Risposta immunitaria e i suoi componenti

Il sistema immunitario è preparato per qualsiasi attacco proveniente dall'esterno. Ogni componente ha il suo ruolo a seconda dell'agente patogeno che interviene.
Risposta immunitaria e i suoi componenti
Paula Villasante

Scritto e verificato la psicologa Paula Villasante.

Ultimo aggiornamento: 25 gennaio, 2023

La nostra specie è minacciata costantemente da un gran numero di agenti patogeni. Così, per difendersi il corpo dà una risposta immunitaria che permette di rafforzare il sistema. In questo modo, il compito del sistema immunitario è quella di garantire l’integrità del corpo. In più, si incarica di rilevare la degenerazione cellulare e prevenire lo sviluppo del cancro.

Anche se non è semplice da spiegare, i vari componenti del sistema immunitario sono organizzati per proteggerci da qualsiasi attacco esterno. Il problema, però, è che ci sono certi agenti che possono compromettere o superare le difese di questo sistema e quindi la sua risposta immunitaria.

Componenti strutturali della risposta immunitaria

I componenti strutturali della risposta immunitaria si dividono in due tipi: primari e secondari. I primari producono e differenziano i linfociti, mentre i secondari rilevano e analizzano gli antigeni.

Cellula di linfocito

Componente strutturale primario

Il timo

Il timo è un organo ghiandolare linfoide primario e specializzato che fa parte del sistema immunitario. Dentro questa ghiandola maturano le cellule (linfociti) T. Le cellule T sono indispensabili per il sistema immunitario adattativo e mediante esso il corpo si adatta nello specifico agli invasori esterni.

Il timo si trova in due lobi dietro lo sterno. Così, si tratta di un organo sensibile ai glucocorticoidi e la sua funzione è quella di educare i linfociti T (farli maturare).

Il midollo osseo

Si tratta di un tessuto presente all’interno delle ossa lunghe come lo sterno, le costole, le vertebre, le ossa del cranio, il bacino e anche la cintura scapolare. È formato da isolotti di cellule ematopoietiche, così, questo organo è incaricato della differenziazione delle cellule immuni, specialmente dei linfociti B.

Componenti strutturali secondari

La milza

La milza è un organo che fa parte del sistema linfatico e si trova nella parte superiore sinistra dell’addome. È incaricato di:

  • Filtrare il sangue.
  • Ritirare gli eritrociti vecchi.
  • Catturare gli antigeni del sangue.

I noduli linfatici

I gangli linfatici (o noduli linfatici) sono organi del sistema immunitario. Hanno forma ovoidale e sono distribuiti in tutto il corpo e uniti per mezzo dei vasi linfatici. Si incaricano di filtrare particelle esterne e presentano quindi una grande importanza nel corretto funzionamento della risposta immunitaria.

 Le tonsille

Si tratta di due organi che si occupano della transazione delle cavità nasali e orali. La loro crescita dipende dall’età e raggiunge il suo massimo durante l’infanzia diminuendo in seguito. In caso di infezione, però, si ingrandiscono.

Placche di Peyer

Si trovano nella parete intestinale. Si tratta di accumuli di tessuto linfatico che ricoprono interiormente le pareti dell’intestino tenue. Sono cellule sensibilizzate e specializzate nell’identificare gli antigeni associati con gli alimenti.

Organi non linfatici

Oltre a quelli già menzionati, altri componenti non linfatici, gli anticorpi o immunoglobuline, fanno parte dei componenti strutturali della risposta immunitaria. Questi si trovano:

  • Nelle secrezioni degli apparati gastrointestinale e respiratorio.
  • Nelle ghiandole salivari.
  • Nel condotto lacrimale
  • Nelle ghiandole mammarie.
  • Nelle mucose.

Componenti cellulari della risposta immunitaria

I componenti cellulari della risposta immunitaria sono per il 54% formati da plasma. Il plasma è la parte del sangue acellulare. Si ottiene lasciando il sangue sprovvisto di cellule come i globuli rossi e i globuli bianchi. In più, ci sono le cellule plasmatiche che occupano il 46% della risposta immunitaria. Queste sono gli eritrociti e i leucociti.

Fra i leucociti possiamo trovare:

  • Granulociti. Questi si classificano in:
    • Neutrofili: Agiscono nell’infiammazione. Sono più frequenti nel sangue umano.
    • Eosinofili: Agiscono contro i parassiti.
    • Basofili: Si attivano contro l’allergia.
  • Monociti o macrofagi.
  • Linfociti. In questo gruppo possiamo distinguere i linfociti B e i linfociti T. In più, i linfociti NK si attivano quando viene data una risposta specifica.

I linfociti

I linfociti B e i linfociti T intercedono nella risposta immunitaria specifica. I linfociti NK (Natral Killer in inglese) si attivano invece con la risposta non specifica. Di seguito spiegheremo di cosa si occupa ogni tipo di linfocito.

Linfociti T

I pionieri dei linfociti T si formano nel midollo osseo, poi migrano nel timo e lì vengono “educati”. Si dividono in vari tipi:

  • Linfociti T helper (aiutanti). Sono quelli che avviano la riposta immunitaria. In più, aumentano l’efficacia della fagocitazione dei macrofagi. Sono  anche incaricati della proliferazione e differenziazione dei linfociti T e B.
  • Linfociti T citossici. Si occupano di distruggere le cellule infette da virus e le cellule tumorali.
  • Linfociti T soppressori. Concludono la risposta immunitaria.
Linfociti al microscopio

Linfociti B

La funzione di questi linfociti è la produzione di anticorpi (immunoglobuline). A loro volta le immunoglobuline sono glicoproteine che si differenziano nella loro struttura e funzione in IgM, IgD, IgG, IgA e IgE. Così, hanno le seguenti funzioni:

  • IgM. Si incaricano della risposta immunitaria primaria.
  • IgD. Si trovano nella superficie delle cellule B.
  • IgG. Risposta immunitaria secondaria. Sono capaci di attraversare la placenta.
  • IgA. Si trovano nella mucosa e nella saliva. Possono anche essere presenti nel latte materno.
  • IgE. Si attivano quando è in corso una reazione allergica.

Il ruolo delle immunoglobuline si concentra in:

  • Evitare l’unione degli antigeni con le cellule.
  • Ricoprire e aglutinare gli antigeni.
  • Favorire la fagocitosi da macrofagi e neutrofili.
  • Iniziare l’infiammazione e mobilizzazione di macrofagi.
  • Collaborarevcon il sistema del complemento che distrugge l’antigene.

In base alla minaccia identificata, si attivano determinate cellule e, quindi, una parte specifica del sistema immunitario. Ecco come ci protegge il corpo di fronte ai vari antigeni che ci invadono ogni giorno.


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