Scienza e religione: un dibattito assurdo

Scienza e religione: un dibattito assurdo
Roberto Muelas Lobato

Scritto e verificato lo psicologo Roberto Muelas Lobato.

Ultimo aggiornamento: 14 febbraio, 2023

Un dibattito classico, e soprattutto molto ambiguo, è rappresentato dalla tipica disputa tra scienza e religione. Questo dibattito che contrappone la scienza e la religione è stato portato a un punto così estremo che i partecipanti devono scegliere una parte e ripudiare l’altra. Sui social network è comune incappare in ogni genere di ragionamento assurdo. E se le insensatezze sono molte, gli attacchi a chi difende la parte opposta non sono da meno.

Come tutte le volte che si verifica un malinteso, c’è sempre un perdente tra i sostenitori e i detrattori del dilemma scienza e religione. Sebbene il senso di perdita in un dibattito possa essere soggettivo. Alla fine, questo dibattito, nonostante i vari perdenti, non chiarisce né convince. Nessuno finisce per passare dall’altro lato e mettere in dubbio la sua posizione iniziale.

Interno della navata di una chiesa

Il dibattito tra scienza e religione

Per esporre alcuni degli argomenti più comunemente utilizzati in questo dibattito, di seguito vediamo i due lati della medaglia che possiamo trovare in qualsiasi forum o social network in cui venga trattato l’argomento. I sostenitori della scienza attaccano i religiosi sostenendo che quanto scritto sui libri sacri non è vero. Ad esempio, è molto comune fare riferimento al mito della creazione. In esso si sostiene che il primo uomo è stato creato da Dio e la prima donna sia stata originata dalla prima costola dell’uomo stesso.

In una distorsione delle teorie evolutive, i sostenitori della religione dichiarano che sia impossibile che l’uomo discenda da una scimmia. Questo dibattito assurdo, che parte da interpretazioni erronee è uno dei più comuni. Mentre alcuni non capiscono l’evoluzione, altri prendono alla lettera la Bibbia e la sua scrittura metaforica.

“La natura stessa ha impresso nelle menti degli uomini l’idea di un Dio”

-Marco Tullio Cicerone-

Sia i sostenitori della scienza che quelli della religione spesso nominano filosofi, chimici, fisici e una serie interminabile di personaggi famosi che credevano o meno in Dio. Per gli uni, gli scienziati religiosi sono stati i migliori; per gli altri, i migliori sono stati quelli atei. Tuttavia, nominano solo persone importanti in quanto tali. Raramente vengono nominati scienziati che hanno approfondito il tema della religione o della religiosità.

D’altro canto, la scienza viene considerata la religione del nostro tempo. E per non essere da meno, i religiosi usano argomenti scientifici per dimostrare l’esistenza di Dio. Ovviamente gli argomenti per dimostrare la sua esistenza o non esistenza finiscono semplicemente per crollare lasciando la questione irrisolta.

Einstein come simbolo del dibattito tra scienza e religione

Come interpretare questi dibattiti

Questi dibattiti, lungi dalla pausa e dalla riflessione, puntano soltanto a screditare l’avversario. Il fatto che si svolgano via internet e non faccia a faccia, fa sì che le persone si sentano più libere di esprimersi.  L’anonimato offerto da internet fa anche sì che il soggetto dell’attacco sia diffuso. Quando qualcuno critica la posizione della religione o della scienza, non attacca persone specifiche, ma una generalità, sebbene alcuen discussioni possano coinvolgere alcune delle persone che prendono sul personale quanto viene detto.

Questo processo porta gli argomenti a essere sempre più ridicoli e sempre più focalizzati sugli attacchi personali, distanti dal tema principale. Scienza e religione sono compatibili e ci sono diverse posizioni che le integrano. Coloro che non sembrano essere compatibili si concentrano sul dibattito senza ascoltare le ragioni dell’altra parte o attaccandosi a quanto è più favorevole alle critiche.

Statua di buddha

Posizioni moderne su scienza e religione

Deve essere chiaro che la scienza è un metodo. Può essere intesa come uno strumento che ci aiuta a capire il mondo, ma non è perfetta, non lo è il metodo e non lo sono coloro che se ne servono, e le sue conclusioni possono essere viziate o false. Ci sono molti aspetti della vita che sfuggono alla comprensione della scienza. Anche se questo non significa che dobbiamo accettare tutte le teorie più strampalate e cadere in un relativismo assoluto.

“Se i tori e i leoni sapessero dipingere, dipingerebbero gli dei come tori e leoni”

-Senofane-

La religione svolge alcune funzioni che di solito si sottraggono a chi ha una visione semplicistica. La religione serve a unire le persone, ad allentare le tensioni e le paure legate alla morte, a generalizzare la generosità e la condivisione. Anche se possono partire da presupposti errati o falsi, le religioni di per sé non sono malvagie. A fare del male sono persone che vivono la religione in modi diversi.

Lo scienziato Carl Sagan ha presentato un esempio pratico di come la scienza non possa interpretare tutta la realtà. Sagan diceva che dobbiamo pensare a un mondo bidimensionale, dove gli abitanti siano dei quadrati piatti. Un giorno in questo mondo, improvvisamente, appare una palla. Gli abitanti quadrati non la potevano vedere perché la palla fluttuava nell’aria. Ma a un certo punto la palla si posò a terra lasciando un’impronta rotonda. Gli abitanti non riuscivano a riprendersi dalla sorpresa per una tale aberrazione.

Questa storia, anche se assurda, serve a riflettere sulle possibili dimensioni sconosciute. Non sappiamo né sapremo tutto. Ed è per questo che mantenere una mente critica, senza volerne a chi la pensa diversamente, ci aiuterà a non entrare in dibattiti assurdi. La mancanza di rispetto provoca solo conflitti e allontana la gente. Il dialogo e la comprensione promuovono l’avvicinamento e la comprensione.


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