Psicologia del trading: cos'è?

La psicologia del trading riguarda l'ambito psicologico del settore finanziario. Ma cosa c'entra il controllo emotivo con tutto questo?
Psicologia del trading: cos'è?

Ultimo aggiornamento: 23 settembre, 2021

Il trading è una pratica che implica l’analisi e lo studio dei mercati finanziari al fine di ottenere un beneficio economico. Ma se vogliamo avere successo in questo settore, dobbiamo avere una buona gestione emotiva; ed è qui che entra in gioco la psicologia del trading.

La psicologia è una scienza applicabile a quasi tutti i settori, incluso quello finanziario. Ma cos’altro sappiamo della psicologia del trading? Quali ambiti interessa e quali fattori la rendono così complicata? Scopriamolo!

Cos’è la psicologia del trading?

Il termine “psicologia del trading” non compare nei dizionari accademici. Chiamata anche psicotrading, è un concetto creato all’interno dei mercati finanziari, in particolare nel mondo del trading. Dal canto suo, il trading è “la speculazione su strumenti finanziari per realizzare un profitto”.

Il trading si basa su diverse strategie: analisi tecnica, analisi fondamentale e applicazione di una strategia specifica per operare. Ma torniamo alla psicologia del trading. Di cosa si tratta esattamente?

Potremmo dire che è lo studio di processi, percezioni e sensazioni che influenzano il nostro comportamento durante il trading.

Cervello con onde.

Il controllo delle emozioni

La psicologia del trading prende in esame il controllo emotivo durante il trading. Sarebbe la parte psicologica di questa attività professionale.

È importante sapere che i trader, cioè le persone che si dedicano al trading, come tutte le persone hanno sempre un lato irrazionale che li domina nei momenti più delicati.

Per lavorare su questo, ovvero per ridurre la parte irrazionale e potenziare la parte più logica e analitica del cervello, si applica la psicologia del trading.

I tre pilastri del trading

Chi conosce il settore dichiara che la psicologia del trading è uno dei pilastri fondamentali per raggiungere il successo nei mercati finanziari. Ma, al di là della psicologia, cosa serve per avere successo nel trading? Secondo gli esperti del settore, bisogna analizzare tre fattori chiave:

  • Avere un sistema di trading testato e adattato alle proprie esigenze.
  • Saper gestire i soldi in modo tale da rimanere (“sopravvivere”) sul mercato durante i periodi di perdite.
  • Trovarsi nelle condizioni psicologiche adeguate per affrontare con successo due elementi: i mercati finanziari e noi stessi.

Il terzo punto riguarda la psicologia del trading. D’altra parte, possiamo adattare i primi due punti ed eseguirli con l’aiuto di statistiche e probabilità che ci forniranno indici oggettivi.

Fattori psicologici chiave nella psicologia del trading

Secondo diversi esperti nel settore, una corretta gestione emotiva che include un buon controllo emotivo è essenziale per avere successo nel trading.

Da questo aspetto psicologico, e al di là della gestione emotiva, troviamo alcuni fattori chiave su cui bisogna lavorare per poter fare trading con successo.

Il trading consiste nell’analizzare e studiare i mercati finanziari per ottenere un beneficio economico. Ne consegue che i quattro elementi psicologici più importanti per un buon trading sono:

  1. Pazienza.
  2. Resilienza.
  3. Fiducia in se stessi.
  4. Autocontrollo.

I nemici della psicologia del trading

Cosa impedisce ai trader di avere successo nelle loro operazioni? Per cominciare, non saper padroneggiare le tecniche di psicologia applicate nelle operazioni di trading.

D’altra parte, anche la mancanza di autocontrollo psicologico può portare a fallire nella propria analisi finanziaria. Come mai?

Questo perché quando si prova rabbia, ad esempio, si tende a sviluppare sentimenti di vendetta che possono portare a perdere molti soldi.

D’altra parte, anche saltare il piano di trading e operare in eccesso oppure senza sosta sono condotte che possono provocare ingenti perdite economiche. Altri nemici più specifici della psicologia del trading sono i seguenti:

  • Paura: ad esempio di perdere il momento preciso di entrata o uscita da un trade (che è noto come FOMO, un concetto molto interessante).
  • Avidità: chi opera quotidianamente nel trading è più incline a essa; l’avidità fa intraprendere operazioni irrazionali non previste in un primo momento.
  • Euforia: è un’emozione che può portare a compiere operazioni rischiose. È bello provare euforia, ma non bisogna farsi dominare da essa in quanto attiva la nostra parte più irrazionale.

Come combattere i nemici della psicologia del trading?

Come possiamo agire in modo che i nemici dello psicotrading non interferiscano nella pratica professionale? Attraverso un buon controllo emotivo.

E come possiamo migliorare nel trading, al di là della psicologia? Ecco alcune idee che uniscono la psicologia del trading con le strategie più tecniche della professione:

  • Saper perdere.
  • Attenersi il più possibile al piano di trading iniziale.
  • Controllare i rischi, eseguire una buona gestione del capitale e analizzare a fondo i mercati.
  • Migliorare costantemente e documentarsi leggendo, ascoltando, interagendo con gli altri trader.
  • Fare delle pause di tanto in tanto dal mondo del trading.

Conclusioni

Conoscete la psicologia del trading? Cosa ne pensate? Trovate utile applicare la psicologia in diverse professioni, indipendentemente dal settore?

La psicologia riguarda le emozioni e sappiamo tutti che le emozioni influenzano i nostri comportamenti e il nostro processo decisionale. Pertanto, in un ambito come quello del trading, riuscire a gestirle può essere molto utile.

“Ogni emozione ha il suo posto, ma non dovrebbe interferire con un’azione corretta”.

-Susan Oakey-Baker-


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