintonizzarsi con l'interlocutore. L'ascolto attivo e non giudicante è il primo passo importante, ma di fatto, quello in cui si tende a sbagliare di più.
Persone dotate di intelligenza emotiva e comunicazione
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Come comunicano le persone dotate di intelligenza emotiva? Sono pazienti, assertive ed empatiche? In verità, questa qualità va ben oltre. Di fatto è uno strumento per la sopravvivenza, la capacità di saper reagire agli imprevisti, ed è soprattutto l’arte di sintonizzarsi a partire dalle emozioni e usarle al meglio per migliorare la convivenza.

D’altro canto, benché tutti noi tendiamo a ricollegare il concetto di intelligenza emotiva a Daniel Goleman, è stato Peter Salovey, psicologo della Yale University, a coniare e sviluppare questo concetto. Egli ha precisato fin dall’inizio che tale dimensione dovrebbe essere un complemento all’intelligenza stessa.

Non ha importanza quante cose sappiamo, ma come le trasmettiamo. Non importa chi siamo o che posizione occupiamo se non siamo in grado di raggiungere intese e comprendere chi abbiamo di fronte.

Ogni uomo e ogni donna emotivamente intelligente, come sottolinea Salovey, è in grado di relazionarsi con sé e con gli altri per plasmare una vita piena e soddisfacente. Come comunicano le persone dotate di intelligenza emotiva? Cercheremo di dare una risposta nelle righe che seguono.

Amici che parlano in un bar.

Strategie adottate dalle persone dotate di intelligenza emotiva

Le persone in grado di sfruttare l’intelligenza emotiva non nascono così, bensì acquisiscono questa abilità tramite diverse strategie. Sono necessari volontà, impegno e conoscenza delle abilità da applicare. Lo chiariamo per un fatto molto semplice.

Negli ultimi anni, i corsi per imparare questa competenza si sono moltiplicati notevolmente, spesso, non fornendo nemmeno un livello di qualità accettabile. Tuttavia, un diploma non è sufficiente per definirsi capaci.

Tutti parlano di empatia, ma quando si tratta di comunicare sono incapaci di ascoltare e comprendere l’interlocutore. Si rende necessario, pertanto, un impegno reale per un cambiamento.

La ricerca condotta nel 2018 dall’Università del Bahrain mette in luce il bisogno da parte di ogni leader di sviluppare l’intelligenza emotiva. Il primo passo in tal senso è imparare un certo numero di strumenti in ambito comunicativo.

Autoregolare le emozioni: la calma ci permette di esprimerci meglio.

Ci avrete fatto caso anche voi. Quando siamo arrabbiati, frustrati o sconvolti, la nostra comunicazione si fa più aggressiva. Spesso si dicono cose di cui poi ci si pente.

E ci si trova persino nell’impossibilità di esprimere lucidamente ciò che si vorrebbe dire. In sostanza, ogni stato emotivo intenso e incontrollato rende difficile la comunicazione. Il passo fondamentale è quello di regolare le proprie emozioni: una mente calma tende a esprimersi meglio.

La motivazione a comunicare in modo positivo

Le persone dotate di intelligenza emotiva non solo sono motivate a comunicare, ma sentono il forte  impulso a farlo in modo positivo. Cosa vuol dire? Che di fatto sono disposte a comprendere, a raggiungere accordi, e non solo a imporre la propria opinione, ma anche a tenere conto di quella dell’altro.

Comunicare in modo positivo richiede anche di saper controllare la comunicazione non verbale: gesti, sorriso amichevole ma non forzato, tono di voce… Tutto deve essere orientato al calore e alla sintonia.

Empatia senza contagio emotivo per comunicare meglio

Le persone dotate di intelligenza emotiva sanno bene come gestire la comunicazione, per via delle loro doti empatiche. Tale capacità di percepire, comprendere e sintonizzarsi con gli affetti e le realtà altrui è essenziale per una buona comunicazione.

Fare uso dell’empatia per capire meglio le situazioni, ci permette di rispondere agli eventi senza farci sopraffare dalle emozioni.

L’empatia è necessaria per comprendere la realtà emotiva dell’altro, ma senza rimanere invischiati nelle sue emozioni. Poniamo ad esempio, di parlare con un collega molto arrabbiato.

Non ci servirebbe a nulla essere al suo stesso livello emotivo in quel momento. Per poter dialogare, rispondere e conquistare l’altro nel modo giusto conviene mantenere la calma e l’equilibrio.

L’ascolto attivo: il dono delle persone dotate di intelligenza emotiva

Ascoltare per comprendere e non solo per rispondere. Sembra facile, ma spesso è il problema più grande del processo comunicativo: non ascoltiamo. Se vogliamo sviluppare la nostra intelligenza emotiva, dobbiamo imparare a esercitare l’ascolto attivo.

Si tratta di una strategia messa a punto dallo psicologo Carl Rogers, la quale comporta l’integrazione delle seguenti misure:

  • Ascoltare con attenzione.
  • Essere in grado di accogliere ciò che l’altro ha da dire senza dare nulla per scontato.
  • Essere aperti alla comprensione di ciò che viene detto.
  • Ascoltare in modo attivo significa aprirsi all’altro e non essere vincolati a ciò che vorremmo dire o all’ansia di essere contraddetti.
Comunicazione.

Connettori emotivi nella comunicazione

Spesso, tendiamo a sottovalutare il valore dei connettori emotivi nel processo comunicativo. Parliamo di quei piccoli gesti con i quali facciamo vedere (e sentire) all’interlocutore che lo capiamo, che siamo in sintonia, che teniamo in considerazione la sua presenza, le sue parole e le emozioni.

Ebbene, come possiamo sfruttare queste risorse? Vediamo a seguire qualche esempio che può tornare utile:

  • Ripetere parte del messaggio che l’altro per mostrargli che l’avete ascoltato/capito -> “Capisco che le cose siano più complicate nel tuo settore (…)”.
  • Introdurre delle parole che sostengano quanto espresso dall’interlocutore: capisco, è vero, certo, indubbiamente, sicuro, bene, sono d’accordo…

In breve, acquisire una certa capacità nell’impiegare l’intelligenza emotiva e sviluppare l’arte della comunicazione efficace, richiede tempo e sforzo. Non è affatto facile avere il controllo totale delle nostre emozioni per riuscire a comunicare in modo assertivo.

Tuttavia, nulla al mondo è più efficace della pratica e della forza di volontà. Di fatto, tutti noi possiamo migliorare e sviluppare questi strumenti di vita.

“Non dimentichiamo che le piccole emozioni sono i grandi capitani della nostra vita e che obbediamo a loro senza saperlo”.

-Vincent Van Gogh-


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.