Professore ghanese insegna informatica con i gessetti

Professore ghanese insegna informatica con i gessetti
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Senza risorse, ma con motivazione. Senza un computer, ma con sufficiente volontà per insegnare informatica ai suoi studenti con gesso, lavagna e tanta energia. L’immagine di questo professore ghanese che disegna l’interfaccia di Word nella sua classe è diventata virale, invitandoci a riflettere sul fatto che a volte, per cambiare il mondo (o migliorarlo), abbiamo solo bisogno del giusto atteggiamento e di volontà.

Il protagonista di questa storia è Owura Kwadwo, professore ghanese di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) che insegna in una piccola scuola a Kumasi. Un ambiente rurale, con poche risorse educative e nessuna connessione Internet. Tuttavia, e sebbene sia paradossale, all’interno del curriculum scolastico è previsto che i bambini acquisiscano competenze informatiche di base.

La passione per quello che facciamo ci fa capire che i limiti esistono sono nella nostra mente.

Missione impossibile? Assolutamente no. Perché anche se le condizioni non sono ottimali, con il suo atteggiamento l’essere umano può superare  qualsiasi ostacolo e soprattutto può anche ispirare gli altri in modo che non vedano le mancanze, che siano consapevoli solo delle possibilità.

È quello che il Professor Kwadwo riesce a fare ogni giorno con i suoi studenti. Tutti i suoi alunni si sentono motivati, perché sanno che le nuove tecnologie serviranno per il progresso del loro paese e che quando arriverà il momento, quando finalmente avranno un computer nelle loro mani, sicuramente sapranno come usarlo grazie alla volontà di questo professore ghanese.

Professore di informatica in Ghana nella sua classe

Il professore ghanese che impartisce lezioni di informatica senza un computer

La facilità con cui le immagini fanno il giro del mondo in pochi minuti è sorprendente. Alcuni mesi fa eravamo entusiasti per la storia di Wang Fuman, un bambino di 8 anni di una regione cinese che cammina ogni giorno circa 4,5 km per andare da casa a scuola. La temperatura nel mese di gennaio è di circa 10° sotto zero, e una mattina Wang è arrivato in classe con capelli e sopracciglia congelati e le guance gonfie.

I suoi compagni lo hanno accolto ridendo, mentre la sua insegnante ha deciso di scattare una foto per condividere una realtà che per molti di noi è lontana e sconosciuta. Accade lo stesso in questa piccola classe in un villaggio del Ghana. Qui il protagonista non è il freddo, bensì l’ironia, la storia di un insegnante di computer senza un computer e alcuni studenti che devono acquisire competenze informatiche perché ogni anno sono tenuti a passare un esame per dimostrare le loro abilità in questa materia.

Potremmo parlare delle differenze già note tra il primo mondo e il terzo mondo; tuttavia, prima di passare a queste riflessioni sulle quali siamo senz’altro tutti d’accordo, soffermiamoci sui protagonisti della storia. Nelle piccole storie che hanno un nome proprio. Owura Kwadwo insegna il funzionamento di un programma al quale non ha accesso. Tuttavia, questo non impedisce agli studenti di acquisire familiarità con l’immagine di una risorsa di base dell’informatica.

Professore in Ghana che insegna informatica

Ogni giorno, con l’aiuto di gessi colorati e una lavagna, disegna con dettaglio e con precisione un foglio di Word. Adora i suoi studenti e fa quanto necessario affinché possano imparare. Ogni insegnante in questa scuola fa ciò che può, e questo professore ghanese realizza tutti questi disegni appena possibile in modo che ogni processo, funzione e comando siano chiari. Sa che tra tutte le materie che i ragazzi possono imparare, l’informatica li renderà più competitivi e attraenti per le aziende che investono nel loro paese.

Atteggiamento e ispirazione

Questi studenti imparano davvero a usare Microsoft Word attraverso una lavagna e le spiegazioni di un insegnante che non è abituato a gestire un computer? Molti potrebbero pensare che non sia possibile. Tuttavia, la curiosità e la motivazione di questi bambini vengono alimentate ogni giorno, offrendo loro uno stimolo visivo e immaginativo che mette le loro menti davanti a qualsiasi altro bambino del primo mondo. Si nutrono del sogno di avere davanti a sé un vero computer e di saper usarlo.

Dobbiamo ricordare che figure straordinarie della tecnologia, come Bill Gates, sono cresciute senza un computer. Tutto il loro percorso accademico è avvenuto senza questa risorsa tecnologica e nonostante ciò, sono riusciti a distinguersi dagli altri in questo campo. Questo professore ghanese riesce a catturare e mantenere alta l’attenzione dei bambini; gli elementi basilari per stimolare gli studenti sono la motivazione e l’atteggiamento.

Ingranaggi nella testa di un bambino

Owura Kwadwo educa dal cuore e dalla necessità. Sa che dare lezioni di informatica senza un computer è come insegnare a guidare senza una macchina. È difficile, ma non impossibile se si mette la buona volontà e si riesce a catturare l’interesse degli studenti attraverso immagini, gessetti colorati e comandi in cui è possibile visualizzare ogni passaggio, delineare ciascuna funzione.

Solo pochi giorni dopo che l’immagine di questo professore ghanese diventasse virale, Microsoft si è messa in contatto con questa scuola per fornire loro un computer. Questa storia ha riscosso grande solidarietà e si prevede che nelle prossime settimane arriveranno altri macchinari e attrezzature per questo villaggio e altre scuole in Ghana. A volte le piccole storie e l’atteggiamento delle persone più umili riescono a cambiare il mondo e ad aprire gli occhi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.