Serge Moscovici: biografia e opere principali

Serge Moscovici è stato uno studioso che si è occupato della comprensione dei fenomeni sociali e psicologici nel mondo occidentale. Ha postulato diverse teorie, tra cui le più conosciute e più impiegate riguardano le rappresentazioni sociali.
Serge Moscovici: biografia e opere principali
Guillermo Bisbal

Scritto e verificato l'antropologo Guillermo Bisbal.

Ultimo aggiornamento: 25 gennaio, 2023

Serge Moscovici (1925-2014) è stato uno psicologo sociale rumeno naturalizzato francese, noto per il suo contributo alla teoria delle rappresentazioni sociali. La sua prospettiva e il suo approccio teorico hanno influenzato quasi tutte le discipline delle scienze sociali, in particolare l’antropologia e la sociologia.

Durante la sua vita ha ricevuto numerose commemorazioni e premi. Oltre a ciò, ha ricoperto diverse importanti posizioni accademiche e amministrative. In questo articolo faremo un excursus della sua vita e approfondiremo alcuni dei suoi contributi più importanti nel campo della psicologia sociale.

Primi anni

Moscovici nacque nella città rumena di Brăila il 14 giugno 1925. La sua famiglia era ebrea, quindi fu vittima della discriminazione antisemita sin dalla tenera età. Nel 1938 venne espulso dalla scuola di Bucarest in seguito all’approvazione delle leggi antisemite. Questa situazione lo spinse a unirsi al Partito Comunista Rumeno, considerato illegale nel 1939.

Durante la seconda guerra mondiale, Serge Moscovici fu internato in un campo di concentramento, dove rimase fino a quando l’Armata Rossa lo liberò nel 1944. Durante quegli anni imparò il francese da autodidatta e lesse molte opere filosofiche di autori come Renato Cartesio e Baruch Spinoza.

Dopo essere stato liberato, non rimase di certo con le mani in mano. Durante gli ultimi anni della seconda guerra mondiale conobbe Isidore Isou, fondatore del lirismo, insieme al quale fondò la rivista Da, che parlava di critica letteraria e artistica, ma venne presto censurata.

Quando i sovietici presero il controllo del paese, Moscovici aiutò diversi dissidenti sionisti ad attraversare il confine rumeno, motivo per cui venne processato nel 1947.

Binari del treno verso un campo di concentramento

Terminato il processo, decise di abbandonare il suo paese natale. Emigrò clandestinamente e arrivò in Francia un anno dopo, passando prima per l’Ungheria, l’Austria e l’Italia.

Grazie all’aiuto di una fondazione per rifugiati, poté studiare psicologia sociale alla Sorbona. Studiò anche epistemologia e storia della scienza.

Percorso accademico

Scrisse la sua tesi in psicologia sull’idea che alcuni membri della società francese avevano della psicoanalisi durante gli anni Cinquanta. Il suo tutor era lo psicoanalista Daniel Lagache. Fu anche discepolo dello storico e filosofo della scienza Alexandre Koyré.

Grazie ai risultati della sua tesi in psicologia, Serge Moscovici pubblicò il suo primo libro La psychanalise, son image et son public, presentando per la prima volta le sue teorie sulle rappresentazioni sociali. Questa teoria innovativa raggiunse la maturità negli anni ’80 -’90, quando si diffuse e venne accolta positivamente in Europa e in America Latina.

Negli anni ’60, Serge Moscovici fu invitato negli Stati Uniti per insegnare all’Institute for Advanced Studies dell’Università di Princeton. Lavorò anche presso la Stanford University e alla Yale University prima di tornare a Parigi per dedicarsi esclusivamente all’insegnamento.

Fu direttore del Laboratorio europeo di psicologia sociale, da lui cofondato nel 1975. Era anche membro dell’Accademia europea delle scienze e delle arti, nonché membro dell’Accademia russa delle scienze e membro onorario dell’Accademia ungherese delle scienze.

Va chiarito che Serge Moscovici non è stato solo un grande teorico, ma ha anche messo in pratica le sue idee. Fu un militante sostenitore dell’ecologia e fu anche candidato a sindaco di Parigi nel 1960. Per tutta la vita ha sostenuto i movimenti di sinistra come molti intellettuali della sua generazione.

I contributi più importanti di Serge Moscovici

Il suo apporto teorico più importante riguarda senza dubbio le rappresentazioni sociali, ma tra i contributi di Serge Moscovici spicca la teoria dell’influenza sociale delle minoranze attive.

Manichini di legno

Questa teoria difende la tesi secondo cui l’influenza della maggioranza è sopravvalutata. Perché se la maggioranza fosse così potente all’interno di una società, la penseremmo tutti allo stesso modo. Contraddicendo la teoria dominante, Moscovici afferma che i grandi cambiamenti sociali sono promossi da individui o piccoli gruppi. Le invenzioni e i movimenti sociali che contano sono pertanto a opera delle minoranze.

La sua ricerca sull’innovazione, il cambiamento e le convinzioni devono essere viste come una guida per molti studiosi di psicologia e delle scienze sociali. Si può dunque dire che i contributi di Serge Moscovici sono innumerevoli e importanti in varie discipline come l’antropologia, la sociologia, la matematica e l’epistemologia.

Serge Moscovici era interessato a comprendere i fenomeni sociali e psicologici del mondo occidentale contemporaneo. Ha condotto una vita intensa e ci ha lasciato una vasta produzione accademica che influenza tutt’oggi le nuove generazioni di psicologi e scienziati sociali in tutto il mondo.


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  • Moscovici, S. (1979). La representación social: un concepto perdido. El Psicoanálisis, su imagen y su público2, 27-44.
  • Moscovici, S. (1996). Psicología de las minorías activas. Ediciones Morata.
  • Moscovici, S. (2002). Psicología social (Vol. 1). Anthropos Editorial.

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