Serie tv sui disturbi mentali

Cosa vuol dire convivere con un disturbo mentale? Alcune serie tv molto interessanti ci aiutano a rispondere a questa domanda. Ne parliamo in questo articolo!
Serie tv sui disturbi mentali
María Vélez

Scritto e verificato la psicologa María Vélez.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Nell’era delle serie tv, i registi e gli sceneggiatori si impegnano a includere una grande varietà di personaggi che si avvicinino quanto più possibile alla vita reale. Per questo motivo, oggi più di ieri le serie tv e i loro protagonisti sono diventati inclusivi, nel tentativo di avvicinare il grande pubblico ai disturbi mentali senza pregiudizi. Presentiamo 3 serie tv sui disturbi mentali e su come vengono visti nel mondo dello spettacolo.

Vale la pena di sottolineare che si tratta di opere fittizie e che, in alcuni casi, rappresentano caratteristiche altamente stereotipate o modificate per adattarsi alla trama o al genere della storia.

3 serie tv sui disturbi mentali

Atypical

Questa serie Netflix, creata e scritta da Robia Rashid, parla della vita di un ragazzo diciottenne con disturbo dello spettro autistico (ASD).

Questo disturbo molto complesso include un’ampia variabilità dei sintomi con grandi differenze individuali, così come le manifestazioni che si verificano fin dalla prima infanzia. In generale, le persone con autismo mostrano:

  • Problemi di comunicazione e interazione sociale.
  • Comportamenti ripetitivi e rigidità nella routine.

La realtà delle persone con ASD include molte difficoltà che influiscono sulla vita quotidiana, soprattutto quando le cose prendono una piega diversa.

Generalmente, l’ASD è associato a una significativa  disabilità e, contrariamente a quanto siamo abituati a vedere al cinema, circa il 60% delle persone mostra capacità cognitive inferiori alla media.

Trama

Atypical prende il nome dalla differenza terminologica con cui vengono definite le persone con e senza ASD, rispettivamente neuroatypical e neurotypical. Sam Gadner, il protagonista, è un caso ASD ad alto funzionamento.

Va al liceo e vorrebbe avere una vita più simile a quella dei suoi compagni di classe. Mentre Sam è alla continua ricerca della propria autonomia, la serie ci mostra anche che i genitori e la sorella gestiscono i conflitti della malattia; e come questi influiscono sulle loro vite.

Special

Questa produzione, sempre di Netflix, è basata sulla vita dello scrittore Ryan O’Connell, un giovane con paralisi cerebrale. La paralisi cerebrale è un disturbo causato da una lesione irreversibile al cervello e che si verifica prima che l’organo collassi. È dunque irreversibile e i suoi sintomi sono praticamente imprevedibili.

La paralisi cerebrale include disturbi motori che influenzano la postura e/o il movimento. Inoltre, può essere accompagnata da disabilità sensoriale o cognitiva più o meno grave. La gravità del disturbo dipende dall’intensità e il momento in cui si è verificata la lesione.

Questa variabilità significa che esiste uno spettro molto ampio: da una paralisi quasi impercettibile all’incapacità di svolgere le attività quotidiane più elementari e bisogno di aiuto permanente.

Trama

Ryan Kayes è un personaggio accattivante, che ci mostra la vita per una persona con paralisi cerebrale e che è anche omosessuale. Ryan decide di prendere le distanze da una madre iperprotettiva e iniziare a condurre una vita indipendente come quella di chiunque altro.

Guardando questa commedia le risate sono assicurate, ma Ryan dovrà fare anche i conti con il rifiuto da parte della società. Tuttavia, ciò non gli impedirà di farsi degli amici, nonché di stabilire degli obiettivi e di raggiungerli.

Coppia con dipendenza da serie tv.

Serie tv sui disturbi mentali: Lady Dynamite

La serie Lady Dynamite, disponibile su Netflix, è una semi-autobiografia di Maria Bamford, donna che soffre di disturbo bipolare di tipo II.

Questo grave disturbo è caratterizzato da estremi sbalzi d’umore. Da un lato, le fasi di mania o ipomania; dall’altro, una profonda depressione. La mania (ipomania a un livello inferiore) consta di una fase in cui l’umore è al di sopra del normale.

In questa fase, di solito si manifestano ottimismo o nervosismo esagerato, aumento di energia, eccessiva fiducia in se stessi, diminuzione del bisogno di dormire, loquacità insolita, distrazione e aumento dell’impulsività e del processo decisionale.

Al contrario, durante la fase depressiva, appaiono sentimenti di tristezza, disperazione, perdita di interesse e di piacere nel fare le cose, perdita di energia, ecc. Esistono quattro tipi di disturbo bipolare a seconda dei sintomi:

  • Tipo I: prima si verifica un episodio maniacale, poi un episodio depressivo o ipomaniacale maggiore.
  • Tipo II: la persona ha avuto un episodio depressivo maggiore e almeno un episodio ipomaniacale, mai maniacale.
  • Ciclotimico: in due anni, i sintomi hanno breve durata sia ipomaniacali sia depressivi (ma non un episodio depressivo maggiore).
  • Altri: in questo caso si sono verificati episodi maniacali o depressivi, ma non rientrano nei sottotipi precedenti.

Trama

Questa serie è una commedia in piena regola che ci mostra in modo ironico le vicissitudini quotidiane di una persona che soffre di un disturbo di personalità.

Attraverso numerosi flashback, scopriamo quando Maria ha iniziato a lavorare nell’industria delle sit-com, quando ha cominciato la riabilitazione psicologica per poi tornare a condurre la sua vita.

Nella serie emergono tutte le situazioni che Maria ha dovuto affrontare a causa della sua malattia, come i ricoveri, le incomprensioni altrui e le fasi più buie e depressive.

La chiave del successo delle serie tv sui disturbi mentali

Queste serie tv contribuiscono a sensibilizzare sui disturbi mentali, fatto molto importante considerato che colpiscono gran parte della popolazione.

Ci inducono a riflettere sulla complessità di questi disturbi, sulle difficoltà che deve affrontare la famiglia e sui modi in cui la società percepisce e tratta le persone che soffrono di queste patologie.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.