Sanare le ferite emotive: 9 percorsi

Alcune ferite emotive guariscono, ma altre possono riaffiorare quando meno ce lo aspettiamo. Prendersene cura è essenziale.
Sanare le ferite emotive: 9 percorsi
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

Capita a tutti di dover affrontare situazioni che dobbiamo particolarmente difficili. Questo ci fa provare una grande angoscia e, a volte, un misto di emozioni che non sappiamo come gestire. Per fortuna, ci sono diversi percorsi che aiutano a sanare le ferite emotive.

Vi invitiamo a unirvi a noi in questo viaggio per scoprire cosa sono le ferite emotive e i vari percorsi che possiamo intraprendere per curarle.

“Apparire sani all’esterno inizia dall’interno”.

-Robert Urich-

Cos’è una ferita emotiva?

Una ferita emotiva è la traccia lasciata da un’esperienza spiacevole. Di solito ci fa provare un dolore profondo, ma può anche generare emozioni sconcertanti come la paura e la rabbia.

Le ferite emotive derivano da situazioni che ci fanno sperimentare un sentimento di inadeguatezza e che ci feriscono. Riviviamo costantemente queste esperienze, quindi è essenziale intraprendere dei percorsi di comprensione e amore e affrontare la grande frustrazione che possono causarci.

Esistono diversi tipi di ferite emotive. Per imparare a riconoscerle, basta ricordare i momenti in cui ci siamo sentiti vittime di una grande ingiustizia, gli episodi in cui ci siamo sentiti abbandonati, traditi, colpevoli, umiliati, persi, spezzati, etc.

9 percorsi per sanare le ferite emotive

Le ferite emotive possono essere sanate, ma le più profonde spesso tornano nella nostra vita quando meno ce lo aspettiamo. Per questo è importante guarirle. Mostriamo nove modi per riuscirci.

Conoscenza di sé

Chi si conosce sa chi è, cosa vuole e dove vuole andare. Questo problema è fondamentale, perché in questo modo siamo in grado di riconoscere cosa ci sta realmente causando così tanti danni e poi lavorarci su.

Inoltre, chi si conosce sa come reagisce di solito di fronte a determinate situazioni e può usarlo come un modo per imparare ad essere più assertivo in futuro.

D’altra parte, quando ci conosciamo siamo autentici. Questo accade perché iniziamo toglierci la maschera che indossiamo per compiacere gli altri e a mostrarci come siamo veramente.

Accettare le ferite emotive come parte di noi

Ci sono momenti difficili da affrontare nella vita e dobbiamo accettarli per essere in grado di elaborarli. A volte non lo facciamo, o perché crediamo di poter gestire tutto e che sia inaccettabile sentirsi tristi, arrabbiati o in colpa, o perché non siamo in grado di riconoscere le emozioni che albergano dentro di noi.

Prendersi cura delle ferite emotive significa anche accettarle. Per arrivare a questo punto, dobbiamo avvicinarci alle nostre ferite, esplorarle e osservarle attentamente. Quindi, iniziamo a permettere alle emozioni di prosperare.

Esprimere le ferite emotive significa prendersi cura di loro

Va sottolineato che nessuna emozione è negativa (tutte sono necessarie!). Pertanto, è importante esprimerle. Per questo, è importante connettersi con ciascuna di esse e lasciarle affiorare.

Allora come esprimiamo le ferite emotive? Lasciando fluire le emozioni che ci invadono quando riviviamo delle situazioni che per noi sono dolorose.

Possiamo esprimere le ferite emotive attraverso la parole, i pensieri e i gesti. Attraverso le parole, cioè scrivendo o raccontando a qualcuno o parlando della situazione ad alta voce; evocare la situazione attraverso il pensiero; o svolgere delle attività che ci aiutino ad esprimere ciò che stiamo provando, ad esempio la meditazione.

Lasciarle fluire

A volte, non siamo in grado di lasciare fluire le emozioni negative, perché vogliamo controllare tutto o perché smettiamo di vivere il “qui e ora” e ci mettiamo a pensare al passato o al futuro. Questo fa sì che l’ansia e la depressione abbiano il sopravvento.

Pertanto, è importante lasciare che le cose fluiscano da sole. Consiste nel non andare controcorrente e piuttosto lasciare che le cose accadano, senza anticipare e senza aggrapparsi a quello che è successo, perché non possiamo controllare il futuro, ma nemmeno cambiare il passato.

Gestire le emozioni per sanare le ferite emotive

La gestione emotiva è la chiave e la cura delle ferite emotive è la serratura. Quando siamo assertivi con le nostre emozioni, siamo sulla buona strada verso il benessere.

Essere assertivi con le nostre emozioni significa usare e comunicare nel migliore dei modi ciò che sentiamo. Per fare questo, dobbiamo imparare dalle nostre esperienze passate e da ciò che siamo, così in futuro potremo agire in modo più sano.

Gestire le nostre emozioni non significa che non possiamo stare male, ma trovare il momento giusto per esprimerle. Inoltre, non dovremmo mai incolpare noi stessi se in un qualsiasi momento le emozioni sfuggono al nostro controllo. Non dimenticate che siamo esseri umani e gli errori sono necessari per l’apprendimento.

La resilienza

La resilienza è la capacità di superare le avversità. Alcuni di noi possono contare su questa capacità e altri no, ma la cosa buona è che possiamo coltivarla. Per farlo bisogna:

  • Accettare di buon grado i cambiamenti.
  • Fare dell’ottimismo il nostro miglior alleato.
  • Avere senso dell’umorismo.
  • Prendersi cura delle relazioni con gli altri.
  • Dedicarsi ad attività che ci fanno crescere e sentirci bene.

Inoltre, possiamo trovare un significato nelle nostre vite. È un’eredità meravigliosa che Victos Frankl ci ha lasciato nel libro Alla ricerca di un significato. Consiste nel trovare un significato che generi soddisfazione e incoraggiamento. Naturalmente, questo significato sarà diverso a seconda della persona.

La resilienza è un grande alleato, perché ci aiuta a superare le circostanze dolorose. Non significa che ci farà dimenticare le ferite emotive, ma ci aiuterà ad andare avanti nonostante il grande dolore che potrebbero causarci.

Ritrovare la motivazione

A volte può essere difficile fare delle cose che ci motivano. Ecco alcuni suggerimenti per ritrovare la motivazione:

  • Fare sport. È un modo per sanare le ferite emotive perché induce l’organismo a rilasciar e endorfine, neurotrasmettitori che generano una sensazione di benessere.
  • Dedicarsi all’arte. Realizzare qualsiasi tipo di arte o andare a vederla può essere utile, perché è un modo di trasformare l’angoscia in qualcosa di piacevole. Sia perché la catturiamo, sia perché ci identifichiamo con qualcosa o la proiettiamo verso l’esterno.
  • Praticare la meditazione. La meditazione è una porta verso la coscienza, che ci fa vedere cosa ci è successo da un’altra prospettiva.

Ora, qualsiasi altra attività che vi fa sentire bene può essere di grande aiuto. A volte, per guarire le ferite emotive, basta staccare la spina e vedere cosa ci fa male da un altro punto di vista. Ognuno di noi sa qual è il modo migliore per farlo a seconda del momento che stiamo attraversando.

Dipinto di una bambina.

Chiedere aiuto per sanare le ferite emotive

Molte volte è difficile accettare che non possiamo tenere tutto sotto controllo, ma è chiaro che non siamo onnipotenti. Guarire le ferite emotive significa riconoscere che a volte abbiamo bisogno di una mano.

Anche quando siamo noi a prenderci cura delle ferite emotive di qualcun altro, può succedere che non sappiamo come agire.

Ricorrere ad un aiuto professionale è sempre una scelta intelligente. Ci fa sentire meglio e, quindi, migliora la nostra qualità della vita.

Gli psicologi sono meravigliosi perché sono esperti nei comportamenti, pensieri ed emozioni degli esseri umani. Quindi possono aiutarci a gestire ciò che ci ferisce e aiutarci a promuovere e mantenere delle sane abitudini.

Empatia, essenziale per guarire le ferite emotive

Ricordiamoci che non siamo unici. Quindi, mentre possiamo prenderci cura delle nostre ferite emotive, possiamo anche prenderci cura degli altri. Per fare questo, dobbiamo stabilire un contatto con loro.

L’empatia consiste nel mettersi nei panni dell’altro. Solo così possiamo capire a fondo cosa gli sta accadendo, entrare in sintonia con lui o lei e cercare le migliori alternative che sono nelle nostre mani per generare dei benefici.

Essere empatici significa dare il meglio di sé tenendo conto di ciò che l’altro sente e di cui ha bisogno. Significa provare compassione, assertività e avere una certa consapevolezza delle proprie capacità, per offrire al prossimo il meglio di cui siamo capaci a livello di supporto emotivo.

Guarire le ferite emotive non è facile, ma è possibile. È importante essere costanti nel nostro quotidiano, in modo da sentirci meglio. Essere attenti a noi stessi e agli altri migliora la qualità della nostra vita.

Entrare in connessione con la parte più nascosta e profonda di noi, lasciare che la vita scorra, essere assertivi con le proprie emozioni, non vergognarsi e chiedi aiuto quando lo riteniamo necessario sono alcuni degli strumenti che abbiamo a disposizione.

E ancora, usare l’empatia come il principale strumento per interagire con gli altri, coltivare la resilienza, realizzare attività motivanti, accettare di buon grado quello che è successo ci aiuteranno a spiegare le ali e a prendere il volo per prenderci cura di noi stessi e degli altri.


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  • Frankl V. (2015). El hombre en busca de sentido. Herder Editorial.
  • Solá, D. (2016). Del caos emocional a la paz interior: cómo lograr una sanación integral. Tyndale House Publishers.

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