Riconoscere i volti, un'abilità speciale
Si stima che solo il 2% delle persone sia abile nel riconoscere i volti. Si tratta di autentici “super-riconoscitori”, ovvero menti a cui basta vedere un volto una sola volta per identificarlo mesi o anni dopo e specificare dove e quando è stato visto. Come possiamo ben supporre, è una competenza molto richiesta nei servizi di intelligence.
Scotland Yard vanta oltre 200 super-riconoscitori, persone che godono di questa abilità, ma che sono addestrate per applicarla efficacemente e in contesti diversi. Questa funzione è molto richiesta nell’antiterrorismo.
Va notato che questo tratto è esattamente l’opposto di ciò che accade alle persone affette da prosopagnosia. Quest’ultima è una agnosia visiva che rende impossibile riconoscere volti familiari. Sono due estremi di una funzione cerebrale in cui alcuni sono in triste svantaggio mentre altri rasentano lo straordinario.
Grazie a un test possiamo sapere se siamo dei super riconoscitori. Tuttavia, i dati ci dicono in pochissimi ottengono il 100% di risposte corrette.
Persone abili nel riconoscere i volti
Le persone abili nel riconoscere i volti sono sempre esistite. Tuttavia, il termine “super-riconoscitori” è stato coniato nel 2009 dall’Università di Harvard e dall’University College London. Sebbene questa facoltà abbia sempre attirato l’attenzione degli scienziati, ora disponiamo di più strumenti per capirla e rilevarla.
I ricercatori James D. Dunn, Stephanie Summersby e Alice Towler dell’Università del New South Wales (Australia) hanno presentato il test facciale dell’UNSW in uno studio. Con esso, e attraverso una serie di test altamente standardizzati, si possono identificare le persone più abili. E vi avvertiamo, non è facile ottenere un punteggio pari a 100.
Nonostante sia stato presentato nel 2020, dal 2017 è possibile accedere gratuitamente. Si è scoperto che delle 31.000 persone che l’hanno completato, nessuno ha ottenuto 100. Il punteggio più alto è 97%, dunque gli autori di questo test affermano che il grande super-riconoscitore deve ancora essere scoperto.
Secondo gli scienziati, si è abili a riconoscere i volti quando si dà il 70% di risposte corrette nel test UNSW. Ma si aspetta ancora di scoprire qualcuno con capacità eccezionali.
In che modo si è abili nel riconoscere i volti?
Forse immaginiamo le persone abili nel riconoscere i volti come figure singolari degne di qualsiasi romanzo di John Le Carré. Tuttavia, sono tanto normali quanto insulsi, ovvero potrebbe trattarsi di chiunque. Vediamo quali caratteristiche li definiscono:
- I super-riconoscitori di solito non mostrano un’intelligenza superiore alla media. Per di più, non sempre sono consapevoli di avere questa capacità.
- Questa abilità si manifesta durante l’infanzia. Ci sono bambini che vedono i volti sulle riviste o in televisione e li ricordano anni dopo, riuscendo persino a localizzare dove e quando li hanno visti per la prima volta.
- Per molto tempo si è pensato che questa abilità potesse essere allenata. È vero che molti agenti di polizia possono sviluppare una certa competenza. Tuttavia, la scienza indica che le persone abili a riconoscere i volti nascono con questa dote. Si tratta quindi di un fattore genetica che definisce una percentuale molto bassa della popolazione.
- A queste persone basta guardare qualcuno per pochi secondi per notare una moltitudine di dettagli. Hanno un’ottima memoria fotografica, persino decenni dopo, sanno quando e dove hanno visto un determinato volto.
Riconoscitori di volti e riconoscitori vocali
Siete bravi a riconoscere le voci? Potreste sentire la voce di una persona in un dato momento e riconoscerla mesi dopo? Per quanto sorprendente possa sembrarci, molte persone abili a riconoscere i volti lo sono anche a riconoscere le voci.
Lo dimostra una ricerca all’avanguardia. L’Università di Greenwich, Regno Unito, ha dimostrato che una percentuale di super-riconoscitori è molto abile anche nel riconoscere le voci. La prossima sfida è capire quali meccanismi neurologici orchestrano queste straordinarie abilità.
Gli scienziati pensano che si debba a un maggiore potenziale della aree del cervello responsabili dell’elaborazione delle informazioni e della loro memoria. Non è semplice memoria fotografica, bensì un particolare tipo di memoria visiva e uditiva. È come qualcuno che va in metropolitana ogni mattina ed è in grado di ricordare ogni volto per tutta la vita.
Conclusioni
Le abilità descritte in questo articolo sono sfaccettature uniche e straordinarie dell’essere umano per le quali non abbiamo ancora tutte le risposte. Non sappiamo perché alcuni ne dispongano una volta giunti al mondo, mentre altri no.
Ciò che è evidente è che questa capacità è molto richiesta per un settore della società: i servizi di intelligence e di polizia.
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