Sentirsi sminuiti dagli altri, cosa fare?

Sentirsi sminuiti dal partner, dai familiari o dal capo è logorante. Come uscire da queste situazioni?
Sentirsi sminuiti dagli altri, cosa fare?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Sentirsi sminuiti è una sensazione molto comune e, ammettiamolo, poche realtà fanno soffrire quanto non sentirsi apprezzati.

È un chiaro segno di mancanza di autostima? Forse. C’è però un aspetto innegabile in questa situazione: l’essere umano ha bisogno di sentirsi parte di qualcosa o di qualcuno. In quanto esseri sociali (ed emotivi), la conferma e il riconoscimento da parte di chi stimiamo è un nutrimento essenziale.

Ce lo aspettiamo dal nostro partner. Dare e ricevere affetto, ammirare ed essere ammirati dalla persona che amiamo e sentire il suo sostegno è un pilastro indispensabile nella coppia.

Questo tessuto psicologico è il cemento dell’unità familiare, così come sul piano professionale. Sapere che quello che facciamo viene apprezzato rafforza l’immagine che abbiamo di noi stessi. Cosa succede, dunque, se tutto ciò viene meno?

Ragazzo appoggiato al tronco di un albero.

Sentirsi sminuiti dagli altri e non sapere come agire

Il motivo per cui tendiamo a sentirci sminuiti parte sempre da noi. Siamo programmati, per così dire, per confrontarci socialmente con chi ci circonda, quasi in ogni momento.

Quando percepiamo noi stessi in una situazione di inferiorità, si attiva un campanello d’allarme. L’organismo rilascia cortisolo nel sangue, dunque aumentano i nostri livelli di vigilanza. Capita, ad esempio, quando notiamo che i nostri genitori prestano maggiore attenzione a nostro fratello maggiore. O quando il partner non dà peso a quella piccola attenzione che gli abbiamo rivolto.

Il cervello ha bisogno del rinforzo esterno per sentirsi in equilibrio e percepirsi accettato dal gruppo sociale di appartenenza. Così, la gratitudine, una parola di apprezzamento o i gesti quotidiani d’affetto sono iniezioni di dopamina capaci di rafforzarci e di farci sentire che tutto sta andando bene. Se ciò viene meno per lungo tempo, affiorano la paura e la sofferenza.

Se il nostro partner non ci apprezza

Sentirsi sminuiti in una relazione di coppia è di solito motivo di tensione e persino di rottura. In alcune situazioni è certo presente una reale svalutazione da parte dell’altro. Cosa possiamo fare?

Innanzitutto, occorre valutare se il proprio bisogno di rinforzo o di apprezzamento è eccessivo. In alcuni casi, fattori come l’insicurezza o una bassa autostima ci portano ad aspettarci troppo dal partner. Allo stesso modo, la ricerca affannosa di approvazione esterna rivela una nostra carenza. Proviamo a rifletterci su.

D’altro canto, è possibile che il partner ci stia realmente sminuendo. In questo caso bisogna affrontare l’argomento e chiarire, fornendo esempi della realtà.

Sarebbe bene specificare anche cosa ci aspettiamo: apprezzamento, rispetto, complicità, sostegno… Se non cambia nulla, dovremo prendere una decisione. Non sentirsi apprezzati in campo sentimentale è una lenta morte emotiva che non meritiamo.

Sentirsi sminuiti dagli altri, ma soprattutto in famiglia

La svalutazione, o addirittura il disprezzo, da parte dei familiari sono lesivi a ogni livello. Se li viviamo fin dall’infanzia a causa di genitori che ci hanno sminuito sotto più punti di vista, gli effetti si faranno sentire per decenni. La conseguenza principale è una bassa autostima. Che fare in questo caso?

Quando a sminuirci sono proprio i nostri familiari, il primo passo è smettere di rivolgere la nostra attenzione su di loro per riportarla su chi, probabilmente, abbiamo trascurato per troppo tempo: noi stessi.

Una ferita che dura da decenni deve essere suturata con il filo dell’amor proprio. Per riparare lo strappo, dobbiamo rafforzare la nostra autostima, l’identità, la sicurezza in noi e l’autoefficacia.

È giunto il momento di apprezzare noi e i nostri progetti. Una famiglia che non ci apprezza o che ci disprezza dovrà scivolare in secondo piano, a una sana distanza. Chi fa della svalutazione un’abitudine esercita una forma di abuso sugli altri.

Uomo triste che si sente svalutato dagli altri.

Sentirsi sminuiti dal capo

Passiamo quasi un terzo della nostra vita sul posto di lavoro. Essere immersi in un contesto in cui ci sentiamo disprezzati o sottostimati alla fine ha un alto prezzo psicologico. C’è chi sostiene che la svalutazione del capitale umano sia una caratteristica del nostro tempo.

Aspetti come la forbice salariale tra uomini e donne, la scarsa valutazione del potenziale del singolo lavoratore, i salari bassi o le pessime condizioni lavorative in generale sono comuni. Cosa possiamo fare?

Non ricevere la giusta considerazione al lavoro provoca scarsa motivazione, stress e malumore generale. Dobbiamo fare attenzione a non raggiungere situazioni estreme che mettano a rischio la nostra salute.

Conclusioni

A chiunque può capitare di sentirsi sminuiti dagli altri. Quando accade, dobbiamo ripartire da noi stessi. A volte ci aspettiamo che gli altri ci offrano ciò che noi stessi non ci concediamo.

Ma se il nostro grado di autostima e auto-apprezzamento è sufficiente ed esiste un vero problema di svalutazione, dobbiamo affrontarlo. Non è raccomandabile trascinare questa sensazione troppo a lungo perché logora, ferisce, ossida e mina.

Dovremo risolvere la situazione con assertività, rivendicando ciò che ogni essere umano merita e di cui ha bisogno: rispetto e apprezzamento.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.