Sindrome da astinenza da antidepressivi (SSRI)

Sindrome da astinenza da antidepressivi (SSRI)
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 18 febbraio, 2022

La sindrome da astinenza da antidepressivi non è frequente. Si presenta quando si interrompe all’improvviso l’assunzione di farmaci  per l’ansia o la depressione. L’organismo non fa in tempo ad adattarsi al brusco calo di serotonina nello spazio sinaptico e provoca nausea, tremori, cefalea, disturbi del sonno, ecc.

Quando i medici prescrivono antidepressivi (SSRI), adottano le dovute misure per evitare fenomeni di questo tipo. Tuttavia, la sindrome da astinenza da antidepressivi può presentarsi non solo dopo aver interrotto d’improvviso la cura, ma anche diminuendo le dosi dei farmaci assunti.

Esiste un ulteriore fattore di cui tener conto. Quando una persona sperimenta questa condizione, tende a credere di avere una ricaduta. Per questo fa spesso richiesta al medico di riprendere il trattamento. È dunque importante conoscere tutti gli effetti associati agli psicofarmaci e comprendere l’importanza delle raccomandazioni e dei consigli degli esperti.

Vediamo qui di seguito qualche altro dato al riguardo.

Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono attualmente i più somministrati per il trattamento della depressione e dei maggiori disturbi dell’ansia.

Antidepressivi

Sindrome da astinenza da antidepressivi, cos’è?

Prima di approfondire la sindrome da astinenza da antidepressivi, è importante capire cosa siano gli SSRI. Questa sigla fa riferimento agli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, che al giorno d’oggi rappresentano il farmaco più comune per combattere i disturbi dell’ansia.

Vengono somministrati di frequente anche perché presentano effetti collaterali lievi e passeggeri. La sintomatologia avversa di medicinali come la fluvoxamina, la fluoxetina, la sertralina e la paroxetina è molto bassa in confronto ai farmaci triciclici, i cui sintomi cardiovascolari e anticolinergici sono piuttosto seri.

Nonostante la loro efficacia per queste condizioni cliniche, c’è un aspetto che non può essere trascurato: il loro meccanismo d’azione sarà efficace soltanto se assunti in maniera corretta e solo per il tempo prescritto. L’interruzione di uno psicofarmaco deve essere graduale e mai brusca. In caso contrario, potrebbero presentarsi i sintomi da astinenza da antidepressivi.

Vediamo quali sono.

Perché appare la sindrome da astinenza dagli SSRI

La serotonina è un neurotrasmettitore con più funzioni, che oltre a facilitare la comunicazione tra le cellule nervose, influisce sul nostro benessere, sulla motivazione, sul comportamento sociale, sulla memoria, ecc. Ebbene, quando una persona soffre di depressione, i suoi livelli di serotonina nello spazio sinaptico sono particolarmente bassi.

È come se il cervello entrasse in un stato di ibernazione. La scarsa serotonina presente viene intercettata all’istante dai neuroni postsinaptici. Come spiega uno studio dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) e pubblicato sulla rivista Salud mental, gli SSRI bloccano la ricaptazione e favoriscono l’accumulo della serotonina nello spazio sinaptico.

  • Dopo diverse settimane di trattamento con SSRI, il cervello subisce dei cambiamenti. I ricettori della serotonina diminuiscono così da permettere al neurotrasmettitore di restare più a lungo nell’organismo.
  • Interrompendone all’improvviso l’assunzione, non diamo il tempo al cervello di adattarsi al nuovo cambiamento.
  • Non soltanto disporremo di un numero inferiore di ricettori della serotonina, ma anche i livelli di serotonina saranno ottimali, poiché aumentati solo grazie ai farmaci. Sperimenteremo dunque una brusca ricaduta e l’intensificarsi dei sintomi della depressione.
Donna con mal di testa

Sintomi associati alla sindrome da astinenza da antidepressivi

La sintomatologia legata alla sindrome da astinenza da antidepressivi tende a variare in base al caso. Va segnalato che gli effetti elencati possono presentarsi dopo 1 o 10 giorni dalla sospensione degli SSRI.

  • Nausea
  • Dolori addominali
  • Diarrea
  • Difficoltà a deambulare
  • Vomito
  • Fatica
  • Irritabilità
  • Cefalea
  • Insonnia
  • Dolore muscolare
  • Sintomi simili al raffreddore
  • Parestesia (sensazione di bruciore e prurito su tutta la pelle)
  • Allucinazioni visive
  • Problemi di concentrazione
  • Depersonalizzazione
  • Pensieri negativi

Nei casi più gravi possono presentarsi atti psicotici o catatonie (la persona smette di reagire all’ambiente circostante). Tuttavia, come sottolineato all’inizio dell’articolo, questi effetti sono poco comuni. 

Dottoressa e paziente

Prevenzione e trattamento

I sintomi da astinenza da antidepressivi possono essere trattati riprendendo le dosi originali oppure riducendo l’assunzione dei farmaci in maniera adeguata per un periodo determinato. Sarà tuttavia il medico a stabilire il giusto piano d’azione.

Tutto ciò ci porta ancora una volta a ricordare l’importanza della prevenzione. Sebbene questi sintomi non si verifichino con frequenza, è giusto ribadire che non bisogna mai prendere decisioni arbitrarie e individuali riguardo l’assunzione o l’interruzione dei farmaci somministrati.

Se il trattamento con SSRI è durato tra le 4 e le 8 settimane, l’ideale è ridurre le dosi per una o due settimane prima di eliminare del tutto l’assunzione. Nel caso in cui il trattamento è durato mesi, l’interruzione sarà più progressiva. Interromperli da un giorno all’altro mette noi e il nostro organismo in pericolo.


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