Riunioni familiari: come affrontarle con successo

Riunioni familiari: come affrontarle con successo
Julia Marquez Arrico

Scritto e verificato la psicologa Julia Marquez Arrico.

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio, 2023

Non per forza deve andare tutto storto nelle riunioni familiari, ma spesso ci sono conflitti irrisolti che trovano una buona opportunità per emergere quando ci si incontra. Se è il vostro caso, non sentitevi da soli.

È importante sottolineare che i conflitti sono una parte della vita in famiglia ed è normale che qualche volta il comportamento di un nostro parente ci faccia stare male. Il pericolo appare quando questo conflitto non si risolve, genera emozioni negative che vengono alimentate ed esplodono durante le riunioni familiari. Vi rivedete in questa situazione? Se la risposta è affermativa, vogliamo aiutarvi a evitare che le circostanze menzionate finiscano per impossessarsi dello scenario, che sia una cena o un pranzo, rovinando la festa.

Una cena in famiglia

Consigli per affrontare con successo le riunioni familiari

1. Evitare di cedere alle provocazioni

Quando non abbiamo risolto un problema con qualcuno, dobbiamo sfruttare la prima occasione possibile per poterne parlare e mettere un punto finale. Per questo motivo, quando incontriamo dei familiari con i quali abbiamo un problema, possiamo provocare ed essere provocati senza rendercene conto.

In questo senso, è importante individuare le provocazioni il prima possibile. L’obiettivo sarà quello di indirizzare la conversazione su un argomento che non sia provocatorio, in modo tale da dissipare la tensione. Probabilmente le riunioni familiari non sono il momento più indicato per parlare di temi sensibili.

2. Pensare a chi si sente fortunato di avere una famiglia riunita

In molte famiglie ci sono alcune figure, come una madre, un padre o un nonno a cui fa sempre molto piacere vedere tutta la famiglia riunita. Il resto dei parenti partecipano alle riunioni familiare in parte motivati dalla volontà di soddisfare il desiderio di questa figura che aspetta da tanto quella rimpatriata. Se non siete motivati a rivedere un parente, concentratevi sulla capacità che ha il vostro gesto di fare felice un’altra persona che apprezzate.

3. Indagare ed essere chiari con se stessi: cosa mi dà davvero fastidio? C’è soluzione? 

Quando stare con qualcuno ci dà fastidio, dobbiamo analizzare questa sensazione. Ci infastidisce qualcosa che si può cambiare? Ci infastidisce una caratteristica dell’altro che in realtà condividiamo con lui o lei? Rispondere a queste domande è fondamentale per poter gestire le emozioni che emergono da un conflitto. Cosicché, in certi casi ci dà fastidio una caratteristica personale di un parente, il quale non la potrà cambiare, pertanto dovremo essere noi stessi ad aumentare il nostro livello di tolleranza o a evitare di condividere con questo parente le circostanze nelle quali manifesta tale caratteristica.

In un modo o nell’altro, una riunione di famiglia non è il momento più adatto se vogliamo favorire il cambiamento in qualcuno. Per quanto le nostre intenzioni siano le migliori e vogliamo solo il suo bene. Non è il miglior momento per dire a qualcuno che fuma troppo o che dovrebbe mangiare di più. Abbiamo tutto l’anno per farlo, in modo tale da non distruggere questi incontri con commenti che possono ferire qualcuno, anche se in fondo non sono offensivi.

Donna annoiata

4. Parlare con se stessi e pensare: vale la pena avere un conflitto durante una riunione familiare?

Anche quando vi arrabbiate, cercate di prendervi qualche minuto per parlare con voi stessi e riflettere se vale davvero la pena iniziare una disputa in quel momento. Con la frase “parlate con voi stessi” ci riferiamo al fatto di utilizzare a vostro favore il potere delle autoistruzioni (le istruzioni che ci diamo a noi stessi).

Detto in altri termini, le parole che diciamo a noi stessi funzionano come degli ordini per il cervello. In tal senso, se gli ordini che vi date sono calmi e sereni, vi sarà più facile sopportare le riunioni familiari e superarle con successo. 

5. Evitare di arrivare al limite e andare via prima che sia troppo tardi 

Evitare qualcuno non è sempre una strategia di approccio negativa; bensì, è la migliore quando si devono affrontare situazioni complicate e non è né il momento né il luogo adatto. Evitare qualcuno, inoltre, è la cosa migliore da fare quando sapete che vi arrabbierete, perderete il controllo e farete passare un brutto momento alle altre persone. Voler controllare la vostra rabbia quando la pazienza è esaurita non è un obiettivo realista. 

D’altra parte, è necessario saper mettere dei limiti nelle vostre relazioni familiari prima dell’incontro. Ogni famiglia ha un proprio modello di funzionamento, potete avere una famiglia con un modello indipendente o con un modello congiunto. Se la vostra famiglia ha un modello indipendente, i limiti tra le vite di ognuno dei suoi membri sono delimitati e vengono rispettati. In tal caso, il lavoro è già fatto.

Se avete una famiglia che adotta un modello congiunto, invece, i limiti tra la vita di cada uno dei membri non sono ben definiti e non vengono rispettati. In tal caso sarà una buona idea definire tali limiti prima delle riunioni familiari.

Questi eventi, infatti, non sono il momento migliore per spiegare le proprie necessità personali né per tenere lontane le persone che si intromettono negli aspetti più intimi della propria vita.

In qualsiasi caso, si consiglia sempre di mettere dei limiti nelle proprie relazioni familiari ed essere chiari rispetto a quello che vogliamo condividere o meno. Ricordatevi che avete il diritto di prendere le vostre decisioni, anche quando sentite che vanno contro a ciò che pensa la maggior parte della vostra famiglia.

Godetevi gli aspetti positivi delle riunioni familiari e concentrate la vostra attenzione su di essi. E soprattutto, ricordatevi che avere pazienza e non entrare in conflitto sono le strategie migliori. In tal senso, il vostro atteggiamento durante queste feste può avere un gran impatto sul benessere delle altre persone.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.